Lotus ha completato il primo telaio in alluminio estruso nel nuovo impianto di produzione di Hurricane Way, a Norwich, in Gran Bretagna. L’unità, un telaio per la Elise, è stata costruita per la convalida e il controllo di qualità del nuovo processo di produzione, che apre una nuova era per la casa di Hethel. Sebbene non sia destinato a un veicolo finale, il telaio rimarrà in fabbrica per i test e contribuirà a garantire che i processi aderiscano agli standard di qualità previsti a livello globale, poiché i volumi di produzione dei telai cresceranno costantemente nei prossimi mesi.
I prossimi modelli Lotus
La nuova struttura di 12.300 metri quadrati, che ha creato fra l’altro oltre cento posti di lavoro, ha la capacità di costruire diverse migliaia di unità all’anno. Nel 2021 ne produrrà circa 1.500 per Elise, Exige ed Evora. La nuova fabbrica di Hurricane Way servirà poi anche a lavorare sui futuri modelli della casa – oggi di proprietà della cinese Geely, che controlla anche Volvo –, per i quali arriverà anche un aggiornamento delle linee di assemblaggio di Hethel. Oltre alla già presentata Evija, una hypercar elettrica da quasi due milioni di euro, Lotus annuncerà entro l’estate anche la Type 131, una sportiva con motore endotermico che arriverà sul mercato nel 2022.
Inoltre, entro il 2025 la collaborazione con Alpine annunciata dall’amministratore delegato di Renault Luca De Meo nel corso della presentazione del piano strategico Renaulution porterà alla nascita di un’elettrica erede della A110 e di una sportiva a marchio Lotus. Entrambe si baseranno sullo stesso telaio d’alluminio. Tramite la sezione engineering, l’azienda punta poi a offrire alcune delle proprie tecnologie ad altri costruttori. Come era già accaduto in passato, per esempio, nel caso della Tesla Roadster, nata sulla base della Lotus Elise.
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