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Canva raccoglie altri 200 milioni di dollari: ora è una delle startup che valgono di più al mondo

Canva è oggi una delle software house private di maggiore valore al mondo. Dopo aver raccolto 200 milioni di dollari in un round guidato da T. Rowe Price, ha raggiunto la valutazione di 40 miliardi. Niente male per la startup co-fondata da Melanie Perkins, Cliff Obrecht e Cameron Adams, che soltanto l’estate scorsa valeva “appena” 6 miliardi di dollari. Nata nel 2013, oggi è al secondo posto (dietro soltanto a Stripe) nella lista stilata da Forbes delle 100 migliori aziende del cloud. E si accinge a raggiungere il miliardo di dollari di fatturato.

“Ci stiamo muovendo nella giusta direzione”, ha affermato la ceo Melanie Perkins, che ha ricordato a TechCrunch la genesi e la direzione che sta prendendo ora Canva. Nata come piattaforma utile a progettare (dalle presentazioni alle t-shirt, passando per brochure e volantini), oggi si è evoluta per supportare video e interazioni dal vivo. Inoltre, secondo quanto rivelato da Perkins, avrebbe l’obiettivo di “sostituire il pdf”. “Piuttosto che rimbalzarsi pdf con i clienti, i designer possono semplicemente creare un modello unico, che ognuno può personalizzare. Per noi non è importante eccellere su aspetti come il design vettoriale, perché ci sono già programmi incredibili sul mercato”.

In altre parole, i designer usano ancora Canva per mettere insieme le componenti che hanno realizzato con altri software, come Figma e Sketch. E Canva funziona bene se usato insieme a questi programmi. Ma non ha nessuna intenzione di confrontarsi con loro, o addirittura di sostituirli.

Chi utilizza Canva

La libreria di Canva coprende più di 800mila modelli e 100 milioni di foto, illustrazioni e caratteri. Finora ha creato più di 7 miliardi di design e il suo software freemium, inizialmente usato da designer dilettanti e dalle piccole imprese, è utilizzato da più di 60 milioni di utenti mensili. A questi vanno aggiunti i circa 500mila team che lo utilizzano a pagamento. Tra questi compaiono aziende come American Airlines, Cbre, Intel, Kimberly-Clark e Zoom.

L’obiettivo dichiarato da Canva è quello di creare un’interfaccia utente semplice, in cui le persone possano utilizzare le migliaia di modelli a disposizione per i loro progetti. E vuole soprattutto rendere il suo prodotto accessibile a tutti, da qualunque piattaforma o dispositivo e in qualsiasi lingua.

I fondatori sono miliardari

Il nuovo finanziamento aumenta notevolmente il valore delle partecipazioni dei fondatori di Canva. Secondo Forbes, Perkins e Obrecht, che ricopre il ruolo di coo, possiedono circa il 18% ciascuno, mentre Adams, che ha la carica di cpo, il 9%. Poiché la startup è valutata 40 miliardi di dollari, le quote di Perkins e Obrecht valgono circa 6,5 miliardi di dollari. Quella di Adams si aggira intorno ai 3,2 miliardi. Soldi che andranno a riempire le tasche della Canva foundation: il 30% dei guadagni dell’azienda, infatti, sarà destinato alla beneficenza.

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