Si è svolto ieri il primo incontro della Forbes Women’s Week con il tema “Food & Design”. A fare da cornice dell’evento, l’esclusivo spazio di “A casa Veronelli”, in via Lorenzo Mascheroni 23.
Maria Chiara Marmini Veronelli, “A casa Veronelli”
A fare i saluti iniziali è stata Maria Chiara Marmini Veronelli, founder di “A casa Veronelli”, format di social eating at home che negli anni ha contribuito a creare momenti di networking tra imprenditori, creativi, artisti.
Ferrarese di nascita e milanese d’adozione, ex avvocato, Veronelli è una grande appassionata di arte, design e moda. Il suo format vive in primis attraverso l’account Instagram e nel tempo è diventato hub di idee creative per l’interior anche durante la settimana del design milanese.
Erika Le Noan, Dammann Frères
Poi è stato il turno di Erika Le Noan, ceo di Dammann Frères, una delle più importanti maison produttrici di tè francese. L’azienda, parte del Polo del Gusto, la holding di marche d’eccellenza dell’agroalimentare presieduta da Riccardo Illy, è nata nel 1962.
Ad aprile di quest’anno l’azienda ha inoltre aperto il suo secondo punto vendita italiano a Torino (dopo Milano). Lo store vuole diventare un punto di riferimento per gli amanti del tè.
Da fine marzo, infine, l’azienda è impegnata nella realizzazione di un nuovo stabilimento da 30mila metri quadri, frutto di un investimento di 34 milioni di euro.
Raffaella Dallarda, Inspatime
Si è parlato poi di benessere con Raffaella Dallarda, fondatrice di Inspatime.
Raffaella è un’esperta del mondo benessere. Oltre a essere naturopata e fisioterapista, ha pubblicato una guida, E-SPAnsiva, che riunisce le 50 migliori spa italiane che lei stessa ha visitato e sperimentato di persona in un viaggio attraverso tutto lo stivale.
Con lei abbiamo parlato di cosa distingue l’offerta del nostro Paese dall’estero e di come sta cambiando il concetto di “soggiorno di benessere” negli ultimi anni.
Elena Tassone, Acqua S. Bernardo
Infine, con Elena Tassone, responsabile marketing di Acqua S. Bernardo, si è parlato degli obiettivi green dell’azienda che mira a essere a impatto zero entro il 2026.
Tra due anni S. Bernardo toccherà il traguardo del secolo.
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