Moda, design e beauty sono stati i temi affrontati nel corso della terza, e penultima, giornata della Forbes Women’s Week. Cornice d’eccezione, lo spazio di Listone Giordano Arena, in via Santa Cecilia 6 a Milano, dove il brand manager Andrea Margaritelli ha fatto gli onori di casa raccontando agli ospiti la storia dello spazio e le sue bellezze interne.
Tutte le speaker della serata: il design
Il panel si è diviso in due blocchi: Design e Moda&beauty. Le prime intervistate sono state Laura Fontanot, vice presidente gruppo Fontanot, che da 75 anni rappresenta la più qualificata espressione del prodotto scala.
A seguire, con l’imprenditrice Sabrina Iencinella si è parlato della sua creatura, ViaSpiga 15, spazio polifunzionale e location accogliente situata nell’iconica via del quadrilatero della moda milanese da cui prende il nome: un luogo aperto a eventi, interviste, presentazioni e momenti di condivisione legati al lifestyle.
Poi è stato il turno di Roberta Silva, ceo di Flos (l’azienda ha da poco compiuto 60 anni), e Deanna Comellini, founder di G.T.Design, che hanno raccontato la loro lunga esperienza nel settore del design e l’importanza della sostenibilità.
Le protagoniste di Moda e Beauty
AlessandraRinaudo, direttrice artistica di Pronovias, Elena Torri, ceo di Icma, e Sofia Bertolli Balestra, responsabile ricerca, design e brand identity di Balestra sono state le speaker del primo blocco dedicato alla moda.
Pronovias è un brand che risale al 1922. Nel 1964 l’azienda apre la strada alla creazione del primo prêt-à-porter moda sposa, una rivoluzione per l’epoca, che rese gli abiti da sposa accessibili a tutte le donne. Durante la serata, Rinaudo ha spiegato al pubblico in che modo il marchio ha democratizzato il settore abiti da sposa.
Anche per Icma la tradizione è importante: sono passati 85 anni da quando, nel 1933, Matilde Carcano, un’antesignana dell’imprenditoria femminile, intuì lo sviluppo che avrebbe avuto il mercato del packaging e decise di fondare Industria Carte Metallizzate e Affini (ICMA). Oggi, guidata da Elena Torri, la società è specializzata in produzione di packaging per i grandi nomi del lusso mondiale.
Infine, Sofia Bertolli Balestra ha raccontato il nuovo corso del marchio del nonno, il maestro Renato Balestra, oggi affidato a lei e alle figlie Fabiana e Federica.
In chiusura, gli interventi di ValentinaFerragni, founder del marchio di accessori Valentina Ferragni Studio, e Clarissa Pirillo, head of communication di Rougj.
Valentina Ferragni Studio nasce nel 2020 dalla passione della fondatrice e direttrice creativa Valentina Ferragni per il design, il colore e la gioielleria. In meno di due anni dalla fondazione, il prodotto Valentina Ferragni Studio è diventato virale.
Il Made in Italy è il fil rouge di ogni creazione: i gioielli sono prodotti in Italia, nel distretto orafo Arezzo e ogni pezzo è realizzato con materiali di alta qualità come l’argento 925 e la placcatura in oro 24 carati o platino.
Rougj, invece, è stata fondata nel 1987 a Trieste e fin da subito è stata in grado di portare una vera e propria evoluzione della bellezza in farmacia (oggi il brand è presente in più di 5mila farmacie Italiane). L’intento era offrire prodotti all’avanguardia e dall’ottima qualità, che fino a quel momento si potevano trovare solo nelle profumerie.
Il 2022 segna un anno importante per Rougj: il 35° anniversario dalla sua fondazione. Il brand è 100% made in Italy.