A salire sul palco e ricevere il premio sono tre studenti della Sapienza di Roma che hanno proposto il contatore d’acqua per la casa del futuro: grazie all’utilizzo di un sistema di misurazione elettromagnetico e all’impiego dell’intelligenza artificiale sarà possibile bloccare l’erogazione dell’acqua da remoto e monitorare i consumi domestici.
All’hackathon Smart&Hack Veneto dedicato all’innovazione hanno partecipato soprattutto università: studenti di 20 atenei italiani che si sono misurati nella competizione promossa da Risorse (agenzia milanese per il lavoro che opera nel settore della ricerca, selezione e somministrazione di personale) in collaborazione con il dipartimento di ingegneria industriale dell’Università degli Studi di Padova e di Smact Competence Center di Padova con il patrocinio del Comune di Padova e della Città di Vicenza.
Ad aggiudicarsi il premio speciale per l’innovazione sono stati Luca De Gregorio, Salvatore D’Angelo e Dilnaz Temirkulova, studenti di artificial intelligence and robotics, fisica teorica e development and international cooperation sciences all’università Sapienza di Roma.
Il progetto vincitore dello Smart&Hack
Il progetto, sviluppato a partire dalla sfida lanciata da Xylem Water Solutions Italia, ha conquistato la giuria presieduta dal professor Fabrizio Dughiero e che ha visto, tra gli altri, la presenza del ceo di Risorse Marco Pagano e del top voice di LinkedIn Filippo Poletti.
Il team vincitore avrà la possibilità di lavorare al fianco dello staff tecnico di Xylem Water Solutions Italia. A loro andranno anche buoni Amazon del valore di 1.500 euro.
“L’acqua è un bene molto prezioso – spiegano Luca De Gregorio, Salvatore Manfredi D’Angelo e Dilnaz Temirkulova – che non va sprecato e la cui disponibilità in Italia, dagli inizi del Novecento, si è ridotta del 40%. Abbiamo immaginato per Xylem il contatore d’acqua della casa del futuro, basato su un sistema elettromagnetico, collegato a una scheda di Arduino che, comunicando in cloud, garantisce la raccolta dei dati relativi al flusso d’acqua nel corso del tempo: in caso di rilevazione di flussi anomali, un’elettrovalvola sarà in grado di bloccare l’erogazione dell’acqua. Un’app permetterà di monitorare i consumi domestici e, grazie all’intelligenza artificiale, anche di predire i consumi e ricevere dei suggerimenti su come comportarsi”.
Un’idea che è piaciuta all’azienda che ha lanciato il contest: “Questo progetto rappresenta il nostro purpose aziendale focalizzato sulla sostenibilità e sull’evoluzione per il controllo della gestione dell’acqua – commenta Stefano Andretta, sales engineer di Xylem –. Aspettiamo i ragazzi in azienda per coinvolgerli nella sua realizzazione”.
Il confronto con le aziende
Altre sei aziende hanno lanciato le sfide ai ragazzi: Afv Beltrame Group, Awms Gruppo Zucchetti, Exor International – Corvina, Mitsubishi Electric Hydronics & IT Cooling Systems, Hwg Sababa, Xylem.
“Il successo dell’adesione a Smart&Hack Veneto”, precisa Marco Pagano, ceo di Risorse, “corrisponde alla necessità dei ragazzi di avere occasioni di confronto con le aziende. L’adesione dei talenti dimostra anche il fatto che le imprese venete hanno saputo sottoporre delle sfide interessanti. Risorse è presente in Veneto a Padova, Vicenza e Verona e questa occasione valorizza il nostro ruolo di partner delle aziende nella ricerca dei talenti e nel confronto con le istituzioni al fine di agire come facilitatori dello sviluppo del territorio”.
“Dobbiamo credere di più nei giovani”, commenta Fabrizio Dughiero, presidente della giuria. “Queste occasioni di coinvolgimento dei talenti devono moltiplicarsi, perché danno un’opportunità alle nostre studentesse e ai nostri studenti di mettersi alla prova in un modo alternativo rispetto all’insegnamento classico, immedesimandosi nel ruolo dell’imprenditore e facendo acquisire loro l’orientamento all’imprenditorialità. Questa competenza trasversale sarà molto importante nel mondo del lavoro futuro”.
“Il trema della ricerca dei talenti è ricorrente”, conclude Filippo Poletti, top voice di LinkedIn. “Smart&Hack Veneto ha permesso di superare l’asimmetria informativa, facendo conoscere i giovani alle aziende e dimostrando le loro hard skill e le soft skill: accanto al progetto, infatti, i ragazzi hanno dovuto fare una presentazione di 5 minuti, raccontando in modo efficace il progetto elaborato nell’arco delle 24 ore precedenti. Mai come oggi il fare deve accompagnarsi al far sapere, ossia alla capacità di comunicare in modo efficiente ed efficace”.
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