Alessandro Michele sarà il nuovo direttore creativo di Valentino a partire dal 2 aprile. La scelta, spoilerata già qualche giorno fa, segue il recente addio di Pierpaolo Piccioli, che dopo 8 anni aveva annunciato di comune accordo con la maison di lasciare il timone stilistico. Notizia che, appena un giorno dopo, era stata accompagnata dalla comunicazione secondo cui il marchio non presenterà le sue prossime sfilate uomo e alta moda a giugno 2024.
Nel suo nuovo ruolo Alessandro Michele sarà basato a Roma, fa sapere Valentino, cuore creativo della maison e città dove è stata fondata nel 1960.
L’ingresso in Valentino
“Sono molto contento ed emozionato di tornare a lavorare con Alessandro Michele dopo anni di lavoro insieme”, ha detto Jacopo Venturini, ceo di Valentino.
“Il suo talento, la sua creatività, la sua profonda intelligenza sempre legata a una meravigliosa leggerezza, scriveranno un altro capitolo della maison e ci faranno vivere momenti di grande emozione e si tradurranno in oggetti irresistibilmente desiderabili”.
Alessandro Michele ha invece dichiarato: “Sento l’immensa gioia e l’enorme responsabilità nel fare ingresso in una maison de couture che ha inciso la parola ‘bellezza’ in una storia collettiva fatta di ricercatezza ed estrema grazia. A questa storia va il mio primo pensiero: alla ricchezza del suo patrimonio culturale e simbolico, al senso di meraviglia che ha saputo costantemente generare, all’identità preziosissima che i suoi padri fondatori, Valentino Garavani e Giancarlo Giammetti, le hanno donato con amore sfrenato.
Si tratta di riferimenti che hanno sempre rappresentato per me una irrinunciabile fonte di ispirazione e a cui intendo rendere omaggio rileggendoli attraverso la mia visione creativa. Non posso non ringraziare sentitamente Rachid Mohamed Rachid per avermi offerto questa occasione irripetibile. La sua fiducia è un dono dell’anima che cercherò di onorare con il mio lavoro e la mia più completa dedizione”.
La prima collezione di Alessandro Michele sarà presentata durante Paris Fashion Week primavera/estate nel 2025.
Alessandro Michele e l’era Gucci
Risale a novembre 2022 la notizia secondo cui Alessandro Michele avrebbe lasciato la guida creativa di Gucci, dopo la nomina nel 2015. A comunicarlo con una nota ufficiale era stato Kering, colosso nel quale orbita il marchio (nel 1999 il gruppo fondato da François Pinault ha comprato il 42% delle azioni del gruppo Gucci per circa 3 miliardi, in uno scontro commerciale con il rivale Lvmh).
“Alessandro Michele è stato alla guida del team creativo della maison dal 21 gennaio 2015 e ha ricoperto un ruolo fondamentale nel rendere Gucci quella che è oggi, grazie alla sua creatività rivoluzionaria e sempre nel rispetto dei codici del brand”, scriveva la maison. La notizia aveva scosso la moda, creando pareri divisivi.
Se da un lato il creativo ha saputo interpretare con il suo genio artistico in maniera unica lo stile della maison, portando spesso in passerella collezioni introspettive che suggerivano riflessioni sull’identità, dall’altro, dopo un 2018 e 2019 eccezionali per Gucci in termini di fatturato, si sono iniziate a vedere le prime crepe nei conti del gruppo Kering con ricavi nel 2023 pari a 19,6 miliardi di euro, in calo del 4% (nel quarto trimestre del 2023 i ricavi sono diminuiti del 6%).
Nel gennaio 2023, Gucci ha annunciato l’arrivo di Sabato de Sarno come direttore creativo.
Era stato Marco Bizzarri, ex ceo di Gucci, a proporre ad Alessandro Michele di diventare direttore creativo prendendo il posto di Frida Giannini. Tempo a disposizione per preparare lo show della prima collezione uomo? Una settimana. Il duo Michele-Bizzarri si è rivelato per molto tempo inarrestabile, questo almeno fino a quando anche Bizzarri ha annunciato a luglio dello scorso anno l’addio dalla poltrona di amministratore delegato dopo 7 anni di successi.
Alessandro Michele: un genio eclettico
Alessandro Michele è cresciuto a Roma. Ha studiato all’Accademia di costume e di moda della capitale: all’inizio, il suo sogno era diventare scenografo.
Nel 1994 lascia Roma per lavorare per il marchio Les Copains a Bologna. Poi, alla fine degli anni ’90 entra in Fendi, dove lavora a fianco di Karl Lagerfeld e Silvia Venturini Fendi.
Il 2002 è un anno altrettanto importante perché, dopo un incontro con Tom Ford, inizia a lavorare nell’ufficio design di Londra, occupandosi di accessori. Nel 2014, Michele diventa direttore creativo di Richard Ginori, marchio fiorentino di porcellane acquisito da Gucci nel 2013.
Capelli lunghi e barba folta, spesso si è visto Michele indossare in passerella T-shirt e jeans. Nella sua visione stilistica, l’arte e alla bellezza sono sempre stati elementi di forte ispirazione.
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