Fuorisalone Cristobal Olmedo Confessionale
Design

Fuorisalone 2025: 8 installazioni in cui il design diventa strumento di trasformazione sociale 

Il Fuorisalone può essere affrontato in vari modi. Può essere esplorato come divertissement, per intercettare le installazioni più coinvolgenti, oppure può essere visitato con l’intenzione di rimanere aggiornati sulle tendenze dell’arredo e dell’abitare. Ma c’è di più. Perché il Fuorisalone è anche un’occasione per scoprire le potenzialità del design come strumento di trasformazione sociale. Ed è proprio qui che sta il suo vero valore: nel portare a Milano i progetti che, in tutto il mondo, si impegnano a dare forma a soluzioni concrete ai problemi del nostro tempo. Problemi ambientali, sociali, umanitari. Ecco dunque una selezione di progetti, installazioni e mostre che fanno emergere la capacità del design di offrire risposte alle urgenze di questo nostro tempo fragile e complesso.

Base – Making Kin

È il punto di riferimento per chi vuole esplorare il design da una prospettiva multidisciplinare ed espansa: anche quest’anno Base si prepara ad accogliere la manifestazione We Will Design, arrivata alla quinta edizione. Ideata come una grande piattaforma dedicata ai nuovi talenti del design, tra installazioni e pratiche collaborative, accoglierà i progetti di designer, performer, scuole, università e istituzioni internazionali incentrati sul tema del Making Kin: un concetto ispirato al pensiero di Donna Haraway, che esplora nuove forme di parentela oltre i confini specisti e antropocentrici. Le opere di 11 istituzioni da tutto il mondo affiancheranno i lavori di oltre 39 tra artisti e designer, con progetti che reinterpretano il concetto di parentela attraverso materiali, tecnologia e performance. Dal joystick di Ana Souto Neves – uno strumento di design che si propone di aiutare a gestire l’ansia – al confessionale di Cristobal Olmedo, che invita ad ascoltare Madre Natura per riportare alla memoria le nostre connessioni ancestrali, fino al lavoro di Giovanni Amerio, che esplora come l’architettura e l’urbanistica moderne abbiano assorbito i valori neoliberali, spesso a scapito della cultura e delle comunità locali, Base si riconferma un hub di scoperta dedicato a tutti coloro che vedono nel design un veicolo di resistenza e ribellione.

Dove: Base, via Bergognone 24
Quando: dal 7 al 13 aprile

Labò – Crafting Tomorrow, Rising Ideas

Un laboratorio condiviso di idee e sperimentazione: si presenta così la terza edizione di Labò, l’esposizione, quest’anno curata dal duo The Design Blender, che porta nell’ex polo industriale di via Biella 6, nel quartiere Barona, una selezione di 35 designer e aziende che riflettono sul ruolo del progetto come motore di cambiamento e ricerca. Tema dell’edizione di quest’anno è Crafting Tomorrow, Rising Ideas, un omaggio a quel design sperimentale che prova a dare forma alle idee. “Questa terza edizione di Labò è una celebrazione del design come atto di trasformazione. Vogliamo esplorare il potere della creatività nel generare impatto e nel dare forma a un futuro migliore”, raccontano The Design Blender. Così, accanto all’installazione site specific Perpetuum Mobile, progettata dallo studio parigino Undo-Redo in collaborazione con Vimar1991, che lancia una riflessione sul confine tra produzione industriale e dimensione artistica, andranno in scena i lavori dei vincitori di Edit Napoli 2024 – Parasite 2.0 x Bianco67 e Atelier Nuanda – che interpretano il design come espressione di ricerca e cultura materiale. Interessante, poi, il progetto della Royal Danish Academy dal titolo Star Homes Project, che esplora nuovi processi per sviluppare abitazioni a basso costo, confortevoli e durevoli e migliorare così la salute delle persone nelle aree rurali.

