Prima di Tatyana Bakalchuk, l’unica altra donna russa a essere mai diventata miliardaria era stata la moglie di un ex sindaco di Mosca. Una storia molto diversa da quella di questa donna di 44 anni, diventata popolare grazie a un e-commerce di nome Wildberries, portato avanti con caparbietà e impegno quotidiano da oltre 15 anni. Un’impresa – in tutti i sensi – che Tatyana non ha mai voluto fosse intaccata da altri investitori o proprietari. Solo lei e il marito, un ex tecnico informatico che ha creduto nel sogno della moglie e ha lasciato un impiego sicuro per dedicarsi a quella avventura. Un’incredibile rincorsa che nemmeno la coppia, come rivelato in una delle poche interviste concesse, pensava potesse portare alla nascita dell’e-commerce numero 1 di Russia.
Chi è Tatyana Bakalchuk
Gli amici della coppia usano la parola “riservati” per descrivere Tatyana Bakalchuk e il marito, Vladislav. Per diverso tempo si è pensato addirittura che la Bakalchuk non esistesse. Poche apparizioni pubbliche e ancora meno interviste, nonostante i motivi per parlarne non mancassero: un’ex insegnante di inglese che a 28 anni fonda un sito di e-commerce, inizialmente di abbigliamento per neonati e bambini, mentre aspettava la prima di quattro figli, e a distanza di 15 anni diventa, nel 2019, la seconda donna russa miliardaria.
Nel 2018 Tatyana, in una delle prime interviste concesse, ha ricordato così la sua adolescenza: “I libri mi hanno dato tanto, leggevo molto. In più cercavo di dimostrare a me stessa di essere in grado di fare qualcosa”. Come quando la madre le proibisce di spostarsi a Mosca per frequentare l’università e lascia alla figlia solo due opzioni: medicina e pedagogia. Tatyana sceglie la seconda, con specializzazione in lingue straniere. E lingua straniera significa inglese, insegnato male, secondo Tatyana, nelle scuole russe. Due anni di duro lavoro le permettono di superare il test d’ingresso e accedere alla facoltà. La distanza la obbliga ad alzarsi alle 5 del mattino per essere in aula per l’inizio delle lezioni, alle 8.30.
La nascita di Wildberries
Al termine del percorso universitario, ecco il lavoro da tutor e insegnante di inglese, interrotto dalla prima gravidanza. La nascita della prima figlia porta Tatyana ad accorgersi di quanto sia complicato trovare il tempo per andare a comprare, per esempio, i vestitini necessari per la nuova arrivata. Nasce così l’idea di Wildberries, inizialmente finanziato con gli stipendi della coppia, tra aggiornamenti tecnici propiziati dalle conoscenze di Vladislav e campagne pubblicitarie sul web dai costi sostenibili. Inizio artigianale, con le prime merci che vengono acquistate dal sito di e-commerce tedesco Otto, fotografate e rivendute online su Wildberries, tutto dall’appartamento di Tatyana e Vladislav.
È la stessa Tatyana, che oggi ha un patrimonio di nove miliardi di dollari, a effettuare le prime consegne usando i mezzi pubblici. Già dopo un anno, però, il successo del portale è tale da rendere necessario un sistema di corrieri e l’assunzione dei primi dipendenti. Tatyana capisce, nel frattempo, che è meglio lavorare direttamente con i fornitori. Il catalogo di Wildberries si amplia e nasce il primo grande centro di raccolta merci della società, vicino a San Pietroburgo. Il principale spazio di smistamento è oggi un gigantesco capannone di cinque piani, in cui gli operai sono chiamati a gestire tre ordini al secondo, 24 ore al giorno per tutto l’anno. Anzi, quasi tutto l’anno: nel periodo di Natale, gli ordini al secondo diventano sei.
Un e-commerce miliardario
La vera novità di Wildberries sta però nella politica dei resi. Come ha confermato Tatyana nell’intervista del 2018, i clienti pagano al momento della consegna. Per quanto riguarda l’abbigliamento è possibile, per esempio, acquistare quattro capi, provarli di persona quando arrivano e decidere quali tenere, restituendo gli altri. Come quando in un negozio fisico si va in un camerino a provare qualcosa e poi si decide se comprarlo o riporlo. Un concetto normale per l’economia tradizionale, ma rivoluzionario per i business del web e molto apprezzato dai consumatori.
Il sito ha oggi circa due milioni di visitatori al giorno, concentrati soprattutto tra Russia, Bielorussia, Kazakistan, Armenia e Kirghizistan. La Polonia è stata il primo paese europeo ad accogliere un magazzino di Tatyana. Nel 2021 Wildberries ha avuto entrate per 11 miliardi di dollari. Numeri da gigante delle vendite online, una sorta di Amazon o Alibaba di Russia. Il paragone con l’e-commerce cinese non è casuale: come Tatyana, anche il fondatore di Alibaba, Jack Ma, era un insegnante prima di sconvolgere in positivo la propria vita e quella di miliardi di persone.
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