Speciale 100 Eccellenze Italiane 2023
Con l’intento di comunicare un forte senso di familiarità e consentire a ciascun ospite di sentirsi a casa, il ristorante Vitantonio Lombardo prende il nome proprio dal suo chef. Il quale, per soddisfare il suo desiderio di tornare nella sua Basilicata, ha affidato all’architetto Alessandro Tortorelli il progetto del suo gioiello. Situato all’interno di una grotta del Rione Sassi, a Matera, lasciata al suo fascino naturale di proposito, il ristorante è caratterizzato da ambienti irregolari, dove il tufo è a vista alternato da eleganti particolari in vetro trasparente che fungono da divisori fra la sala “grotta”, teatro del lavoro quotidiano dello chef e della sua brigata, e la sala “cava”, più intima, e prossima alla fornita “cantina”, una grotta a temperatura, umidità e odore naturale visibile attraverso una enorme vetrata alta cinque metri, sagomata riprendendo le forme della cavità che la ospita. Un ambiente perfetto per dar vita a un viaggio enogastronomico senza tempo, che Donato Addesso, maître sommelier, accompagna con i suoi abbinamenti.
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SITO WEB
https://www.vlristorante.it/CONTATTI
Sede: Via Madonna delle Virtù 13/14,
75100 Matera
Telefono: +39 0835335475
Email: [email protected]
In primo piano
Vitantonio Lombardo nasce in Basilicata a Savoia di Lucania, nel 1979. Dopo aver appreso l’arte da maestri del calibro di Paolo Teverini, Gianfranco Vissani, e Fabio Barbaglini, nel corso degli anni stipula una fraterna amicizia con Davide Scabin, al quale dedica la pizza in Black. Durante la gestione del suo ristorante ai confini con la Basilicata, nel 2011, conquista la stella Michelin, riconfermata fino all’edizione 2017. Tornato in Basilicata, il 28 maggio del 2018 si trasferisce a Matera, dove ridà vita a una grotta abbandonata da anni e apre il Vitantonio Lombardo ristorante. Sfida che vince riconfermando, già dallo stesso anno, la stella.
Il punto forte
Il punto forte di Vitantonio Lombardo è racchiuso nelle sue stesse origini, e nella sua continua volontà di stupire. Non è un caso, infatti, se il menu degustazione del suo ristorante, soprannominato “Cuore, Testa, Pancia”, racchiude i piatti che hanno segnato il percorso fatto fino a oggi, affiancati puntualmente da nuove creazioni rivolte al futuro. Piatti accomunati dalla volontà di regalare nuove sensazioni al palato e stimolare i sensi in un percorso che va dal pesce alla carne, passando per la terra.