Dove: via Biella 6
Quando: dal 6 all’11 aprile

The Glitch Camp – Designing Togetherness

Un’idea brillante e sovversiva per rendere accessibile la Design Week a tutti e per stimolare una riflessione sull’emergenza abitativa di Milano: progettato dall’Istituto Europeo di Design, torna il primo campeggio urbano gratuito per gli studenti di tutto mondo, ospitato all’interno del Centro Sportivo Enrico Cappelli, in zona Tibaldi. Quest’anno, poi, The Glitch Camp si presenta con un fitto programma di eventi e workshop aperti a tutti, come il Rito di panificazione collettiva a cura di Terzo Paesaggio e MadreProject di Davide Longoni, dove il pane è il mezzo per aprire conversazioni sul cibo, sull’ecologia, sulla giustizia sociale e su come intendiamo co-abitare la Terra; oppure il workshop del social designer Gabriel Fontana Beyond Competition: Playing for Connection, pensato per sperimentare come spostare l’attenzione dalla competizione alla connessione sociale, passando per l’Atelier Upcycling by Ferrino in collaborazione con Mental Athletic per progettare e realizzare nuovi oggetti a partire da vecchie tende da campeggio usurate. Il programma culturale Designing Togetherness si sposterà poi mercoledì 9 aprile sulla terrazza di Base, dove The Glitch Camp accoglierà giovani designer per un pomeriggio di incontri culturali per riflettere sulle potenzialità di una progettualità plurale.

Dove: Centro Sportivo Enrico Cappelli, piazza Caduti del Lavoro, 5
Quando: dal 7 al 13 aprile

Enhance

Dopo la prima edizione dedicata al design con un impatto sociale, il format espositivo Enhance del magazine DesignWanted arriva quest’anno a Basic Village, nuova sede e cuore dell’Isola Design Festival, con un focus sull’innovazione guidata dai materiali. Ispirata e allineata ai sette obiettivi di sviluppo sostenibile identificati dai membri del World Design Organization come particolarmente rilevanti per la comunità del design industriale, Enhance presenterà alcuni progetti che trasformano ricerche e sperimentazioni in soluzioni concrete. Tra loro, Tempesta B, l’opera che trasforma alberi abbattuti dalle tempeste in un simbolo di rinascita, progettata da Monostudio Associati; Canopy Stool, una sedia impilabile e leggera realizzata con un bio-composito sviluppato da Bundle Studio; Trunk, la serie di illuminazione progettata dallo studio giapponese Wah e ispirata all’animismo e alla vitalità insita negli oggetti naturali, e Knock on Wood Armchair, una poltrona realizzata con un’argilla polimerica a base di legno, composta da cellulosa e lignina progettata da Basse Stittgen. Il tutto immerso nella scenografia materica progettata da Terraformæ, partner dell’esposizione, che esplora le potenzialità dell’argilla. Un appuntamento per scoprire l’impatto evolutivo del design guidato dall’innovazione e dal rispetto per l’ambiente.

Dove: Basic Village, via dell’Aprica 12
Quando: dal 7 al 13 aprile

Performing Architecture

Il design può anche trasformarsi in uno strumento per coinvolgere le comunità in pratiche di dialogo e di cittadinanza attiva. Parte da questa consapevolezza la prima edizione di Performing Architecture, festival diffuso che mette in rete cinque quartieri della periferia sud di Milano – Corvetto, Chiaravalle, Stadera, Barona e Tortona – creando un percorso simbolico attraverso il ruolo degli spazi urbani nella definizione del pensiero collettivo. Ogni quartiere ospiterà un intervento progettuale concepito da un architetto e un performer in collaborazione con un “presidio”, un’organizzazione radicata nella zona di riferimento. Il percorso di Performing Architecture prende il via da Base, nel quartiere Tortona, dove Matilde Cassani presenta Another Week, attivata dalla performer e artista Martina Rota con With All My Strength. Alla Barona, il duo Studiolatte e Babau porta Vandali, un’installazione sonora ospitata da Barrio’s che riflette sul tema del vandalismo urbano; a Corvetto il progetto Fuga dalla città, allestito da Dopo?, coinvolge il collettivo di architetti Sbagliato e la performer e dj Caterina Gobbi, mentre Stadera accoglierà Arena Stadera, il dispositivo relazionale e performativo progettato da Sara Ricciardi Studio, attivato dalla danzatrice Annamaria Ajmone, con il coordinamento di Fantastudio. Chiude il festival una festa tra panificazione, fermentazione e cucina nelle Macchine da Festa immaginate dal duo di architetti Lemonot e dall’artista Luca Boffi nel giardino del Padiglione di Terzo Paesaggio a Chiaravalle. Da non perdere poi le azioni trasversali che verranno organizzate dal padiglione mobile Little Fun Palace, e il tour in bicicletta Luci su Milano Sud.

