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L’Ucraina venderà Nft per finanziare la resistenza contro l’invasione russa

Questo articolo è apparso su Forbes.com

Il vice primo ministro ucraino Mykhailo Fedorov ha annunciato che l’Ucraina venderà Nft ispirati all’invasione russa del Paese per sostenere economicamente l’esercito e i civili.

ASPETTI PRINCIPALI

  • Il progetto sostenuto dal Meta Museum History of War, secondo il sito web, mira a commemorare l’invasione, “diffondere informazioni veritiere” online e raccogliere donazioni per l’Ucraina.
  • I 54 Nft che finora compongono la collezione esplorano cronologicamente gli eventi dell’invasione russa, con pezzi ispirati ai momenti chiave del conflitto: a partire dall’annuncio del 24 febbraio del presidente russo Vladimir Putin di quella che ha definito una “operazione militare speciale” in Ucraina.
  • Ogni Nft della serie include un’opera digitale di un artista, alcuni ucraini, altri internazionali, ispirati a un titolo di notizie o a un post sui social media legato all’invasione.
  • Gli acquirenti potranno acquistare gli Nft con l’Ethereum e tutti i proventi andranno direttamente al Ministero della Trasformazione Digitale ucraino.
  • Un rappresentante delle istituzioni ucraine ha dichiarato a Forbes che le modalità della vendita saranno annunciate nei prossimi giorni. Ha inoltre affermato di sperare che il progetto possa raccogliere milioni di dollari per sostenere l’Ucraina.
  • Secondo la stessa fonte, sono in lavorazione altri Nft perché il museo prevede di creare oggetti da collezione digitali per “continuare a rappresentare la storia fino alla fine di questa terribile guerra”.

LE CIFRE

65,9 milioni di dollari. Questo è il valore della criptovaluta che l’Ucraina afferma di aver ricevuto per aiutare a finanziare i suoi sforzi bellici. All’inizio di marzo, un Nft raffigurante la bandiera ucraina è stato venduto per circa 6,75 milioni di dollari che sono andati a Come Back Alive, un gruppo che sostiene le forze armate ucraine.

IL CONTESTO

L’Ucraina, che nel 2019 ha istituito il Ministero della Trasformazione Digitale, ha utilizzato Internet e le criptovalute per condurre una “battaglia digitale” contro la Russia. Federov ha usato il suo account Twitter per esprimere dissenso verso le aziende che ancora operano in Russia. Molte infatti hanno scelto di sospendere l’attività lì a causa dell’invasione. Il ministero ha anche ordinato agli hacker, che sono volontari e non ufficialmente affiliati al governo ucraino, di rimuovere temporaneamente i siti Web della borsa di Mosca e di altre istituzioni russe. “Siamo i primi al mondo a introdurre questa nuova guerra. Ed è potente, ma allo stesso tempo semplice”, ha detto a Politico Oleksandr Bornyakov, viceministro ucraino per la trasformazione digitale. “È impossibile interromperla”.

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