Luca Conti, ceo di E.On Italia
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Così E.On Italia investirà 42 miliardi entro il 2028 per migliorare le reti e l’efficienza degli edifici

articolo di Danilo D’Aleo apparso sul numero di ottobre 2024 di Forbes Italia. Abbonati!

Decarbonizzazione, digitalizzazione e distribuzione. È intorno a questi tre pilastri che si fonda la visione aziendale di E.On Italia, società che ha deciso di uscire dalla generazione da fonti fossili nel 2015, concentrandosi su clienti, reti e soluzioni per la generazione distribuita. Affermandosi così come uno dei protagonisti della transizione energetica. Tema ampio e complesso, che racchiude tanti obiettivi: dal risparmio energetico all’indipendenza energetica, uno dei punti cardine della strategia europea, come dimostrano i recenti progressi del piano d’azione RepowerEu, lanciato a maggio 2022 dalla Commissione in seguito all’invasione russa dell’Ucraina. Nei due anni trascorsi dall’avvio del piano sono state ridotte le importazioni di carbone, petrolio e gas russi, è diminuita del 20% la domanda di gas e ed è aumentata sensibilmente la diffusione delle energie rinnovabili nell’Ue. Se nel 2021 l’energia elettrica proveniva per il 39% da fonti rinnovabili e per il 36% da combustibili fossili, nel 2023 questi dati sono passati al 45% e al 28%.

In questa direzione, E.On guida la transizione energetica in Europa con oltre 47 milioni di clienti e 1,6 milioni di chilometri di reti di distribuzione. In Italia si conferma leader nel campo dell’innovazione energetica, con l’implementazione, solo nel 2023, di oltre 25mila soluzioni, che spaziano dagli impianti per la generazione rinnovabile da fotovoltaico ai sistemi di accumulo, passando per le soluzioni di riscaldamento e raffrescamento, con 1,54 terawattora di energia verde fornita ogni anno. “Investiamo molto nel fotovoltaico e nell’accumulo di energia perché crediamo nel futuro dell’autoconsumo”, spiega Luca Conti, ceo di E.On Italia. Grazie a questa tecnologia, infatti, i clienti possono produrre energia in modo autonomo, accumularla e utilizzarla, riducendo la dipendenza dalla rete nazionale e dalle oscillazioni dei prezzi energetici.

Una svolta essenziale per il settore e per le abitudini e le richieste dei consumatori che, finalmente, dopo anni di scetticismo, stanno diventando parte integrante di questa grande sfida. Qui E.On ha avuto un ruolo di grande importanza, con la continua attenzione al tema dell’educazione alla sostenibilità. Per esempio, con il Progetto Scuole E.On il gruppo ha coinvolto, solo nell’ultimo anno, oltre 21mila studenti italiani in iniziative di sensibilizzazione sull’efficienza energetica e sull’eliminazione degli sprechi. “Formare le nuove generazioni è fondamentale per creare una cultura del risparmio energetico e della sostenibilità”, sottolinea Conti, che con la società promuove anche diversi progetti nel campo della tutela ambientale, come le iniziative Energy4Blue per la protezione dei mari, in collaborazione con Ioc Unesco, e Boschi E.On, che ha portato alla piantumazione di 118mila alberi in Italia. “Non vogliamo essere solo fornitori di soluzioni efficienti, ma anche attori di un cambiamento culturale verso un mondo più sostenibile”, insiste Conti. Un impegno che la società dimostra anche con i numeri riportati nel suo ultimo bilancio di sostenibilità, relativo al 2023. Anno in cui E.On ha evitato, grazie all’energia verde fornita, l’emissione di 730mila tonnellate di CO2, ha installato 25mila soluzioni innovative, tra cui 4.400 impianti fotovoltaici residenziali, e promosso oltre 1.100 ore di volontariato aziendale.

Dati rilevanti ai quali si aggiungono oltre un milione di clienti nel 2024 – traguardo raggiunto con la liberalizzazione del mercato residenziale -, 662 dipendenti (in crescita del 13%), un ebitda rettificato di gruppo di 4,9 miliardi di euro e un utile netto di 1,8 miliardi di euro al 30 luglio 2024, in linea con le aspettative. La società ha riconfermato l’orientamento per l’anno fiscale: ebitda tra gli 8,8 e i 9 miliardi di euro e utile netto tra 2,8 e 3 miliardi di euro. Una corsa che trova riscontro negli investimenti previsti: 2,9 miliardi nella transizione energetica solo nella prima metà del 2024, oltre il 20% in più rispetto allo scorso anno. La maggior parte di questi investimenti, circa 2,1 miliardi, è stata destinata all’espansione, all’aggiornamento e alla digitalizzazione dell’infrastruttura di rete di E.On.

Entro il 2028 la società prevede di investire un totale di 42 miliardi di euro per potenziare le reti di distribuzione e migliorare l’efficienza energetica degli edifici. “La transizione energetica richiede competenze specifiche e investimenti consistenti”, evidenzia Conti. A questo proposito, la società in Italia ha creato l’E.On Academy, attraverso la quale offre 100 ore di formazione gratuita a neodiplomati e lavoratori desiderosi di riqualificarsi nel mondo delle energie rinnovabili, per inserirli nella squadra di installatori di impianti fotovoltaici e termoidraulici dell’azienda. “E.On Academy vuole rappresentare un polo d’eccellenza nella formazione di nuove figure professionali green”, dice Conti. “Vogliamo rispondere in maniera concreta alla crescente domanda di installatori specializzati, figure fondamentali per attuare la transizione energetica del nostro Paese. Inoltre, l’academy è anche al servizio dei nostri partner, che potranno usufruire di training e aggiornamenti in base alle specifiche necessità”.

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