Ha creato la sua prima startup a 18 anni e ha dovuto arrendersi alla pandemia, ma Marcello Pelucchi ha subito ricominciato con una nuova impresa che ha chiuso un primo round da 400mila con un gruppo di investitori eccellenti. Si chiama Holidoit ed è una piattaforma digitale per organizzarsi la gita fuori porta, dalla passeggiata a cavallo all’escursione in barca. Quindi le vacanze (brevi) fai da te, come suggerisce il nome.
La storia di Marcello Pelucchi
L’Italia non è un Paese per giovani, soprattutto se vogliono fare gli imprenditori. Ma i giovani italiani non difettano certo di intraprendenza. Sapete tutti quei discorsi sulla voglia di fare impresa, la cultura del fallimento e la resilienza, che poi non è altro che l’arte di reagire positivamente alle difficoltà? Ecco, Marcello Pelucchi, a soli 25 anni, ne ha già fatto preziosa esperienza.
“A Londra, dove studiavo e mi sono laureato, ho fondato la mia prima startup”, racconta Marcello. “Nasceva da un problema mio e di tutti gli studenti: dover cambiare casa troppo spesso per non pagare i periodi di pausa delle lezioni. L’idea era mettere legalmente in condivisione gli appartamenti quando restavano liberi: una sorta di Airbnb delle case per studenti. Cominciava a funzionare bene, ma è arrivata la pandemia. Abbiamo deciso di chiudere quella esperienza e sono tornato in Italia”.
La nascita di Holidoit
La pandemia piega ma non spezza lo slancio imprenditoriale di Pelucchi, che nell’agosto 2020, quindi nella peggiore estate di sempre per il turismo, pensa a una nuova startup proprio in quel settore. “Ero in vacanza e mi annoiavo sotto l’ombrellone”, racconta. “Con un amico avevamo voglia di fare qualcosa all’aperto e ci siamo resi conto di quanto sia difficile trovare attività ed escursioni che non siano proprio per turisti”. L’amico è Luca Silva, il cofondatore di Holidoit. “Ci conosciamo da quando avevamo sei anni e giocavamo nel Paina Calcio, la squadra del paese in Brianza dove siamo cresciuti. Ci siamo ritrovati 15 anni dopo a Londra, mentre io facevo la prima startup e lui studiava alla London School of Economics”.
Luca lavorava per una società di private equity a Londra. Marcello, tornato in Italia, faceva il commerciale in Casavo, un campione italiano del proptech (applica le tecnologie digitali nell’immobiliare per fare acquisti veloci di case che rinnova e mette sul mercato).
La crescita
La prima versione di Holidoit è stata lanciata all’inizio del 2021, ma subito dopo è arrivato un altro lockdown. “Abbiamo fatto fatica ad arrivare fino a giugno, ma da luglio siamo cresciuti del 40% a settimana. Da quel momento abbiamo fatto viaggiare quasi seimila persone”. Marcello e Luca, a quel punto, si sono dedicati a tempo piena all’impresa. Tra i loro finanziatori, insieme ad alcuni partner di società di consulenza come Bcg, McKinsey e Bain, c’è anche Giorgio Tinacci, il fondatore di Casavo, che ha visto così Marcello passare da dipendente a imprenditore.
Come funziona Holidoit? Si sceglie una località o l’esperienza che si vuole fare, lago o campagna, mare o montagna, una corsa in motoslitta o la degustazione di vini, la gita in Vespa o un giro in quad. Si prenota e si paga tutto online. “Il 99% dei nostri clienti sono italiani e si muovono in auto”, spiega Pelucchi. “Questo è il momento giusto per un’impresa come la nostra. Dal 2015 il viaggio è più legato a un’esperienza che alla destinazione. La pandemia ha portato più attenzione alla dimensione locale, alle esperienze all’aperto, e un incremento delle prenotazioni online”. Holidoit prende mediamente il 20% su ogni esperienza venduta e nel 2022 conta di raggiungere un giro d’affari di 1,5 milioni, che dovrebbero diventare 2,5 l’anno prossimo.
“L’Italia è il secondo mercato al mondo per turismo locale. Il nostro modo di viaggiare è cambiato profondamente”, conclude Pelucchi. “Vogliamo stare più vicini a casa e abbiamo voglia di attività autentiche. Ed è quello che con Holidoit offriamo in maniera completa, a differenza dei concorrenti sul mercato”.
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