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Lifestyle

6 esperienze di lusso da fare a Tokyo

Tokyo, capitale del Giappone, è una metropoli dinamica situata nella regione di Kantō, il centro dell’economia e della cultura giapponese, con circa 40 milioni di abitanti, è l’agglomerato urbano più popoloso del mondo, accogliendo un ottavo della popolazione giapponese.

Nota per il suo alto costo della vita, avendo spesso raggiunto la vetta delle classifiche dell’Economist Intelligence Unit come città più cara a livello globale, questa attitudine si riflette anche nelle opportunità di lusso che Tokyo offre, rendendola una destinazione per coloro che cercano esperienze esclusive.

Città più stellata (Michelin) del mondo, meta di gourmet per le ricette millenarie, per gli shopping lover per i raffinati negozi di moda a Ginza, fino agli hotel a cinque stelle e ai moderni onsen. Tokyo unisce tradizione e modernità in un equilibrio unico, permettendo ai visitatori di esplorare sia le testimonianze storiche, come i templi antichi e i giardini imperiali, sia le innovazioni avveniristiche che definiscono il suo skyline.

E poi è l’unica città al mondo ad avere ancora un imperatore, la cui famiglia risale al 660 a.C. , governando ininterrottamente da oltre 2600 anni e solo dal 1946 è stata dichiarata la sua “non divinità”. Il fascino di Tokyo deriva anche dalla sua particolare struttura a spirale, la cui origine risale alla sua evoluzione storica e urbanistica, come ha spiegato da poco sui social la travel influencer Marta di Muro.

La città, un tempo nota come Edo, si sviluppò a partire dal 1603 come base dello shogunato Tokugawa. Per motivi di difesa e di controllo, l’urbanizzazione seguiva una struttura radiale attorno al castello dello shogun, con strade che si estendevano verso l’esterno in cerchi concentrici.

Questo modello ha plasmato la moderna Tokyo, creando una configurazione a spirale di strade e quartieri che si snodano intorno a punti centrali come il Palazzo Imperiale, rispettando anche una precisa gerarchia sociale. Al centro della spirale si trovava il castello dello shogun, attorno al quale vivevano i samurai di rango più elevato e la nobiltà, in quartieri esclusivi e ben protetti.

Man mano che ci si allontanava dal nucleo centrale, si trovavano le abitazioni di samurai di rango inferiore e funzionari, seguiti da mercanti e artigiani. Alla periferia, nelle zone più lontane, vivevano i contadini e le classi meno abbienti.

La vicinanza al centro indicava uno status più elevato, con accesso diretto all’autorità e maggiore protezione. La città odierna riflette ancora in parte questa suddivisione storica, con i quartieri più centrali, come Chiyoda e Chūō, che mantengono un prestigio associato alla tradizione e al potere, mentre le aree periferiche ospitano spesso comunità meno abbienti o quartieri residenziali per lavoratori. Ma quali sono le tappe obbligatorie da fare a Tokyo per gli amanti del lusso?

Luca Fantin a Ginza Bulgari Tower

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Il Ristorante Luca FantinIl Ristorante di Luca Fantin, situato all’ultimo piano della Ginza Bulgari Tower, regala ai suoi ospiti una vista spettacolare sullo skyline del quartiere di Ginza grazie alle ampie vetrate. E possiamo dire che qui lo chef Fantin abbia trovato la sua casa nel “quartiere dell’argento”, poiché la zona era originariamente sede della zecca ufficiale dove si coniavano monete d’argento durante il periodo Edo, significato del termine “ginza”.

E oggi proprio quell’eleganza e lusso, con boutique di alta moda e negozi esclusivi, scintillano come l’argento nelle strade affollate. Fantin, chef trevigiano, combina abilmente piatti tipici della cucina italiana con ingredienti locali, interpretando i sapori in maniera contemporanea e raffinata.

Questo ristorante, che vanta una stella Michelin, è stato più volte premiato da Asia’s 50 Best Restaurants e World’s 50 Best Restaurants, rendendolo una meta imperdibile per chi ama la cucina di alto livello.

