Articolo apparso sul numero di ottobre 2018 di Forbes Italia.
di Marco Castori
C’è chi gli ha chiesto un corso di cucina, come l’attrice Jessica Alba poche settimane fa, e chi invece ha voluto una degustazione di vini italiani, come l’ex presidente americano Barack Obama e, prima di lui, vip del calibro di Dustin Hoffman, Emma Thompson o Bryan Adams. Qualunque sia la richiesta, lui ha la ricetta giusta. Perché per Filippo Bartolotta – il grapetrotter che come un novello Virgilio accompagna personaggi da tutto il mondo a scoprire le eccellenze del nostro Paese con una prospettiva luxury – “portare gli appassionati in giro per l’Italia è il mestiere più bello del mondo”. E il paragone con il poeta latino che fece da guida a Dante nella Divina Commedia non è casuale, dal momento che Filippo è fiorentino, così come l’azienda Le Baccanti Tours che ha creato insieme alla socia americana Vanessa Held, per dedicarsi al comparto dell’incoming di lusso attraverso i fil rouge di cibo, moda e arte.
Se l’obiettivo è stato sin dall’inizio quello di portare una parte del mondo in Italia alla scoperta delle eccellenze enogastronomiche, grazie all’approccio personalizzato, quasi sartoriale – partendo da una cena al ristorante si costruisce l’intero itinerario – Le Baccanti ha coinvolto e affascinato alcuni tra i nomi più importanti del jet-set mondiale. Assaporare l’Italian way of life, del resto, è l’anelito di migliaia di americani cresciuti col sogno della dolce vita. E Filippo è l’uomo che trasforma questi desideri in realtà, o meglio, per dirla con le sue parole, “costruisce memorie” di paesaggi, profumi e sapori rigorosamente made in Italy. Punta di diamante delle esperienze offerte da Filippo Bartolotta è il format The Amazing Italian Wine Journey con cui ha raccontato, attraverso la degustazione, le storie di produttori capaci di trasformare intuizioni in progetti concreti, con caparbietà, gusto e coraggio.
Partendo dal vino, l’offerta si è presto allargata alla moda, all’arte e alle più diverse esperienze. “Negli anni, far scoprire il meglio delle produzioni italiane a chi magari non ne aveva avuto esperienza diretta”, racconta, “mi ha reso consapevole che la vita è fatta di intuizioni e passioni. Con Le Baccanti organizziamo viaggi personalizzati: una caccia al tartufo nelle Langhe, viaggi alla scoperta dello zafferano o una visita a un mastro casaro per scoprire come nasce la burrata, oppure ancora alle pendici dell’Etna per raccogliere il pistacchio. Via web, grazie ai nostri agenti in nord America o col semplice passaparola, gli ospiti ci contattano chiedendo un tour: anche se le zone più richieste restano Roma, Venezia, Firenze, le Cinque terre e la costiera amalfitana, ultimamente vanno forte anche la Puglia e il Piemonte, oppure la Food Valley emiliana, condita con icone dello stile italiano come Lamborghini o Ferrari, solo per restare al mondo dei motori. Partendo da una città nota, però, cerchiamo sempre di coinvolgere le piccole perle della provincia di cui il nostro Paese è ricco. Ai clienti che tornano spesso proponiamo invece mete meno conosciute, dalla Valtellina alla Val d’Aosta, fino al Friuli, oppure esperienze esclusive come la visita privata in Vaticano.
“Per me”, spiega, “l’orgoglio più bello è veder tornare qualcuno che chiede ‘dove mi porti quest’anno?’. Per molti, assaporare l’Italia significa vivere per qualche giorno come un local senza rinunciare però né alla privacy né ai comfort, magari affittando una villa per poter stare con gli amici. E in questo la Toscana è la regione più semplice con cui lavorare, perché all’attitudine all’accoglienza si unisce il fatto che molti parlano inglese”.
Filippo Bartolotta può così raccontare di aver servito da bere a un’icona del ventunesimo secolo come Barack Obama, e di averlo fatto in smoking e scarpe da tennis. Già, perché l’anno scorso si è presentato ai coniugi Obama con ai piedi un paio di Nike nere. “Ero un po’ nervoso, fino all’ultimo minuto tutto era ancora su un crinale incerto, per le esigenze di segretezza. Mi accorgo di aver scordato le scarpe eleganti: avevo l’abito adatto, ma ai piedi un paio di sneakers”. Nella serata al Borgo Finocchieto di Buonconvento (Siena), per Barack e Michelle, Filippo ha messo in campo alcuni grandi classici toscani e piemontesi, più un rosé del Salento e un siciliano dell’Etna. “Sono persone cordiali e gentili”, ricorda, “la cui genuina curiosità ha contribuito a rendere l’esperienza straordinaria. Doveva durare mezz’ora, andò avanti per un’ora e mezza: Michelle arrivò a richiamare all’ordine alcuni ospiti distratti che si concedevano qualche chiacchiera, mostrando grande rispetto per ciò che aveva nel bicchiere e nei piatti preparati da Massimo Bottura”.
L’ultima star a rivolgersi a Le Baccanti è stata l’attrice Jessica Alba, che a Firenze si è concessa un corso di cucina. “Abbiamo preparato ravioli gluten free con farina di riso e grano saraceno, ripieni di ricotta e spinaci, antipasto di caprino e aceto balsamico, poi polpette e gelato”, racconta Filippo, “prima di un itinerario gourmet in città. Mi aspettavo una persona totalmente diversa, ma, oltre a essere molto più bella dal vivo, è semplice, dolce, desiderosa di conoscere il mondo del cibo italiano”. La lista dei vip che Filippo Bartolotta ha educato al buon vino è lunghissima, a partire da Dustin Hoffman ed Emma Thompson, al party di chiusura di un film a Londra.
“Emma”, continua, “ha un palato raffinatissimo e possiede una cantina importante: conosce il mondo del vino ed impazzì per un Tenuta di Trinoro. La presentano talvolta come una donna algida, ma è l’opposto. Dal canto suo, Dustin non sa quasi nulla di vino (glieli fornisce Tom Cruise, più esperto), ma quando mi disse call me Dustin fu un’emozione”. Un altro vip nel carnet del grapetrotter toscano è il cantante Bryan Adams, appassionato di fotografia: “Stava immortalando Nia Vardalos, l’attrice de Il mio grosso grasso matrimonio greco”, racconta, “e gli organizzammo una festa di San Valentino”. Oppure l’attore John Malkovich, che invece apprezza i vini corposi, robusti, importanti. La lista delle celebrità spazia poi dallo scrittore peruviano Mario Vargas Llosa al conduttore americano Stephen Colbert, fino al rapper Eminem, “per cui abbiamo organizzato giornate sul lago di Como e passeggiate milanesi”.
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