Speciale 100 Eccellenze Italiane 2022
Food

Finocchiona IGP

Speciale 100 Eccellenze Italiane 2022

Sin dal 2015 la Finocchiona Igp – salume toscano che affonda le radici nel Medioevo, quando i contadini iniziarono a usare i semi e i fiori del finocchio all’interno dell’impasto di carne in sostituzione del pepe, allora assai costoso – gode del riconoscimento comunitario. La produzione certificata, resa possibile grazie al disciplinare di produzione, assicura garanzia e tutela per ogni attore della filiera. Il Consorzio raccoglie oltre 40 aziende toscane e si occupa della tutela e della promozione della Finocchiona Igp in Italia e nel mondo, intervenendo anche per favorire il miglioramento qualitativo delle produzioni suinicole e degli altri ingredienti usati per la realizzazione del salume. É grazie alle numerose campagne informative che oggi è conosciuta e apprezzata sulle tavole, dove si fa amare fin dal profumo invitante, avvolgente e speziato. La fetta mostra la grana medio grande con parti di magro e grasso mescolate con semi di finocchio e grani di pepe. In bocca è morbida, con un gusto persistente dato dalle note speziate dei semi di finocchio e del pepe, seguite dalla sapidità delle carni e dalle note fresche dell’aglio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Per altri contenuti iscriviti alla newsletter di Forbes.it CLICCANDO QUI .

Forbes.it è anche su WhatsApp: puoi iscriverti al canale CLICCANDO QUI .

CONTATTI

Via di Novoli, 73/C - Firenze
Telefono: 366 8997278

Personaggi ed interpreti

Aretino, classe 1977, Alessandro Iacomoni è al secondo mandato come presidente del Consorzio di tutela della Finocchiona Igp, di cui è al vertice sin dal 2017. Insieme al padre Walter si dedica all’azienda di famiglia nota per la produzione di salumi e soprattutto per la porchetta cotta a legna: col tempo ne prende in mano le redini portandola a crescere fino a diventare un’importante punto di riferimento produttivo nel panorama toscano delle salumerie.

Il punto forte

La Finocchiona Igp è la regina dei salumi della tradizione toscana, legata a doppio filo alla sua terra d’origine. La ricetta prevede l’uso di tagli specifici di carni fresche di suino pesante: tritate a grana medio-grande, vengono aggiunti semi e fiori di finocchio, aglio, sale e pepe, oltre ad ingredienti facoltativi come il vino. Una volta impastate le carni vengono insaccate e stagionate, col salume che si ricopre di un sottile strato di muffe nobili prima di essere certificato e messo in commercio.

Contenuto precedente
Contenuto successivo