Si interrompe la produzione a Dresda, stabilimento diventato uno dei simboli dell’elettrificazione con la ID.3
Volkswagen a una svolta storica: da oggi si interrompe la produzione di veicoli nello stabilimento di Dresda. È la prima volta che il gruppo chiude una linea produttiva in Germania nei suoi 88 anni di attività. La decisione arriva in una fase particolarmente complessa per l’azienda, alle prese con una domanda debole nei mercati chiave, una crescente pressione sui flussi di cassa e una profonda revisione delle priorità industriali e finanziarie.
I fatti chiave
- La chiusura di Dresda si inserisce in un contesto di forte pressione su vendite e liquidità, con domanda debole in Europa e Cina e l’impatto dei dazi sul mercato statunitense.
- Volkswagen sta rivedendo la propria strategia industriale, con 160 miliardi di euro di investimenti previsti nei prossimi cinque anni, in calo rispetto al piano precedente.
- La chiusura rientra in un più ampio piano di ridimensionamento in Germania, che prevede fino a 35mila esuberi per il marchio Volkswagen.
- Il sito verrà riconvertito in un polo di ricerca su intelligenza artificiale, robotica e semiconduttori, con un investimento congiunto di 50 milioni di euro in sette anni.
- In Spagna il gruppo accelera sull’elettrico con 300 milioni di euro investiti a Martorell, all’interno di un piano da 10 miliardi.
Le difficoltà di Volkswagen
La chiusura della produzione a Dresda avviene mentre Volkswagen, uno dei principali gruppi automobilistici europei, attraversa una fase di significativa pressione finanziaria. Le vendite in Cina restano deboli, la domanda europea non ha recuperato secondo le attese e i dazi statunitensi continuano a incidere sulle performance nel mercato nordamericano. In questo scenario, la gestione della liquidità e l’allocazione del capitale sono diventate priorità centrali per il gruppo.
Volkswagen sta inoltre rivedendo il proprio piano di investimenti, che prevede circa 160 miliardi di euro nei prossimi cinque anni, in calo rispetto ai 180 miliardi previsti per il periodo 2023-2027. Il budget, aggiornato su base annuale, riflette una crescente incertezza sulla velocità della transizione energetica. La maggiore durata prevista per i veicoli a benzina richiede infatti nuovi investimenti sulle tecnologie tradizionali, mentre prosegue lo sviluppo dell’elettrico. La chiusura di Dresda rappresenta un primo passo concreto nel più ampio piano di riduzione della capacità produttiva in Germania. Le misure rientrano in un accordo con i sindacati che prevede fino a 35mila esuberi per il marchio Volkswagen nel paese.
L’impianto di Dresda
Attivo dal 2002, lo stabilimento di Dresda ha avuto nel tempo un ruolo più simbolico che industriale: in oltre 20 anni ha prodotto meno di 200mila veicoli. Nato come vetrina tecnologica, con l’assemblaggio della berlina di lusso Phaeton, il sito è diventato negli ultimi anni uno dei simboli dell’elettrificazione, con la produzione della ID.3.
Il sito di Dresda non verrà però abbandonato. Volkswagen lo affitterà all’Università Tecnica di Dresda per la creazione di un campus dedicato allo sviluppo di intelligenza artificiale, robotica e semiconduttori. Il gruppo e l’ateneo investiranno 50 milioni di euro nei prossimi sette anni, mentre Volkswagen continuerà a utilizzare parte della struttura per le consegne ai clienti e come attrazione turistica.
I progetti in Spagna
Mentre prosegue il ridimensionamento in Germania, Volkswagen continua a rafforzare la propria presenza industriale in Spagna, dove punta a concentrare una parte rilevante della strategia di elettrificazione. A Martorell, lo stabilimento di Seat e Cupra ha recentemente inaugurato un nuovo impianto di assemblaggio delle batterie, frutto di un investimento di 300 milioni di euro all’interno di un piano più ampio da 10 miliardi destinato all’elettrificazione degli stabilimenti spagnoli.
L’impianto sarà in grado di assemblare fino a 300mila batterie l’anno e fornirà i pacchi per le nuove citycar elettriche prodotte nello stesso sito. Una scelta che rafforza il ruolo di Martorell nella strategia di elettrificazione del gruppo, in un contesto di mercato ancora complesso per la mobilità a zero emissioni ma considerato strategico per la crescita futura di Volkswagen.