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Redditi e professioni, chi sale e chi scende nella Salary Guide 2019

ragazzi al lavoro in un ufficio
(Shutterstock)

di Giuseppe Guerra, executive director di Spring Italy e Francesco Manzini, director di Spring Professional

Il mercato del lavoro è in costante evoluzione. Il contesto economico di riferimento non favorisce una rapida crescita delle retribuzioni. Nel 2018, infatti, queste sono mediamente calate dello 0,3%, dopo una crescita dello 0,2% realizzata l’anno precedente. Nell’ambito delle professioni, però, si osservano dinamiche divergenti, che vanno a premiare determinati profili a scapito di altri.

Francesco Manzini

Giuseppe GuerraÈ quanto emerge dalla Salary Guide 2019 realizzata da Spring Professional, società di ricerca e selezione di The Adecco Group specializzata in middle management, in collaborazione con JobPricing.

Le Salary Guide nascono con l’obiettivo di fornire una mappa retributiva aggiornata e di facile consultazione dei profili professionali nel mercato italiano, con un focus specifico sui quadri e gli impiegati. Lo studio si compone di 10 guide: una generale, che traccia un’analisi complessiva del mercato italiano, e nove dedicate ad altrettante famiglie professionali: Amministrazione, Finanza e controllo (afc), It e web, Legale e compliance, Marketing e comunicazione, Produzione e qualità, Ricerca e sviluppo, Risorse umane e organizzazione, Acquisti, Logistica e supply chain, Vendite e customer service. Tra le varie “famiglie” emergono differenze significative: in media, ad esempio la Retribuzione annua lorda (Ral) di un quadro del comparto vendite e customer service è di circa 57mila euro, con una componente variabile del 15,4%, mentre nel settore It e web, si arriva in media a 52mila euro o poco più, per una componente variabile del 10,2%. Analogamente esiste un divario rilevante tra settori differenti: un impiegato della consulenza legale fiscale o gestionale e amministrativa guadagna in media 28mila euro lordi, contro i 35mila di un pari livello del comparto ingegneria oppure oil&gas.

Ogni settore, d’altra parte riflette dinamiche differenti. Spesso influenzate dall’innovazione tecnologica. “La trasformazione digitale comporta un notevole impatto di crescita nel settore IT. È avvenuto un forte aumento della domanda di profili specializzati, in particolare su business intelligence e sviluppatori web. Conseguente è l’incremento delle retribuzioni di quest’ultimi”, osserva Giuseppe Guerra, executive director di Spring Italy. “I compensi più alti si riscontrano su profili quali technical analyst e sviluppatori nativi mobile, big data consultant e software architect. Retribuzioni più basse per profili a scarso valore aggiunto come ad esempio i developer su tecnologie ormai superate: cobol, web master, AS400”. Guerra ricorda come l’impatto dell’IT stia pervadendo tutti gli ambienti industriali, essendo strettamente legato all’industria 4.0. “Queste esigenze stanno evidenziando lacune di know how evidenti di profili sul mercato ed alcune statistiche parlano di oltre 300mila nuovi posti di lavoro in ambito Ict per il 2025”.

Un altro esempio significativo riguarda il comparto finanziario. Qui si registra un rallentamento delle assicurazioni più tradizionali, a vantaggio delle compagnie dirette (online). “Di conseguenza crescono le retribuzioni dei professionisti legati alla digital transformation e si riduce la domanda di profili di front office e personale sul territorio”, chiosa Francesco Manzini, director di Spring Professional. “Tra i professionisti più pagati troviamo gli attuari, gli underwriter i sales manager”. Anche nel mondo banking è molto forte l’impatto della trasformazione digitale. “La crescente domanda di figure legate alla cyber security e alla digitalizzazione delle attività bancarie garantisce ottime retribuzioni ai professionisti con queste specializzazioni. In crescita anche le retribuzioni nell’asset management. Meno di appeal figure più standard di back office”.

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