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Entra in vigore il ribilanciamento del Nasdaq 100: cosa vuol dire per gli investitori

Il giorno tanto atteso è arrivato, il Nasdaq cambierà la sua conformazione interna. Sarà, infatti, in vigore dalla seduta di oggi il ribilanciamento speciale annunciato lo scorso 7 luglio.

Fatti principali

  • A partire dalla seduta odierna assisteremo a una nuova versione del Nasdaq-100 Index. Oggi, infatti, entrerà in vigore il ribilanciamento speciale annunciato lo scorso 7 luglio.
  • Il Nasdaq-100 Index comprende 100 delle più grandi società non finanziarie nazionali e internazionali quotate al Nasdaq e funge da punto di riferimento per numerosi prodotti finanziari in tutto il mondo, inclusi ETF, fondi comuni di investimento, futures e opzioni.
  • Come evidenziato nella nota ufficiale della società Nasdaq, l’indice viene generalmente ricostituito ogni anno a dicembre, con ulteriori opportunità di ribilanciamento ogni trimestre. Il ribilanciamento speciale dell’indice sarà emanato sulla base dei titoli e delle azioni dell’indice in circolazione al 3 luglio 2023.

I motivi dietro al ribilanciamento speciale del Nasdaq 100

Il ribilanciamento speciale è stato deciso in virtù del forte squilibrio interno dettato dal peso e dal rally azionario dei cosiddetti magnifici sette: Microsoft, Apple, Nvidia, Tesla, Alphabet (Google), Meta e Amazon. Solo loro, infatti, rappresentavano più della metà del peso combinato dell’indice (55%). Una decisione forte che, quindi, ha come obiettivo quello di essere meno dipendenti dalle performance azionarie dei titoli tech e di evitare che i cinque maggiori titoli dell’indice, con un peso individuale superiore al 4,5%, non superino un peso combinato superiore al 40%.

Gli effetti per gli investitori

Se da una parte questo ribilanciamento speciale potrebbe avere delle ripercussioni sulle big tech – nei giorni successivi all’annuncio Apple ha perso l’1,1%, Alphabet e Amazon oltre il 2%, Microsoft e Tesla oltre l’1% -, contestualmente, avvisa Moneyfarm “il ribilanciamento avrà effetti positivi per gli investitori, soprattutto per gli amanti degli strumenti passivi come gli ETF che, vedendo aumentare la diversificazione all’interno dell’indice, riescono a proteggersi dai rischi legati agli investimenti sui singoli nomi”.

Secondo Goldman Sachs, a beneficiarne saranno soprattutto le dirette inseguitrici, vale a dire le azioni immediatamente successive nell’indice, come Broadcom, PepsiCo, CostCo, Adobe, Cisco e Netflix che potranno contare sui principali flussi in entrata. Dello stesso avviso Filippo Diodovich, senior market strategist di IG Italia. “Nel breve potrebbero giovarne Broadcom e Zscaler che guadagnano molto peso. Ovviamente, bisogna ricordare che sono scelte già fatte e quindi il mercato potrebbe averle già scontate”.

Il rally del Nasdaq 100

Da gennaio il Nasdaq 100 ha finora guadagnato il 40%. Una crescita dettata proprio dalla spinta azionaria dei titoli tech: Amazon è in crescita di oltre il 50%, Apple del 44%, Microsoft di circa il 40%, e Alphabet del 34%. Ancora più sonori i guadagni messi a segno da Nvidia, Meta e Tesla che sono cresciuti rispettivamente del 198%, 147% e del 102%.

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Precedenti

È la terza volta nella sua storia che il Nasdaq decide di avviare un ribilanciamento. Era già successo infatti nel 1998 e nel 2011.

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