L’atmosfera di Montecarlo fa pensare alla differenza tra una perla coltivata e una vera: e in effetti in questi pochi chilometri di Principato a picco sul Mediterraneo color cobalto, dove il Mondo è di casa, il mito dell’esclusività si rinnova perenne ed è assolutamente inconfondibile.
Se non volete spendere 45mila euro per una notte nella suite Principe Ranieri III o 40mila nel fascino sublime della suite Principessa Grace, Montecarlo svela (un’esclusiva di Forbes Italia) le immagini della nuovissima Suite Eleven, per raggiungere un sogno meno inaccessibile, ma pur sempre unico nella vita.
Per filosofia la Eleven sembra ispirarsi, chissà quanto consapevolmente, all’indimenticabile principessa Grace e a quella sua riflessione, perfetta per la Montecarlo odierna: “Le altre donne guardavano a me come a una rivale. E ciò mi addolorava molto.”
A Montecarlo, in effetti, non è mai questione di competere. Ma unicamente di coltivare l’art de vivre. Uno dei suoi segreti è la discrezione, per questo la Eleven si raggiunge con un ascensore privato che apre le porte al gusto di Olivier Antoine, l’architetto innamorato del Mediterraneo.
Eleven perché tutto l’undicesimo piano del Monte-Carlo Bay Hotel & Resort le è dedicato: la vista panoramica è a 180°. La metratura importante di quasi 200 metri quadrati è però pensata come piccole stanze boutique, sintesi d’intimità e mondanità: nella vasta terrazza e negli ambienti possono essere ospitate fino a 10 persone, e per i party limare la lista degli invitati sarà la vostra ultima preoccupazione.
Eucalipto come boiserie e agata nei pavimenti e alle pareti, il turchese del mare si riflette nei mosaici e negli arredi concepiti per un elegante riposo, la Eleven (11 mila euro in altissima stagione e 5.500 in bassa, ma che fascino essere qui in pieno inverno….!) è la porta d’ingresso al sogno monegasco, troppo spesso vittima di cliché superficiali.
Una delle auto più ammirate qui, accanto alle Ferrari e alle McLaren, è la Fiat 500 vintage. Arrivate al car valet con quest’icona e capirete dal sorriso del personale (non troverete personale meno snob in nessuna meta del mondo, è un fatto) che siete i benvenuti perché distinguersi qui non è un gioco per soli millionari.
Probabilmente il segreto di Montecarlo è non averne. O esserselo dimenticato per troppa familiarità con le cose ben fatte, che non hanno mai bisogno di affanno per essere raggiunte e non temono paragoni (ecco Grace…). Per questo diventare habitué qui è meno difficile di quanto non si creda.
Non tutto si compra, ma tutto si può avverare. La Eleven (che è duplex, con accesso diretto a ulteriori 70 metri quadri) offre maggiordomo, concierge privato, chef privato per ricevimenti, lezione di yoga e trasferimenti per tutto il Principato nell’universo principesco di un Mediterraneo che è il vero monarca assoluto, al quale Monaco dedicato sforzi green senza, e qui è davvero il caso di dirlo, rivali.
Pannelli fotovoltaici forniscono l’energia all’hotel, mentre la vostra super car elettrica si ricarica con il super charger in soli 20 minuti; le emissioni sono sotto controllo e nei ristoranti stellati del gruppo SBM (fondato nel 1863) tutto è di provenienza 100% organica e a chilometro zero. Ecologia sul serio, ma a 5 stelle.
La Montecarlo dell’estate 2020 ha insomma una chiara visione del futuro: inclusivamente esclusiva.
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