Da non perdere |Forbes Italia
4 dicembre 2025
Nel 2025 il patrimonio dei billionaires raggiunge nuove vette, guidato da imprenditorialità, eredità e investimenti a impatto sociale.
Nel 2025 la ricchezza globale dei miliardari ha raggiunto un nuovo record, toccando quota 15,8 trilioni di dollari. A fotografare questa trasformazione è l’11esimo UBS Billionaire Ambitions Report, una delle analisi più attese nel mondo della gestione patrimoniale internazionale. Il documento suggerisce che siamo nel mezzo di una ridefinizione profonda del concetto stesso di ricchezza: non più soltanto accumulo e preservazione, ma visione, impatto e un diverso rapporto tra generazioni.
Il grande passaggio di testimone che sta ridefinendo la ricchezza globale
“Il nostro report mostra come l’ascesa di una nuova generazione di creatori ed eredi di ricchezza stia rimodellando il panorama globale”, ha dichiarato Benjamin Cavalli, head of strategic clients di UBS global wealth management e co-head Emea OneUBS. “Man mano che le famiglie diventano più internazionali e il grande trasferimento di ricchezza accelera, l’attenzione si sta spostando dal semplice preservare la ricchezza al dare potere alla prossima generazione affinché abbia successo in modo indipendente e responsabile. Questo sta influenzando non solo la pianificazione della successione, ma anche le priorità filantropiche e le decisioni di investimento a lungo termine”.
“La comunità dei miliardari è più diversificata, mobile e lungimirante che mai. La combinazione di spinta imprenditoriale e del più grande trasferimento intergenerazionale di ricchezza della storia sta creando nuove opportunità e sfide sia per le famiglie che per i gestori di patrimonio”, ha aggiunto Cavalli. “In UBS, ci impegniamo a guidare i clienti attraverso questa storica transizione e ad aiutarli a sbloccare opportunità oltre i confini”.
L’onda imprenditoriale che spinge la nuova corsa alla ricchezza globale
Il 2025 ha visto 196 nuovi miliardari self-made aggiungere 386,5 miliardi di dollari al totale globale, segnando il secondo maggior incremento annuo nella storia del report. La crescita non è stata trainata dagli asset finanziari, come accadde nel post-pandemia del 2021, ma da un’ondata imprenditoriale che dalla genetica al gas naturale liquefatto, dal software applicato al marketing alle infrastrutture, sta ridefinendo domanda e mercati. Stati Uniti e Asia-Pacifico guidano questo fermento, mentre i miliardari attivi nel settore tecnologico hanno visto la loro ricchezza crescere del 23,8%. L’industria, invece, ha registrato l’aumento più rapido, arrivando a 1,7 trilioni di dollari con un balzo del 27,1%, oltre un quarto dei quali generati da nuovi miliardari.
La mobilità globale continua a essere uno dei tratti distintivi della comunità ultra-high-net-worth: oltre un terzo dei miliardari ha cambiato Paese almeno una volta, mentre un altro 9% sta considerando un trasferimento. Qualità della vita, preoccupazioni geopolitiche e ottimizzazione fiscale restano i driver principali. Una dinamica che aggiunge complessità, richiedendo un coordinamento sofisticato tra regolamentazioni, strutture patrimoniali e sensibilità culturali.
L’eredità si trasforma: innovazione e impatto guidano il nuovo passaggio generazionale
“Il Billionaire Ambitions Report 2025 evidenzia come il trasferimento intergenerazionale di ricchezza stia accelerando in un contesto di trasformazione globale. Le nuove generazioni non si limitano a preservare il patrimonio: puntano a integrare innovazione, sostenibilità e impatto sociale nelle loro scelte. Questo cambiamento sta ridefinendo le strategie di investimento e il concetto stesso di eredità, aprendo sfide e opportunità senza precedenti per famiglie e imprenditori.”, ha commentato Giovanni Ronca, head of UBS wealth management in Italia.
Se la creazione di nuova ricchezza accelera, anche il passaggio generazionale non è da meno. Nel 2025, 91 eredi hanno ricevuto 297,8 miliardi di dollari, un incremento del 36% rispetto all’anno precedente, nonostante il numero degli eredi sia diminuito. Oggi i miliardari multigenerazionali superano quota 860, con un patrimonio combinato di 4,7 trilioni di dollari. Aumentano quelli di seconda, terza e quarta generazione, segnale di una continuità dinastica più solida e strutturata.
Leadership femminile e nuove dinamiche familiari ridisegnano il potere della ricchezza
Un altro fronte in evoluzione riguarda la ricchezza femminile, cresciuta dell’8,4% fino a una media di 5,2 miliardi di dollari, più del doppio rispetto al tasso di crescita maschile. Pur rappresentando ancora una minoranza numerica, le donne registrano performance superiori da quattro anni consecutivi, mostrando una partecipazione sempre più significativa nella gestione e nella creazione di valore.
Ma il vero cambiamento arriva dalle dinamiche familiari. Oltre l’80% dei miliardari desidera che i figli sviluppino competenze proprie e raggiungano il successo in modo indipendente, mentre più di due terzi auspica che seguano le proprie passioni. L’idea di utilizzare la ricchezza come leva per un impatto sociale positivo è ormai condivisa dalla maggioranza. E nonostante molti imprenditori scelgano di vendere o affidare le aziende a manager professionisti, quasi la metà spera ancora di vedere la propria discendenza portare avanti il patrimonio imprenditoriale.
Tecnologia, governance e impatto sociale: la nuova frontiera della ricchezza globale
Guardando al futuro, la tecnologia e l’intelligenza artificiale rappresentano, per il 75% degli intervistati, la principale sfida delle nuove generazioni, seguite dal cambiamento climatico e dalle tensioni sociali legate a povertà e disuguaglianze. In questo scenario, le scelte di investimento si orientano verso Nord America, Europa occidentale e Cina, mentre cresce l’interesse per mercati emergenti, private equity, hedge fund e infrastrutture. Sullo sfondo restano preoccupazioni che richiamano la complessità dell’attuale contesto globale: dazi, conflitti geopolitici e incertezza politica.
Entro il 2040, UBS stima che saranno trasferiti circa 6,9 trilioni di dollari di ricchezza, di cui almeno 5,9 trilioni direttamente ai figli o ai coniugi. Una cifra che segna l’inizio di una nuova era, in cui la governance patrimoniale, l’educazione finanziaria dei successori e la definizione di un purpose familiare peseranno quanto — e forse più — la gestione degli asset tradizionali.
Il Billionaire Ambitions Report 2025 suggerisce che il futuro dei grandi patrimoni non sarà definito solo dalla quantità di ricchezza trasferita, ma dalla qualità delle decisioni che queste famiglie sapranno prendere in un mondo sempre più interconnesso, competitivo e guidato dalla responsabilità generazionale. Una sfida che ridefinisce ciò che significa davvero essere ricchi nel XXI secolo.