Dove: quartieri Tortona, Stadera, Barona, Chiaravalle, Corvetto
Quando: dal 3 al 13 aprile

Opposites United

Un dialogo tra arte, design, scienza, filosofia e musica per allargare lo sguardo sul potere della creatività di dare forma a nuovi (e migliori) mondi. Dal titolo Eclissi, la terza edizione di Opposites United, il festival ideato da Kia in collaborazione con Zero, porta a Milano alcuni grandi nomi dell’arte e non solo. Protagonisti saranno l’artista francese Philippe Parreno, che ha realizzato un’opera che coinvolgerà la facciata esterna del Museo della Permanente attraverso una pensilina luminosa che richiama i cinema e i teatri d’epoca, e il visionario duo A.A. Murakami, che presenterà Beyond The Horizon, una riflessione sulla transitorietà della vita che si concretizzerà in un’installazione di automi sospesi da cui si formano e si disperdono immense masse amorfe di vapore. Il programma offre poi forum, performance e dj set. Tra gli eventi da non perdere, il talk Aesthetics and Ethics – Form Follow Function che coinvolgerà il designer Martino Gamper, Nathalie Du Pasquier e Beatrice Galilée, fondatrice dell’organizzazione no-profit The World Around; la tavola rotonda sul tema Science and Fiction Narrating in the Age of Post-Truth con Serenella Iovino, la filosofa iraniana Reza Negarestani e lo scrittore David Quammen; e la conversazione Artificial and Natural – Emergence and Creation Between Art and Science tra il chimico Martin Hanczyc, lo scrittore Kim Bo-young, e il duo artistico A.A. Murakami.

Dove: Museo della Permanente, via Turati 34
Quando: dal 7 al 13 aprile

Prison Times: Spatial Dynamics of Penal Environments

Una mostra importante, dedicata a un’urgenza troppo poco dibattuta: quella della situazione carceraria. Curata da Federica Verona e Valeria Verdolini, l’esposizione Prison Times: Spatial Dynamics of Penal Environments porterà negli spazi dei tunnel di Dropcity, in via Sammartini, una riflessione sfaccettata sullo stato contemporaneo della detenzione. La mostra si articola in cinque sezioni che esplorano alcuni dispositivi, provenienti da tutto il mondo, che sono stati progettati per gli ambienti carcerari. L’allestimento adotta il formato dello showrooming come dispositivo curatoriale, consentendo ai visitatori di osservare alcuni oggetti legati a varie realtà carcerarie, altrimenti inaccessibili nella vita quotidiana. Gli oggetti sono esposti in maniera tassonomica attraverso una piattaforma visiva, e la sequenza espositiva presenta una selezione di arredi classificati in base alla loro funzione anatomica.

Dove: Dropcity, via Sammartini 60
Quando: dal 3 aprile al 31 maggio

Contro la guerra. 7 designer per Emergency

Che contributo può dare il design a un tema così complesso e profondo come quello delle guerre? Se lo è chiesto Giulio Iacchetti, curatore della mostra, realizzata in collaborazione con Emergency, Contro la guerra. 7 designer per Emergency, che andrà in scena alla Triennale dal 7 al 13 aprile, rigirando la domanda in: cosa può fare il design per costruire la pace? L’esposizione presenta i progetti di Riccardo Blumer, Sara Bozzini, Lorenzo Damiani, Marco Ferreri, Giulio Iacchetti, Donata Paruccini e Paolo Ulian, creando un ambiente di riflessione intorno agli interrogativi più urgenti che percorrono il nostro presente. La giustizia può passare per un proiettile? Gli atti ordinari non hanno forse un valore trasformativo? Inviare lettere di amore, parlare con un “avversario”, custodire le relazioni tra persone e società possono rendere obsoleti fili spinati e muri di separazione? Domande che scuotono le fondamenta dell’indifferenza per aiutare le persone a ritrovare quel sentimento di interconnessione ed empatia che potrebbe davvero costruire la pace. Anche attraverso il design.

Dove: Triennale, viale Alemagna 6
Quando: dal 7 al 13 aprile

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