Speciale 100 Eccellenze Italiane 2022
Nel Cilento, nel cuore dell’Italia del Sud – là dove 3000 anni fa i Greci impiantarono Aglianico e Greco – nasce San Salvatore 1988. Scoprire questa cantina significa compiere un viaggio che inizia da Paestum, antica città della Magna Grecia, dove i vigneti guardano il mare e regalano vini dalla straordinaria mineralità. E continua sulle colline di Giungano, fino ai grand cru di Stio, dove nascono vini estremamente eleganti. Un viaggio che parla del Cilento, luogo ricco di storia, dove dal 2004 l’azienda agricola fondata da Giuseppe Pagano dà vita a vini longevi e strutturati che conservano la memoria dei terroir da cui nascono e continuano a raccontarla nel tempo, espressione della ricchezza enologica di questi luoghi. Il fil rouge dell’identità di San Salvatore 1988 si racchiude nella parola greca kalokagathia, ossia bello e buono. Il progetto di sviluppo agricolo dà valore a una produzione dove coesistono cura per il terroir, rispetto per la memoria agricola, innovazione, etica e sostenibilità: un impianto di biogas e tre impianti fotovoltaici rendono l’azienda energeticamente autosufficiente e a zero impatto ambientale.
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SITO WEB
https://sansalvatore1988.itCONTATTI
Via Dioniso, 8 - Giungano (Sa)
Telefono: 0828 1990900
Personaggi ed interpreti
Giuseppe Pagano si definisce un greco-romano. Nasce alle pendici del Vesuvio a Boscoreale, ma è nel Cilento che ha origine il suo sogno. In lui coesistono due anime: una da imprenditore alberghiero, l’altra da imprenditore agricolo. Dal 2004 con i vini San Salvatore 1988 racconta il Cilento e i suoi terroir in tutto il mondo: “Della terra – spiega - bisogna prendersi cura, prima ancora che coltivarla”.
Il punto forte
Nella produzione di San Salvatore 1988, il Pian di Stio ha un ruolo di primo piano: è un Fiano Paestum Igp biologico che nasce in un Cru del vigneto tra i boschi di Stio a 650 metri. Il clima fresco, le forti escursioni termiche e i terreni di matrice calcareoargillosa consentono di ricavare un vino d’eccellenza e premiato dalla critica. Al naso esprime aromi di agrumi mediterranei, frutta estiva a polpa bianca, mimosa e ginestra. In bocca ha una travolgente freschezza e una tipica vena sapida.