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Inter più tecnologica grazie a Lenovo: così la community dei tifosi è sempre più coinvolta

Molto di più di una sponsorizzazione. Quella tra Lenovo e l’Inter è una solida partnership che ha cambiato radicalmente gli aspetti tecnologici legati alla vita del club meneghino fondato nel 1908. Dai server, al data management, soluzioni di storage e dispositivi di smart collaboration, fino a pc portatili, monitor e accessori, Lenovo supporta Inter con la tecnologia per raccogliere e gestire una maggiore mole di dati, trasformando l’operatività del club e portando a risultati ancora migliori sia fuori che dentro al campo. La tecnologia di Lenovo consente a Inter di digitalizzare gli archivi storici e i documenti per un accesso semplificato alle informazioni.

Lenovo è Global Technology Partner dell’Inter dal 2019. Da quell’anno quindi il colosso tech fornisce nuove soluzioni al Suning Training Center di Appiano Gentile, la struttura dove si allena l’Inter, e alla sede del club. Lenovo e Inter hanno poi ampliato la loro partnership pluriennale portando il logo del brand tech sul retro della maglia della squadra a partire dalla stagione 2021/2022.

Secondo quanto spiegato da Lenovo, la partnership  ha portato a una serie di miglioramenti della gestione operativa di Inter fin dal 2019: le prestazioni e la velocità dell’elaborazione dei dati sono migliorate del 20%, con la gestione nelle ultime due stagioni di oltre 100 milioni di data point monitorati via Gps nel corso degli allenamenti, di cui 60 milioni di data point associati ai giocatori.

Non solo campo

In particolare, la tecnologia fornita da Lenovo si sviluppa su tre ambiti diversi ma complementari. Per quanto riguarda la sfera legata alle prestazioni dei calciatori, il data storage e la grande capacità di elaborazione consentono di massimizzare i dati di analytics delle prestazioni dei giocatori. I data point strutturati e non strutturati forniranno informazioni strategiche sulla forma fisica dei giocatori e per l’analisi delle partite. Durante le sessioni di allenamento, il Global Positioning System (Gps) è utilizzato per l’analisi della velocità dei giocatori, la distanza, il carico di lavoro e l’impatto sulle prestazioni complessive della squadra, per informare il programma di allenamento dell’Inter. I dati vengono utilizzati dalla squadra durante gli allenamenti non solo per le analisi post-match, ma anche per pianificare gli incontri successivi.

“Negli ultimi anni abbiamo potenziato le nostre risorse tecnologiche, non solo per offrire ai tifosi nuovi modi per interagire con il club, ma anche per aiutare i nostri campioni ad analizzare e accrescere le proprie prestazioni”, ha dichiarato Mark Van Huuksloot, Chief Operating Officer di Inter. “Entrambe le attività hanno generato una massiccia quantità di dati. Nelle ultime due stagioni abbiamo collezionato 60 milioni di dati Gps relativi alle prestazioni dei giocatori. Poter contare su un’infrastruttura altamente performante, scalabile e affidabile al centro delle nostre attività è fondamentale per guidare l’innovazione e trasformare i dati in informazioni utili e tempestive.”

Per l’ambito business, Lenovo ha configurato la tecnologia smart in base alle nuove esigenze di Inter, fornendo la propria competenza per l’implementazione di soluzioni tecnologiche avanzate all’interno della sede del club e nelle strutture di training.

Da tifosi a community

Il terzo aspetto è quello che riguarda i tifosi. La Fifa ha stimato che l’audience globale del gioco del calcio si aggiri intorno ai 3,5 miliardi di persone, pari a circa metà della popolazione mondiale. Per l’Inter, uno dei club più conosciuti al mondo, ci sono quindi milioni di data point da gestire, centinaia di ore di contenuti e numerose fonti che fornissero dati sui giocatori, da monitorare e comprendere.

“Negli ultimi decenni, il numero di tifosi che interagiscono con la propria squadra online e via smartphone è oltre ogni dato storico”, ha affermato Roberto Monzani, Media House Director di Inter. “Assicurarsi di proporre contenuti personalizzati, al momento giusto e tramite i canali preferiti, è fondamentale per fidelizzare i fan e interagire con i supporter. Così, quando l’Italia e tanti altri Paesi hanno dichiarato lockdown nazionale a causa della pandemia e numerose partite sono state cancellate, il potenziamento del digitale per restare accanto ai nostri tifosi è diventato il nostro obiettivo principale”.

Il cambiamento epocale sta nel passaggio dal concetto di “tifoso” a quello di “community”. Questa nuova concezione ha reso necessaria per le società l’adozione di un nuovo approccio in cui la tecnologia gioca un ruolo fondamentale.  “In passato, l’unico touchpoint che avevamo con i nostri tifosi era lo stadio”, ha aggiunto Van Huuksloot. “Ciò che facciamo ora prevede invece un maggiore impegno nel coinvolgimento dei tifosi, prima, durante e dopo il match, con la statistica, i dati, e con tutto ciò che possiamo condividere con loro. I tifosi non seguono la squadra soltanto durante i 90 minuti”.

80 terabyte di contenuti all’anno

Per supportare Inter Media House, il team incaricato di creare contenuti per coinvolgere i tifosi e farli sentire protagonisti, Lenovo ha utilizzato gli array di storage di ThinkSystem DM7000h per gestire gli oltre 80 terabyte di contenuti multimediali realizzati ogni anno e un archivio recentemente digitalizzato di oltre 1 milione di immagini e 60.000 ore di video, che sono facilmente ricercabili attraverso tag e metadati.

Adesso che la domanda di contenuti online è in crescita, l’Inter può continuare a creare opportunità innovative per il coinvolgimento dei tifosi, con la certezza che i dati di foto e video siano sicuri e accessibili.

“Gli obiettivi che ci eravamo prefissati sono stati pienamente raggiunti ma non siamo ancora arrivati alla fine del percorso”, hanno concordato Van Huuskloot e Lara Rodini, Global Sponsorships and activation Director di Lenovo . “Siamo partiti con un obiettivo ben chiaro”, ha concluso Rodini. “Durante questo viaggio insieme come tutti ci siamo scontrati con un periodo pandemico che ha accelerato gran parte della trasformazione che avevamo iniziato”.

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