Non tutti i miliardari restano ricchissimi per sempre, ma di solito durano più di qualche ora. La volatilità del 2021 – un anno in cui l’economia è stata condizionata dall’andamento della pandemia da Covid-19 e da un’ondata di quotazioni in Borsa – ha prodotto invece molti miliardari che sono rimasti nel club soltanto per pochi mesi, giorni, o addirittura minuti.
Tra le principali cause di questo saliscendi ci sono gli scarsi risultati ottenuti da molte società dopo il debutto sul mercato azionario. La crescente popolarità delle Spac, conosciute anche come ‘blank check company’, ha aperto la strada a una serie di compagnie che volevano quotarsi senza sobbarcarsi la burocrazia di un’Ipo tradizionale. In molti casi, partenze promettenti sono state seguite però da un crollo del titolo. Quattro dei dieci miliardari su questa lista hanno portato in Borsa le loro società tramite Spac: Anthony Tan di Grab, JoeBen Bevirt di Joby Aviation, Carl Daikeler di BeachBody e Anne Wojcicki di 23andMe. Tutti sono diventati miliardari in seguito a una fusione Spac, ma un calo del prezzo delle azioni ha riportato poi il valore delle loro quote al di sotto del miliardo.
Ma non sono state solo le Spac a dimostrarsi volatili nel 2021. Secondo dati di Dealogic citati dal Financial Times, le azioni di metà delle società che hanno raccolto quest’anno più di un miliardo di dollari tramite Ipo venivano scambiate a novembre al di sotto del prezzo della quotazione. Tra i titoli in questione ci sono quelli dell’app di appuntamenti Bumble, che ha raccolto 2,2 miliardi a febbraio, per una valutazione di 8,6 miliardi. Il 14 dicembre, le azioni erano calate del 50%. La pandemia da coronavirus, inoltre, continua ad avere un’influenza enorme, perché le varie ondate di restrizioni e riaperture fanno guadagnare e perdere ai vari settori il favore degli investitori. I fondatori delle aziende di attrezzature per il fitness fai-da-te Peleton e Beachbody – a loro volta miliardari per un breve periodo – possono testimoniarlo.
Di seguito alcuni dei magnati che sono stati miliardari per brevi periodi nel 2021, a partire da chi ha fatto parte del club per il lasso di tempo minore (i patrimoni sono calcolati in base ai valori alla chiusura delle Borse il 15 dicembre 2021).
1 | Anthony Tan
Co-fondatore e amministratore delegato di Grab
Cittadinanza: Singapore
Miliardario per meno di un giorno
Patrimonio attuale: 600 milioni di dollari
Tan è stato miliardario per qualche ora il 2 dicembre, dopo l’Ipo della sua società, Grab, gigante del noleggio con conducente del Sudest asiatico. Grab si è quotata tramite Spac in un accordo che ha valutato la super app (che offre anche servizi bancari online, prenotazioni alberghiere e servizi assicurativi) 40 miliardi di dollari. Una cifra che ha fissato un nuovo record per la più grande fusione Spac nella storia dell’economia mondiale. Il valore della quota di Tan nella società, nata sei anni fa, ha superato il miliardo quando le contrattazioni sono iniziate a un prezzo di 13,06 dollari ad azione. Ma il titolo è presto calato, tanto da perdere circa un terzo del suo valore entro la fine della giornata e chiudere a 8,75 dollari. In seguito non ha fatto altro che scendere ulteriormente e il 15 dicembre ha chiuso a 7,14 dollari.
2 | Tim Chen
Fondatore e amministratore delegato di Nerdwallet
Cittadinanza: Stati Uniti
Miliardario per meno di un giorno
Patrimonio attuale: 499 milioni di dollari
Anche Chen ha passato un periodo molto breve da miliardario quando la sua compagnia, Nerdwallet, si è quotata il 4 novembre. La società di finanza personale – utilizzata da persone che vogliono consigli su carte di credito, mutui e altro – ha aperto le contrattazioni a 23,50 dollari per azione, per poi volare per un attimo a 34,44 dollari. A quel punto, i 31,7 milioni di azioni in mano a Chen, fondatore e amministratore delegato, valevano 1,09 miliardi. Le azioni, però, hanno chiuso la giornata a 23,40 dollari e, da allora, non sono più tornate oltre i 30. Il titolo della società, che sta perdendo soldi, ha chiuso a 15,46 dollari il 15 dicembre. Una cifra che corrisponde a una capitalizzazione di mercato di un miliardo.
