C’è stato un momento in cui anche il nome di Michael Dell circolava tra quelli dei possibili acquirenti dello Spezia, squadra promossa per la prima volta in Serie A in questa stagione. A comprarla alla fine è stato Robert Platek, uomo di fiducia proprio di Dell. Al di là dell’attualità calcistica resta la storia di Michael e di come è arrivato a guidare uno dei colossi mondiali dell’informatica: la società che porta il suo nome e gli vale un patrimonio stimato da Forbes in circa 43 miliardi di dollari.
I Dell non sono sempre stati i Dell. E non è solo una questione di business, ma anche di anagrafe. All’arrivo dalla Germania, infatti, il cognome era Thal, reso nel più americano Dell in quella trasformazione grafica e sonora subita da tanti cognomi di chi ha cercato fortuna attraversando l’oceano.
La storia di Michael Dell
Michael nasce a Houston, in Texas, papà ortodontista, mamma consulente finanziaria e agente di cambio. Come ricorda lui stesso sul suo profilo Twitter, non perde troppo tempo prima di cominciare con i lavoretti più vari: “Lavapiatti a 12 anni, portaborracce a 12, assistente maître a 13, venditore di giornali a 16”. Un curriculum niente male per un minorenne, a cui aggiunge la curiosità nei confronti dei primi computer. Tanto che a 15 anni, riporta Business Insider, Michael acquista uno dei primi modelli Apple e lo smonta per vedere se fosse in grado poi di rimetterlo insieme. A 16 invece, ricorda Academy of Achievement, utilizza le sue capacità di ricerca dati per identificare una base di clienti non sfruttata a cui vendere abbonamenti ai quotidiani, guadagnando così 18mila dollari in un anno.
La destinazione naturale al college, per lui, sembra quindi una facoltà legata agli affari, o al massimo all’informatica. Niente di tutto questo: la scelta di Michael ricade su medicina, probabilmente su influenza dei genitori. L’interessa per la materia è però piuttosto scarso, tanto che, come hobby, Michael comincia a personalizzare i computer degli altri studenti.
La nascita dell’azienda
Il business legato ai computer di Michael Dell inizia proprio dalla sua stanza nel dormitorio dell’università, con un investimento di partenza di 1.000 dollari per registrare l’attività nello stato del Texas. Se vi state chiedendo a quanto corrisponderebbe oggi quella cifra, ci ha pensato lo stesso Michael a soddisfare la curiosità, postando su Twitter un’immagine in cui i 1.000 dollari del maggio 1984 vengono ricalcolati a febbraio 2018 alla luce dell’inflazione. Risultato: circa 2.400 dollari.
Alla Cnbc Dell ricorda così i suoi inizi: “Forse non è stata una buona idea, ma a 19 anni non hai sviluppato tutte le abilità necessarie in termini di giudizio e pensiero razionale. Ero in questa modalità di acquistare computer e truccarli aggiungendo più capacità, per poi rivenderli. Era solo una cosa divertente e un modo per fare soldi”. Dell sostiene che i suoi guadagni oscillavano già tra i 50mila e gli 80mila dollari al mese.
A casa, ovviamente, la notizia delle iniziative extra studio del figlio non viene presa con particolare entusiasmo. A pochi mesi dall’avvio dell’attività, però, Michael si rende conto di doverla seguire senza altre distrazioni. Per convincere i genitori della bontà della sua intuizione, mostra loro il primo rendiconto finanziario della sua creatura, datato 31 luglio 1984. Anche questo è visibile sul suo profilo Twitter e le cifre sono sbalorditive. Computer venduti per quasi 1 milione di dollari e, dopo aver pagato stipendi e spese, profitto lordo realizzato di oltre 198mila dollari. Anche mamma e papà si convincono: il figlio non tornerà più al college. Nel primo anno completo di attività, invece, il fatturato della futura Dell tocca quota 6 milioni di dollari.
La Dell diventa un gigante
Il cambio nome in Dell Computer Corp. è del 1987, con le vendite che nel frattempo continuano a crescere e Michael che si dimostra in grado di intercettare quasi subito anche le potenzialità del web. È ancora Academy of Achievement a rimettere insieme i tasselli. Quando Dell, nel luglio 1996, inizia a evadere i primi ordini arrivati online, ancora molti nella comunità imprenditoriale sono scettici sulle potenzialità di questo tipo di vendita. Entro la fine del decennio si sarebbero tutti ricreduti, vedendo che le vendite online giornaliere di Dell ammontavano a circa 18 milioni di dollari. Nel 1988 – Michael Dell aveva 23 anni -, la società si era quotata in Borsa e aveva raccolto 30 milioni di dollari.
I numeri del 2020 sono solo l’ultima descrizione di un vero colosso. Le cifre, pubblicate sul sito ufficiale dell’azienda, raccontano di un fatturato 2020 che supera i 92 miliardi di dollari, in crescita di quasi 2 rispetto al 2019, e di un reddito netto positivo per circa 4,5 miliardi, dopo il passivo di oltre 2 miliardi nel 2019. Tutto questo in un anno come il 2020.
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