La Ferrari per cercare il suo nuovo ceo starebbe guardando ai marchi del lusso internazionale della moda e del design tra i cui vertici potrebbe ‘pescare’ il jolly vincente. L’indiscrezione gira da stamani: il presidente di Ferrari NV John Elkann starebbe guardando all’olimpo dei manager dei grandi gruppi del lusso. Logico che tra i primi in lizza potrebbe esserci Marco Bizzarri, italianissimo e poi nato 58 anni fa proprio a Rubiera, paese in provincia di Reggio Emilia (dove il manager vive con la famiglia) e a soli 12 miglia da Maranello, ma soprattutto artefice del potentissimo rilancio di Gucci che sotto la sua guida dal 2015 ha triplicato il fatturato.
Il manager che ha portato Gucci a fatturare quasi 10 miliardi e che sta guidando la trasformazione ecosolidale del brand, è uno degli uomini più vicini ed apprezzati dal magnate francese Francois Henri Pinault, presidente e ceo del Gruppo Kering al quale appartiene anche Gucci. Bizzarri dopo la laurea in economia e commercio ha inizato la sua carriera negli anni ’80 come consulente per Accenture prima di essere assunto da Kering nel 2005. Qui ha ricoperto anche il ruolo di ceo di Bottega Veneta e poi come manager per la pelletteria di tutti i brand di proprietà di Pinault. Poi nel 2015 l’approdo in Gucci e questi anni di grande successo che lo hanno visto primeggiare sugli altri brand mondiali del lusso insieme al direttore creativo di Gucci Alessandro Michele.
Sempre il tam tam sui manager stellari racconta che c’è un altro italiano in lizza ipotetica per la guida del Cavallino Rampante: Stefano Sassi, ex ceo di Valentino che ha lasciato nel maggio 2020 sostituito da Jacopo Venturini che ha preso il suo posto nel brand di proprietà del Mayhoola for Investments, fondo collegato al sultano del Qatar con sede a Doha. Non basta: oltre Bizzarri e Sassi, il ceo ad interim di Ferrari John Elkann starebbe guardando anche la posizione di Hans Hoegstedt attuale ceo di Tom Dixon, che è arrivato al design dal Gruppo Miroglio.
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