3 | Jean Qing Liu
Global president di DiDi
Cittadinanza: Cina
Miliardaria per meno di una settimana
Patrimonio attuale: 466 milioni di dollari
Jean Qing Liu, global president del gigante cinese del noleggio di auto con conducente DiDi Global, e suo marito, Will Wei Cheng, amministratore delegato e presidente della società, sono diventati entrambi miliardari quando DiDi si è quotata a New York a giugno. I loro patrimoni, in quel momento, erano stimati, rispettivamente, in 1,1 e 4,4 miliardi di dollari. Meno di una settimana dopo, un crollo del 27% del titolo – dovuto alle notizie di un’indagine sulla società avviata dai regolatori cinesi – hanno portato la fortuna di Liu sotto il miliardo. La situazione della società ha avuto una svolta in negativo a novembre, quando, secondo alcune testate, le autorità di Pechino hanno chiesto di stilare un piano per il delisting, perché preoccupate che dati sensibili potessero filtrare all’esterno. Le azioni di DiDi sono scese del 60% circa rispetto all’Ipo. (Cheng è ancora miliardario, con un patrimonio stimato in 1,9 miliardi di dollari).
4 | JoeBen Bevirt
Fondatore e amministratore delegato di Joby Aviation
Cittadinanza: Stati Uniti
Miliardario per meno di tre mesi
Patrimonio attuale: 670 milioni di dollari
Il breve volo di Bevirt come miliardario è iniziato ad agosto, con la quotazione tramite Spac della sua azienda di taxi volanti Joby Aviation, che ha sede a Santa Cruz, in California. Le azioni sono salite del 6% nel primo giorno di contrattazione, fino a chiudere a 10,90 dollari. Un prezzo che ha reso il 47enne Bevirt il primo miliardario del settore dell’aviazione elettrica, con un patrimonio stimato in 1,1 miliardi, prima che la compagnia commercializzasse il suo primo prodotto. Nonostante Bevirt lavori dal 2009 a un velivolo capace di decollare e atterrare in verticale, le startup di taxi aerei elettrici sono ancora ad anni di distanza dall’approdo sul mercato. Joby ha dichiarato di avere in programma di ricevere una certificazione per il suo primo velivolo dalla Federal aviation administration (l’agenzia del dipartimento dei Trasporti statunitense che regola l’aviazione civile) nel 2023. La tabella di marcia ha reso difficile, per gli investitori, mantenere l’entusiasmo iniziale, e le azioni, il 15 dicembre, erano così calate del 42% rispetto all’Ipo.
5 | Carl Daikeler
Amministratore delegato e presidente di Beachbody
Cittadinanza: Stati Uniti
Miliardario per meno di quattro mesi
Patrimonio attuale: 320 milioni di dollari
Daikeler ha portato in Borsa tramite Spac la sua azienda di fitness fai-da-te, Beachbody, a giugno, nella speranza di sfruttare lo slancio dato dalla pandemia. Una fusione con il produttore di cyclette Myx Fitness avrebbe dovuto trasformare Beachbody, nata 23 anni fa, in un forte concorrente di aziende come Peloton. Sull’onda del rapido aumento del suo business di abbonamenti e della sua libreria di lezioni di esercizi on demand, gli investitori hanno sposato questa visione e il valore della quota di Daikeler è cresciuto fino a 1,7 miliardi di dollari. Le azioni, tuttavia, sono scese di più dell’80% rispetto alla Spac, dopo che la riduzione delle restrizioni legate al Covid ha cancellato gran parte dell’entusiasmo per l’industria delle attrezzature per il fitness. Il fatturato di Beachbody nel terzo trimestre del 2021 – 208,1 milioni di dollari – è calato del 17% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, mentre le perdite sono passate da 13,8 a 39,9 milioni di dollari. Secondo le stime di Forbes, Daikeler non è più miliardario da settembre.
6 | Anne Wojcicki
Cofondatrice di 23andMe
Cittadinanza: Stati Uniti
Miliardaria per meno di sei mesi
Patrimonio attuale: 765 milioni di dollari
Dopo avere visto la sua azienda di test del dna diventare un fenomeno, a giugno la cofondatrice di 23andMe ha portato in Borsa la società creata 15 anni fa. Con questa mossa è diventata miliardaria: i suoi 99,4 milioni di azioni valevano circa 1,3 miliardi di dollari quando la società si è quotata tramite Spac. Il titolo è salito poi del 21% durante il primo giorno di contrattazione, fino ad arrivare a 13,32 dollari. Tuttavia, il valore della sua quota è sceso sotto il miliardo nel mese successivo, poi è risalito in ottobre ed è calato di nuovo a novembre, tra entrate che tardano ad arrivare, grosse perdite e le difficoltà nella transizione verso lo sviluppo dei farmaci. Le azioni di 23andMe sono scese del 43% rispetto al momento della fusione via Spac. (Nota: Forbes non è riuscito a verificare il valore degli altri asset di Wojcicki al di fuori di 23andMe, in seguito al suo divorzio dal cofondatore di Google Sergey Brin nel 2015).
