Ferrari integra di altri 2.100 euro lordi il premio di competitività previsto per i propri dipendenti, per premiarli ulteriormente per il loro contributo fornito in un anno così complesso, in cui la pandemia da Covid-19 ha inevitabilmente cambiato le dinamiche sociali e lavorative.
Oltre a rafforzare il sistema di welfare aziendale di Ferrari (che tra l’altro è anche la prima azienda italiana a garantire la parità salariale tra uomini e donne), l’integrazione del premio di competitività 2020, che si potrà riscuotere ad aprile, porta il premio totale a 7.526,14 euro lordi.
Basato su indicatori di performance aziendale e condiviso, come dichiara la nota ufficiale della società, con le organizzazioni sindacali italiane firmatarie dell’accordo, il calcolo del premio di competitività non considera le assenze che, sulla base di specifiche certificazioni, risultano causate dalla pandemia. In questo modo, la stragrande maggioranza dei lavoratori otterrà un premio maggiorato del 7%.
Ferrari: le iniziative a favore dei dipendenti
Oltre al premio di competitività, Ferrari precedentemente ha anche calcolato nel conteggio i giorni in cui l’attività produttiva è stata sospesa, ossia dal 16 marzo al 4 maggio 2020. E non è tutto. In quelle sette settimane, ha garantito anche ai dipendenti che non potevano avvalersi dello smart working (proprio per la loro mansione lavorativa), lo stesso stipendio, senza nessun ricorso agli ammortizzatori sociali, ma con permessi retribuiti a carico dell’azienda. A ciò si aggiungono:
- Servizi per i dipendenti e i loro famigliari: anche lo scorso anno Ferrari ha organizzato il centro estivo per oltre 330 figli di dipendenti, apprezzata occasione di aggregazione e socialità per i ragazzi e propedeutica al ritorno a scuola. Ferrari ha rimborsato inoltre il costo dei libri scolastici per i figli di circa 700 dipendenti e ha erogato 57 borse di studio per gli studenti più meritevoli. Nel 2020 il progetto Formula Benessere ha garantito, in una fase in cui diverse strutture sanitarie hanno limitato o sospeso le attività, oltre 1.100 visite specialistiche per i lavoratori. E grazie al progetto Formula Benessere Junior, oltre 650 bambini, figli dei dipendenti, sono stati sottoposti a un check-up medico che comprende oltre 10 visite specialistiche.
- Il programma Back on Track (introdotto lo scorso aprile a seguito della pandemia con l’obiettivo di rendere più sicuro il luogo di lavoro e promuovere il benessere psicofisico dei dipendenti): Ferrari è stata tra le prime aziende a offrire alle proprie persone e ai loro familiari dei test sierologici su base volontaria (oltre 25mila test erogati) e la prima della regione Emilia-Romagna ad aver introdotto lo scorso novembre i tamponi rapidi (oltre 15mila somministrazioni erogate). La società ha inoltre messo a disposizione delle AUSL del territorio le proprie infrastrutture per effettuare degli screening e, non appena sarà possibile, delle vaccinazioni alla cittadinanza contro il coronavirus.
- Formazione: durante il 2020 Ferrari ha erogato, nel rispetto della normativa anti-contagio, oltre 63.000 ore di formazione ai dipendenti, in gran parte da remoto, in crescita di circa l’11% rispetto alle 57.000 ore del 2019.
- “Al Posto Tuo“: un nuovo servizio offerto a tutti i dipendenti che possono accedere a un service point per le loro incombenze burocratiche, migliorando così l’equilibrio vita-lavoro.
Infine, nonostante il periodo di forte crisi, Ferrari nel 2020 ha aumentato del 6,3% (corrispondenti ad oltre 4.500 unità nel mondo), rispetto al 2019, il numero dei dipendenti. Per quanto riguarda il 2021 si registra già l‘inserimento di 50 nuovi addetti nello stabilimento di Maranello.
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