Articolo scritto da Alexandra Wilson apparso su Forbes.com
Un anno fa, la futura lista dei 30 Under 30 Europe di Forbes si è ritrovata in un mondo governato dall’incertezza. L’allora semisconosciuto “nuovo coronavirus” stava iniziando a prendere piede in tutto il continente, ma molti pensavano che si sarebbe ridimensionato in tempi relativamente brevi. Chiaramente ciò non è accaduto e il mondo di oggi, di conseguenza, appare radicalmente cambiato. Ciò che è rimasto invariato è la sensazione tra i giovani che il meglio debba ancora arrivare, con l’84% dei componenti di questa lista che dichiarano di essere ottimisti riguardo l’economia globale. Un aspetto possibile dal momento che, essendo la prima generazione digitale, è anche la migliore per reinventare la nostra società e per rimanere al passo con la trasformazione digitale.
I visionari nella lista di quest’anno continuano a dimostrare che la giovinezza porta con sé un grande potenziale. Sono il risultato di migliaia di nomination internazionali, mesi di report investigativi e del sigillo di approvazione della nostra giuria. Il panel di quest’anno include anche una delle donne self-made più ricche del mondo, la fondatrice di Wildberries, Tatyana Balalchuk. Il risultato: 300 giovani visionari che operano coraggiosamente in dieci industrie di 34 paesi (più quelli provenienti da 10 paesi non europei).
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Molti volti potrebbero risultare familiari, come ad esempio l’attrice inglese 25enne Emma Corrin, che ha catturato l’attenzione degli spettatori nel ruolo della principessa Diana nella quarta stagione di The Crown (che le è valsa un Golden Globe come migliore attrice). C’è anche il 23enne Marcus Rashford, che si è rapidamente fatto un nome come calciatore nonché come attivista, combattendo contro i governi responsabili della povertà alimentare infantile.
Altri nomi invece non sono ad oggi così altisonanti, ma potrebbero diventarlo presto. Come la 28enne Yolanda Schmidtke, co-fondatrice e unica donna membro del consiglio di amministrazione della società di investimento immobiliare DLE Group. Poi c’è il 25enne Joel Hellemark, che ha raccolto oltre 20 milioni di dollari per la sua azienda Sana Labs, che ha rapidamente implementato un curriculum di aggiornamento gratuito all’inizio dello scorso anno per preparare gli infermieri a curare le vittime del Covid-19 in prima linea.
Per darvi un’idea della classe di quest’anno degli Under 30 Europe di Forbes, ecco alcuni fatti degni di nota:
- L’età media è 27 anni.
- Nel 67% dei casi si tratta di fondatori o co-fondatori.
- Hanno raccolto quasi 1 miliardo di dollari di finanziamenti.
- L’1% si identifica come non binario, il 39% come femmina e il 60% come maschio.
- Sedi principali (in ordine): Regno Unito, Germania, Paesi Bassi, Svezia, Francia, Svizzera, Italia.
- Città principali (in ordine): Londra, Berlino, Stoccolma, Parigi, Amsterdam, Monaco, Copenaghen.
- Il 78% dei selezionati considera il fatto di avere meno di 30 anni come un vantaggio per la propria carriera.
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