Davis & Morgan – BRANDVOICE | Paid Program
Contenuto tratto dal numero di dicembre 2024 di Forbes Italia. Abbonati!
Da quasi vent’anni si occupa di intermediazione finanziaria indipendente, con una specializzazione nell’acquisto e nella gestione dei crediti deteriorati con garanzia immobiliare. Al vertice di Davis & Morgan – nata nel 2008 come banca d’affari per la piccola e media impresa italiana, e successivamente evoluta fino a diventare uno dei player più importanti del comparto – c’è Andrea Bertoni, originario di La Spezia, classe 1968, attuale ceo della credit management company milanese vigilata da Banca d’Italia che supporta aziende italiane e banche commerciali.
“Le mie competenze specifiche uniscono la finanza e il mattone, che sono due capisaldi dell’economia”, dice il manager, laureato in economia e commercio all’Università di Parma, con un passato come senior executive una multinazionale americana che forniva advisory finanziaria. “Abbiamo iniziato questo mestiere molto complesso, che richiede solide competenze in campo sia immobiliare che legale e di corporate finance, e nel giro di pochi anni abbiamo conseguito tanti successi investendo centinaia di milioni di euro, risolvendo problemi tanto alle banche commerciali quanto alle imprese o alle persone”.
Punti di forza della Davis & Morgan sono la tutela dei propri investitori, unita alla ricerca e alla selezione dei talenti migliori sulla piazza. “Il nostro impegno quotidiano è proprio nello scounting dei cosiddetti trophy asset, ossia immobili di grande prestigio particolarmente appetibili anche per investitori stranieri”. In questa operazione Bertoni non è solo: “Oltre a me e al mio socio storico Gianadrea Cherubini, c’è un’importante famiglia tedesca, gli Oetker, che ha investito con noi e su di noi. Questo matrimonio è stato di reciproca soddisfazione e ha aggiunto una granitica solidità che nel mondo della finanza è fondamentale”.
Ma quali sono i dati che fotografano in modo più dettagliato la società? “Partiamo dal Cet 1 che è il 15%, dato sopra la media delle banche italiane. In quanto agi impieghi previsti per i prossimi anni, invece, sono di circa 300 milioni, sempre con la nostra marginalità storica del 20%. Tra i nuovi progetti, poi, non mancano sfide all’insegna dell’innovazione. Ad esempio, continueremo a sviluppare e migliorare la nostra straordinaria App Asset Finding, lanciata nel 2024 con già oltre cinquemila clienti attivi, che consente a chiunque di trovare e investire in crediti ipotecari deteriorati prima che vadano in asta. Stiamo aspettando le necessarie autorizzazioni per il lancio di Dasset, il mercato digitale basato sulla blockchain per consentire a tutti di comprare e vendere npl tokenizzati, creando una nuova asset class digitalizzata. Ma soprattutto dedicheremo una parte degli impieghi ai finanzianti alle imprese e alle persone in difficoltà finanziaria. Questo è un ritorno alle origini, nonché il vero motivo per cui ho creato Davis & Morgan”.
Un embrione del brand è nato nel 2003 per iniziativa di Bertoni come Davis & Morgan Consulting, per fornire consulenza finanziaria alle imprese e assisterle nella ricerca di finanziamenti bancari, con un particolare focus sul mercato real estate. La crescita e l’allargamento dei servizi hanno portato, a distanza di pochi anni, il ceo a costituire Davis & Morgan nel 2008. Con l’ingresso nella compagine societaria di Cherubini (consigliere e coo) nel 2011 e del presidente Hugh Malim nel 2016, alla classica attività di financial advisory si è affiancata quella di investimento diretto e indiretto in settori ritenuti profittevoli e innovativi dal management.
In quest’ottica, l’attività di acquisto pro soluto e la gestione di portafogli di crediti di difficile esigibilità, per lo più ipotecari milanesi, ha assunto una sempre maggiore rilevanza, fino a rappresentare oggi il core business societario. L’apertura al mercato dei capitali tramite la quotazione di mini-bond (cinque, per un controvalore di 30 milioni di euro) e l’ingresso nel 2017 nella compagine azionaria della famiglia Oetker, proprietaria, tra le altre, della multinazionale Hero, hanno permesso una considerevole crescita del bilancio e della stabilità finanziaria, oltre che riconoscibilità tra gli investitori istituzionali internazionali.
Tra le più recenti operazioni che hanno coinvolto Davis & Morgan spicca la vendita a Leonardo Maria Del Vecchio, figlio del fondatore di Luxottica, dello storico stabilimento balneare Franco Mare a Marina di Pietrasanta, a pochi passi da Forte dei Marmi. L’operazione è stata condotta attraverso la holding Triple Sea Food e rappresenta un tassello importante nel percorso di rilancio di questo tratto di costa. Negli anni 2000 Franco Mare era diventato un gioiello della Versilia, raffinato e con un ristorante con una stella Michelin, ma dopo la pandemia Davis & Morgan ha rilevato il credito ipotecario e ha investito nel rilancio della struttura, credendo fermamente nel suo potenziale. I proventi dalla vendita saranno inoltre reinvestiti in un altro progetto di rilancio: quello dell’hotel L’O sul lago di Como. Un’operazione individuata grazie all’App Asset Finding sviluppata dalla società di Bertoni.
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