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Trump annuncia la sospensione dei dazi: la cronologia di quello che hanno detto dalla Casa Bianca

Questo articolo è apparso su Forbes.com

Solo poche ore dopo la loro entrata in vigore, il presidente Donald Trump ha annunciato una sospensione di 90 giorni sui controversi dazi reciproci che aveva imposto a più di 180 paesi mercoledì. Prima dell’annuncio, i funzionari della Casa Bianca hanno cambiato più volte posizione sulla possibilità che il presidente fosse aperto a una sospensione.

Fatti principali

3 aprile
Il Segretario al Commercio Howard Lutnick ha detto alla CNN che Trump “non avrebbe fatto marcia indietro” sui dazi. E anche: “Non ci sarà alcun rinvio [dell’entrata in vigore dei dazi], resteranno sicuramente in vigore per giorni o settimane.”

6 aprile
Lutnick è apparso nel programma Face the Nation della CBS con Margaret Brennan e ha ribadito: “Non ci sarà alcun rinvio. Resteranno sicuramente in vigore per giorni e settimane. È piuttosto ovvio.”

7 aprile
Peter Navarro, consigliere senior di Trump per il commercio e la produzione, ha anche suggerito che Trump non fosse interessato a sospendere i dazi. In un editoriale sul Financial Times ha detto che i dazi “non sono una negoziazione”, ma “per gli Stati Uniti è un’emergenza nazionale causata da disavanzi commerciali dovuti a un sistema truccato.”

7 aprile, 8:24 a.m. EDT
Alla domanda se Trump avrebbe preso in considerazione una sospensione di 90 giorni, il direttore del Consiglio economico nazionale Kevin Hassett ha detto: “Penso che il presidente deciderà quello che vuole decidere”. Dichiarazione che ha alimentato speculazioni su una possibile sospensione e ha portato a un breve rialzo del Dow Jones, dell’S&P 500 e del Nasdaq.

7 aprile, 10:42 a.m. EDT
La portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt ha subito smentito le voci su una sospensione basate sulle dichiarazioni di Hassett, dicendo alla CNBC che si trattava di “fake news.”

7 aprile
Alla domanda, alla Casa Bianca, se fosse “disposto a una sospensione dei dazi per consentire una negoziazione,” Trump ha risposto: “Beh, non stiamo considerando questa ipotesi, ci sono moltissimi paesi che stanno venendo a negoziare accordi.”

7 aprile
Sempre il 7 aprile, a Trump è stato chiesto di chiarire i messaggi contrastanti su se i dazi fossero permanenti o negoziabili, a cui ha risposto: “Possono essere vere entrambe le cose… Ci possono essere dazi permanenti, e ci possono anche essere negoziazioni, perché ci sono cose di cui abbiamo bisogno oltre ai dazi”.

8 aprile
Il Segretario al Tesoro di Trump, Scott Bessent, ha dichiarato a “Squawk Box” della CNBC di ritenere che “i grandi paesi con grandi deficit commerciali” si sarebbero presentati con “proposte solide” che potrebbero portare a “buoni accordi.”

8 aprile
Trump ha suggerito che le negoziazioni fossero in corso in un post su Truth Social in cui ha detto di aver avuto “una grande telefonata con il presidente ad interim della Corea del Sud” e che stava anche “parlando con molti altri paesi, tutti desiderosi di fare un accordo con gli Stati Uniti.”

9 aprile
Poche ore prima di sospendere i dazi, Trump ha pubblicato su Truth Social: “STATE CALMI! Tutto andrà per il meglio. Gli USA saranno più grandi e migliori che mai!”

Notizia principale

Trump ha annunciato di aver autorizzato una sospensione di 90 giorni sui dazi elevati e un “dazio reciproco sostanzialmente ridotto, al 10%, anch’esso effettivo immediatamente” in un post su Truth Social nel pomeriggio di mercoledì. Mettendo così fine a giorni di speculazioni sul fatto che i dazi sarebbero realmente entrati in vigore o fossero negoziabili.

Cosa hanno detto i funzionari da quando è stata annunciata la sospensione?

Leavitt, che in precedenza aveva definito “fake news” l’idea che Trump stesse considerando una sospensione, ha difeso la decisione del presidente. Ha affermato: “Molti di voi nei media si sono chiaramente persi l’arte dell’accordo, non avete capito cosa sta facendo il presidente Trump qui”. Bessent guiderà le negoziazioni e ha dichiarato che “ci vorrà del tempo” e che “saranno su misura” per ciascun paese. Lo stesso Trump ha spiegato di aver deciso di sospendere i dazi perché la gente stava diventando “isterica” e “spaventata.”

Il contesto

Trump aveva annunciato i dazi elevati e reciproci martedì scorso durante una conferenza stampa che ha definito “Giorno della Liberazione”. I dazi variavano da un minimo del 10% fino al 50% e facevano parte dell’iniziativa di Trump per riportare la manifattura negli Stati Uniti e scoraggiare le aziende dall’importare beni dall’estero.

Tuttavia, dopo l’annuncio, i mercati azionari globali sono crollati. Quelli statunitensi hanno toccato i livelli più bassi dal 2020.
Dopo l’annuncio della politica tariffaria, diversi economisti hanno avvertito che avrebbe potuto portare a un aumento dei prezzi per i consumatori e a un rischio maggiore di recessione.

Lo stesso Trump ha riconosciuto che la politica avrebbe potuto comportare difficoltà nel breve termine. E ha detto agli americani, tramite i social media, di “tenere duro”, aggiungendo: “Non sarà facile, ma il risultato finale sarà storico.”

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