7 | Anthony Hsieh
Fondatore e amministratore delegato di LoanDepot
Cittadinanza: Stati Uniti
Miliardario per meno di otto mesi
Patrimonio attuale: 649 milioni di dollari
Cinque anni dopo essersi ritirato da un tentativo di quotazione, Hsieh ha ritentato e, a febbraio, ha guidato in Borsa LoanDepot, società di mutui con sede in California. Sebbene sancita all’ultimo minuto, con solo il 3,2% delle azioni aperte alla negoziazione pubblica, l’Ipo ha fatto lievitare il patrimonio di Hsieh, presidente e amministratore delegato, fino a due miliardi di dollari, grazie alla sua quota del 54%. A metà dicembre, però, la fortuna del 56enne Hsieh si è ridotta di più della metà, perché il titolo di LoanDepot è sceso quasi dell’80% rispetto al prezzo dell’Ipo. La società ha dovuto fare i conti con un po’ di stampa negativa e, soprattutto, con alcune tendenze del mercato immobiliare – in particolare la paura per i tassi di interesse in aumento -, che hanno colpito LoanDepot in modo più duro rispetto ad altri concorrenti più grossi. Rocket Companies, la società madre di rivali come Quicken Loans e Rocket Mortgage, ha visto le sue azioni scendere del 30% dalla sua Ipo, datata agosto 2020.
8 | Whitney Wolfe Herd
Cofondatrice e amministratrice delegata di Bumble
Cittadinanza: Stati Uniti
Miliardaria per meno di 11 mesi
Patrimonio attuale: 970 milioni di dollari
Cofondatrice e amministratrice delegata di Bumble, Wolfe Herd è diventata la più giovane miliardaria self-made al mondo quando, a febbraio, ha portato in Borsa Bumble, la sua app di appuntamenti. L’Ipo – la seconda per una grossa app di appuntamenti dopo quella di Match Group, risalente al 2015 – ha portato il valore della quota del 21% di Wolfe Herd a 1,5 miliardi di dollari, dopo che le negoziazioni sono iniziate a un prezzo di 76 dollari per azione. Tuttavia, la luna di miele è finita con il rapporto sugli utili trimestrali di novembre, che ha mostrato un calo della crescita degli utenti, concentrata soprattutto sulla sua altra app di appuntamenti, Badoo, popolare al di fuori degli Stati Uniti. I segnali d’allarme contenuti nel rapporto hanno agitato gli investitori e hanno fatto calare il patrimonio di Wolfe Herd al di sotto del miliardo. L’imprenditrice si è tuttavia riavvicinata alla soglia in seguito, e a un certo punto l’ha addirittura oltrepassata di nuovo.
9 | John Foley
Fondatore e amministratore delegato di Peloton
Cittadinanza: Stati Uniti
Miliardario per meno di un anno
Patrimonio attuale: 707 milioni di dollari
Foley, cofondatore e amministratore delegato di Peloton, è apparso per la prima volta nella classifica dei miliardari di Forbes ad aprile, con un patrimonio di 1,5 miliardi di dollari. La sua azienda di attrezzatura per l’esercizio fisico, che vende cyclette e tapis roulant abbinati ad abbonamenti per l’allenamento a casa, ha beneficiato del boom dell’interesse per il settore all’inizio della pandemia, quando le vendite sono cresciute del 250% in un trimestre. Ma come molte altre aziende la cui popolarità è esplosa con la pandemia, anche Peloton ha faticato quando le palestre sono state riaperte. L’amministratore delegato ha perso lo status di miliardario all’inizio di novembre, quando il titolo ha perso il 30% in un giorno in seguito a un rapporto sugli utili che conteneva previsioni deboli per il futuro. Le azioni sono poi calate di un ulteriore 30% fino al 15 dicembre e hanno così eroso ulteriormente la fortuna di Foley.
10 | Jack Schuler
Investitore e filantropo
Cittadinanza: Stati Uniti
Miliardario per meno di un anno
Patrimonio attuale: 757 milioni di dollari
Altro nome nuovo apparso sulla lista dei miliardari di Forbes ad aprile, Schuler è un ex presidente di Abbott Laboratories i cui decenni di investimenti nel settore della salute sono stati molto ben ripagati all’inizio della pandemia. Il suo patrimonio è schizzato a 1,1 miliardi di dollari dopo alcune scommesse azzeccate su nuove tecnologie come i test per il Covid-19 sviluppati da Quidel Corp. (una delle prime società a ricevere l’approvazione della Food and drug administration, l’ente governativo statunitense che regola i prodotti alimentari e farmaceutici) e Inspirotec, un dispositivo che può individuare la presenza del virus nell’aria. Un rapido declino delle azioni di alcune società in cui aveva investito – tra cui Accelerate Diagnostics, Biodesix e Aspira Women’s Health – ha però fatto poi scendere la sua fortuna di oltre 300 milioni di dollari.
Per altri contenuti iscriviti alla newsletter di Forbes.it CLICCANDO QUI .
Forbes.it è anche su WhatsApp: puoi iscriverti al canale CLICCANDO QUI .