
In Europa, 5 milioni di tonnellate di vestiti e scarpe vengono sprecate ogni anno, pari a 12 chili di rifiuti per persona; l’80% di questi finisce in inceneritori e discariche mentre meno dell’1% viene riciclato. Abiti acquistati e poi resi più volte.
Pacchi che viaggiano per decine di migliaia di chilometri, senza costi per chi compra e con spese irrisorie per l’azienda che produce, ma con un enorme impatto ambientale in termini di emissioni di Co2: a documentare le storture di una filiera logistica schizofrenica è l’indagine di Greenpeace Italia che ha tracciato i viaggi compiuti dai capi d’abbigliamento del fast-fashion acquistati online.
E’ necessario perciò ridisegnare la filiera della moda, dalla progettazione alla logistica fino alla vendita, per un impatto positivo sull’ecosistema del Made in Italy. Una transizione digitale che supporta gli obiettivi di sostenibilità garantisce una supply chain più efficiente e rispettosa dell’ambiente e assicura ai clienti l’opportunità di scegliere consapevolmente cosa comprare.
Ecco il progetto “MetaWarehouse”, promosso dall’azienda Emme Evolution e finanziato da Mics – Made in Italy Circolare e Sostenibile attraverso i fondi Pnrr – che porta lo shopping nel Metaverso grazie alla creazione di magazzini e showroom virtuali, offrendo un’esperienza di acquisto immer siva, smart e informata che collega produttori e consumatori.
Coordinato da Antonio Masciulli e Massimo Morelli, “MetaWarehouse” nasce come risposta all’esigenza di innovare la gestione logistica all’interno di Emme Evolution nel rispetto dei principi della lean production, evolvendo poi in una soluzione tecnologica scalabile al servizio dell’industria della moda che coinvolge designer, produttori, retailer e consumatori in un’iniziativa virtuosa di economia circolare.
“Con MetaWarehouse vogliamo dare una risposta concreta alle sfide che il settore moda sta affrontando: ridurre sprechi, limitare i campionari fisici e abbattere le emissioni legate alla logistica. Il vero punto di forza è la capacità di gestire e ottimizzare le giacenze, ridisegnando la supply chain in chiave più snella, sostenibile e vicina alle esigenze reali dei clienti”, afferma Antonio Masciulli, amministratore unico di Emme Evolution.
Un team composto da 2 ricercatori, Massimo Morelli, responsabile ricerca & sviluppo del progetto, e Saverio Piccininni, supporto alla fase iniziale della ricerca, ha progettato un sistema in Realtà Virtuale (VR) che, sfruttando le potenzialità immersive del Metaverso, permette di simulare un magazzino e uno showroom virtuale, utilizzabile da chi vende e da chi acquista.
Il progetto prevede la creazione di una dashboard interattiva in 3D che, attraverso gesti semplici e intuitivi, consente sia agli amministratori sia ai clienti di visualizzare i prodotti a catalogo, gestire gli ordini di vendita e monitorare la catena di approvvigionamento del magazzino. Si tratta di una soluzione immersiva fruibile sia in realtà virtuale che desktop, in cui i capi vengono presentati in formato digitale e navigabili come in un negozio reale, con la possibilità di configurare varianti e consultare la disponibilità in tempo reale.
L’inventario, condiviso e flessibile, è supportato da un sistema di ordini “pull” che movimenta merci e persone soltanto su richiesta, con il vantaggio di ridurre i costi di stoccaggio, ottimizzare la gestione delle giacenze e minimizzare al tempo stesso gli sprechi dei campionari, riducendo al tempo stesso l’impronta di carbonio derivante dai trasporti nell’ambiente.
“MetaWarehouse rappresenta un esempio concreto di come le strategie di eco-design possano guidare la trasformazione sostenibile della filiera moda. Grazie a soluzioni digitali e immersive, il progetto permette di ridurre l’uso di campionari fisici, ottimizzare i flussi logistici e limitare le emissioni. È un passo importante verso modelli di progettazione che promuovono un consumo più consapevole e responsabile”, dichiara Giuseppe Lotti, presidente della Scuola di Architettura dell’Università di Firenze, coordinatore scientifico Spoke Mics-Made in Italy Circolare e Sostenibile e Leader dello Spoke 2 di Mics-Made in Italy Circolare e Sostenibile.
“Il progetto MetaWarehouse si configura come un esempio concreto e virtuoso di collaborazione tra università e impresa, che ha dato vita a un modello di business innovativo nel settore dell’abbigliamento, fondato sui principi dell’economia circolare, con particolare enfasi sulla virtualizzazione e sullo sharing delle risorse. MetaWarehouse dimostra come la fondazione Mics possa svolgere un ruolo attivo e significativo nello sviluppo di progetti di innovazione a supporto delle imprese del Made in Italy, offrendo competenze multidisciplinari essenziali per il raggiungimento degli obiettivi aziendali e per promuovere una crescita sostenibile nel settore”, sostiene Ilaria Giannoccaro, direttrice del Dipartimento Dmmm del Politecnico di Bari e referente scientifico Mics Spoke 7.
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