Speciale 100 Responsibility 2023
La salute e la bellezza oltre a viverle bisogna proteggerle. E’ uno dei comandamenti di Isdin, azienda cosmetica nata in Spagna nel 1975 e specializzata in soluzioni innovative perla cura e la protezione della pelle. Presente in Italia da oltre undici anni, ha sedi fra le altre anche in Belgio, Francia, Argentina, Usa, Colombia, Brasile e Cina e lavora perché le soluzioni siano accessibili a pazienti di tutto il mondo. Tre sono le caratteristiche su cui il gruppo punta maggiormente: talento, carattere e impegno. Isdin propone detergenti, contorno occhi, creme viso, prodotti perle labbra, gel da bagno, creme e lezioni, in generale tutto quanto possa difendere la nostra pelle. Ma l’azienda punta parecchio anche sulla ricerca, sviluppando attività concrete per ridurre i problemi collegati all’epidermide. Perché Isdin punta su formazione e attività concrete che contribuiscano a ridurre il rischio di cancro della pelle. Un cancro su tre di quelli diagnosticati al mondo è della pelle. La ricerca, la presa di coscienza e l’azione sociale sono fattori chiave per una buona prevenzione e per ridurre il rischio di ammalarsi.
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Personaggi ed interpreti
Rosario Grosso è Country manager Italia di Isdin dal giugno 2015, dopo esperienze con EY, Eurogroup Consultant e Linkem. «Vogliamo continuare a essere l’azienda scelta dai professionisti della salute e dai consumatori che chiedono i prodotti più sicuri e migliori per la propria pelle. Puntiamo a confermare i tassi di incremento del 30% del business degli anni precedenti ingrandendo la struttura organizzativa, incrementando le aree attuali e sviluppandone di nuove per sfruttare le opportunità del mercato».
Il punto forte
Isdin vuole prendersi cura anche del pianeta. Insieme all’Associazione Vellmarí, il gruppo è a capo del programma di recupero del polmone del Mediterraneo: la posidonia. Questa prateria marina è responsabile dell’assorbimento di grandi quantità di Co2 ed è uno dei principali produttori di ossigeno: 1 metro quadro di posidonia produce cinque volte più ossigeno di 1 metro quadro di foresta amazzonica. Inoltre, rappresenta un rifugio ed una casa per migliaia di specie e di organismi marini. L’attività umana ne sta provocando la graduale scomparsa e, per questo motivo, è imprescindibile un’azione per ripristinare le praterie di posidonia del fondale marino e riportarle al loro stato originale.