All’inizio degli anni ’80, Lodovico Antinori dette il via al progetto Ornellaia, la sperimentazione di un vino stile bordolese, con l’obiettivo di conquistare l’allora emergente mercato americano. A questo si uniscono la collaborazione e le idee innovative dell’enologo russo Andrè Tchelistcheff, affiancato dal giovane Federico Staterini, tra i primi a scommettere sul territorio di Bolgheri. Ancora non si sapeva che qui sarebbe iniziato un nuovo capitolo della storia dell’enologia italiana. A occuparsi di Ornellaia, sempre grandi nomi del mondo del vino come Michelle Rolland, l’enologo volante, Andrea Giovannini e Axel Heinze, oggi ancora in azienda, sotto la guida dei marchesi de Frescobaldi, che l’hanno acquisita nel 2005.

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Migliori vini italiani: Ornellaia tra le 100 Eccellenze Italiane per Forbes
Personaggi ed interpreti

Il nome Ornellaia evoca l’eccellenza enologica e interpreta l’espressione autentica della bellezza toscana. La tenuta comprende una superficie vitata di 115 ettari sulla costa toscana, a pochi passi da Bolgheri. Al vertice il Bolgheri Doc Superiore Ornellaia cui fanno corona Le Serre Nuove dell’Ornellaia, second vin, Le Volte dell’Ornellaia e per i vitigni in bianco Ornellaia Bianco e Poggio alle Gazze dell’Ornellaia. Il costante lavoro del team e le condizioni microclimatiche e geologiche ottimali hanno portato in poco più di 30 anni - il 1985 è stata la prima annata di Ornellaia - i vini della tenuta a grandi successi di pubblico e di critica.

L'abbiamo scelto perché

Da qui escono le più grandi espressioni di Cabernet, Merlot e Petit Verdot. A rappresentare l’anniversario del primo “second vin” italiano, Le serre Nuove Ornellaia 2017.

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