Come da Harrod’s, Matsuya per lo shopping gourmet a Tokyo

Sempre a Ginza, uno dei quartieri più iconici di Tokyo, è sinonimo di shopping di lusso con boutique di grandi firme, negozi storici, e night club esclusivi. Qui si trova anche il grande magazzino Matsuya, celebre per la sua food hall “depachika” che offre un’ampia selezione di prelibatezze giapponesi e internazionali, dolci, e piatti pronti di alta qualità che si trova negli ultimi due piani della struttura.

Alloggiare con vista a Tokyo: Mandarin Oriental Hotel

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Mandarin Oriental Yokyo

Il Mandarin Oriental Hotel, situato nella storica zona di Nihonbashi, dove si trova anche il ponte più antico della città di Tokyo, risparmiato miracolosamente dai bombardamenti, rappresenta un’altra oasi di lusso. Qui, gli ospiti possono godere di un centro benessere al 37° piano con onsen e idromassaggio con vista spettacolare sulla città.

Il consiglio è quello di venire, anche da esterni, al tramonto al Molecular Bar, un esclusivo angolo con solo sei posti, dove si servono micro-tapas accompagnate da cocktail unici con una vista esclusiva sulla città. E per chi volesse sentirsi a casa, l’executive chef dell’hotel è Daniele Cason, romano, ormai da diversi anni in Giappone.

Omakase da Musashi

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Musashi

Per chi cerca un’esperienza immersiva nel design tradizionale giapponese, l’hotel Aman Tokyo, situato nell’Otemachi Tower, nel quartiere finanziario della città, è la scelta che premia. La struttura, con camere in stile ryokan e un’aman Spa, offre bagni termali onsen e una piscina panoramica.

Ma il vero punto forte è il ristorante omakase, dove lo chef Musashi prepara personalmente il menu del giorno con ingredienti freschi selezionati al mercato del pesce di Tokyo. Qui si possono fare delle esperienze uniche come l’assaggio del sushi Edomae, che si traduce letteralmente “di fronte a Edo”, facendo riferimento alla posizione della Baia di Tokyo, un tempo ricca di pesce fresco.

Il sushi Edomae è noto per l’attenzione meticolosa dedicata alla conservazione del pesce. I maestri sushi utilizzano tecniche come il zuke (immersione nella salsa di soia), il niru (cottura in un brodo di salsa di soia, sake, mirin e zucchero) e il shime (salatura e marinatura con sale e aceto) per prepararlo in modo adeguato per il sushi.

E per gli amanti del wasabi, qui presto troverete quello coltivato a mano: lo chef Musashi ha iniziato a coltivare il proprio rafano giapponese a Okutama, a ovest di Tokyo, dove il clima è ideale grazie a poche variazioni di temperatura durante l’anno e ai torrenti cristallini nel 2022. Musashi ha piantato personalmente le giovani piantine, che richiederanno quattro anni per crescere, con la prima raccolta prevista per il 2025 presso l’Aman Tokyo.

Cocktail allo Skytree

Prendere un cocktail dallo Skytree è un’esperienza esclusiva che consente di godere di una vista mozzafiato su tutta Tokyo, grazie alla sua posizione privilegiata. Con i suoi 634 metri, il Tokyo Skytree è la struttura più alta del Giappone e offre uno dei panorami più spettacolari sulla città, soprattutto di sera, quando le luci di Tokyo creano un’atmosfera magica.

Il Tembo Deck e il Tembo Galleria, le piattaforme di osservazione dello Skytree, ospitano il ristorante e bar Sky Restaurant 634 (Musashi), dove apprezzare l’arte della mixology giapponese, con degustazioni di sake o shochu.

Il miglior ristorante cinese a Tokyo

Per chi vuole provare in un solo viaggio anche altri gusti orientali, tappa obbligata al ristorante cantonese Sense, che offre una vista panoramica mozzafiato sullo skyline della città. Tra i piatti più pregiati, è possibile assaporare la famosa zuppa “Buddha che salta il muro”, una prelibatezza della tradizione cantonese nota per la sua ricchezza di ingredienti pregiati come l’abalone, la pinna di squalo e nidi di rondine.

Se si desidera un’opzione ancora più esclusiva, il ristorante può preparare la zuppa anche con la carne di tartaruga, pratica autorizzata in Asia, per una scelta riservata a chi cerca una vera rarità nel cuore di Tokyo.

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