Oggi, Intesa Sanpaolo ha confermato di aver acquisito 11 Bitcoin per circa un milione di euro, diventando così la prima banca italiana a investire nella più importante criptovaluta al mondo. La notizia era trapelata ieri sera, quando era stata pubblicato sui social uno screenshot di una mail interna alla banca in cui Niccolò Bardoscia, Head of Digital Assets Trading & Investments di Intesa Sanpaolo, annunciava che in mattinata aveva con successo il primo trade su Bitcoin.
Intesa Sanpaolo e Bitcoin: la conferma di Messina
Lo stesso Carlo Messina, ceo dell’istituto, a margine del convegno ‘Investimenti, innovazione, credito’ – dove è stato presentato il nuovo accordo quadriennale tra Intesa Sanpaolo e Confindustria , ha confermato l’investimento. “Siamo leader europei in termini di capitalizzazione di Borsa e quindi non dovrebbe stupire se facciamo quello che fanno tutte le altre banche nel mondo. Peraltro si tratta di importi limitatissimi: complessivamente abbiamo 100 miliardi di euro in portafoglio titoli. Quindi è un esperimento, un test”.
Il numero uno di Intesa Sanpaolo ha poi spiegato che questa iniziativa dimostra “che siamo pronti nel caso in cui alcuni clienti particolarmente sofisticati ci chiedessero di effettuare queste specifiche forme di investimento”. E che comunque la ritiene “una forma di investimento che deve essere riservata a investitori istituzionali e a clienti con grandissima professionalità e grandissime skill… Io stesso non investo in Bitcoin”.
“No a M&A”
Oltre ad aver confermato l’investimento in Bitcoin e ad aver sottolineato che grazie al nuovo accordo con Confindustria Intesa Sanpaolo “metterà a disposizione delle imprese italiane 200 miliardi di euro”, Carlo Messina ha anche preso le distanze dall’attuale e complesso risiko bancario (con UniCredit protagonista). “Sento tanto parlare di consolidamento bancario, ma l’Italia è Intesa Sanpaolo. Non c’è altro operatore se vuoi fare la differenza, far accelerare. Più farai M&A più sarai preso nei casini dell’integrazione“, ha aggiunto.
Background
L’investimento di Intesa Sanpaolo arriva in un momento molto positivo per il Bitcoin, le cui quotazioni sono volate alle stelle in scia all’elezione di Donald Trump, forte sostenitore di tutto il settore delle criptovalute. Basti pensare che a distanza di solo un mese dalla sua vittoria il Bitcoin è cresciuto di oltre il 50%, al punto da sfondare, a inizi dicembre, per la prima il muro dei 100mila dollari. In questo momento, peraltro, la criptovaluta scambia in area 96.327 dollari. Inoltre, anche il governo italiano ha cambiato prospettiva sulle criptovalute. Nell’ultima Legge di Bilancio ha infatti deciso di bloccare l’innalzamento fino al 42% della tassa sulle plusvalenze e riportarla nel 2025 al 26% e nel 2026 al 33%.
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