Se il piano economico di Joe Biden non ha scosso Wall Street (al momento i tre principali indici americani si trovano in terreno negativo), tuttavia c’è chi, come JPMorgan, può festeggiare – seppur con molta prudenza, come evidenzia il suo ceo e presidente Jamie Dimon – per i risultati economici raggiungi dell’ultimo trimestre del 2020.
Nonostante l’esplosione della cosiddetta seconda ondata da Covid-19, la banca d’affari statunitense al 31 dicembre dello scorso anno ha registrato numeri oltre le aspettative: 12,1 miliardi di dollari di utili, o 3,79 dollari per azione, (il 42% in più rispetto agli 8,5 miliardi di dollari riportati al 31 dicembre 2019) e 30,1 miliardi di dollari di ricavi (+3,4% rispetto ai 29,1 miliardi di dollari del quarto trimestre del 2019).
“Abbiamo concluso un anno impegnativo generando ricavi record, beneficiando del nostro modello di business diversificato”, ha dichiarato Jamie Dimon, evidenziando che sul livello delle riserve hanno influito “gli sviluppi positivi sui vaccini e sugli stimoli”, e che anche se “le riserve di credito di oltre 30 miliardi di dollari continuano a riflettere una significativa incertezza economica a breve termine, tuttavia ci consentiranno di resistere a una situazione economica di gran lunga peggiore delle attuali previsioni di base“.
Bilancio JPMorgan: exploit del trading e dell’investment banking
E se i depositi bancari, osserva Jamie Dimon, sono aumentati del 30% a oltre 200 miliardi di dollari (trainati soprattutto dall’ampliamento del bilancio della Federal Reserve), è indubbio che a spingere al rialzo i conti dell’ultimo trimestre del 2020 di JPMorgan è stata l’ottima performance dell’area Corporate & Investment Bank che ha messo a segno un trimestre positivo, con una crescita delle commissioni del Global Investment Banking del 34% e dei ricavi dei mercati del 20%.
Inoltre, il Commercial Banking ha riportato ricavi legati all’investment banking per 3,3 miliardi di dollari, superando il suo precedente obiettivo a lungo termine di 3 miliardi. Nell’area Asset & Wealth Management, invece, gli asset gestiti sono cresciuti grazie all’aumento del valore degli attivi e all’afflusso netto di oltre 190 miliardi di dollari in prodotti a lungo termine e di liquidità negli ultimi dodici mesi.
“Abbiamo chiuso l’anno con un rapporto Cet1 del 13,1% (contro il 12,4% all’inizio dell’anno) e un capitale superiore ai 200 miliardi di dollari, cosa che fornisce una significativa capacità di investire ulteriormente”, ha rivelato il ceo e presidente di JPMorgan. Infine, la banca ha evidenziato che sono stati pagati dividendi per 2,8 miliardi di dollari, ossia 0,9 dollari per azione.
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