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Paris Fashion Week: la mini bag di Jacquemus che ha diviso il web

modelli giacche borse
(jacquemus.com)

La tendenza moda delle cosiddette “micro bag”, ovvero borse di dimensione visibilmente ridotta, non è certo una novità e ha conquistato le vetrine (e passerelle) internazionali già da qualche stagione. Ma a far parlare in questi ultimi giorni il web sono i nuovi accessori presentati dallo stilista Simon Porte Jacquemus durante l’ultimo show della Paris Fashion Week, in scena fino al 5 marzo nella Ville Lumière.

Uno stilista che ama i forti contrasti, perché se in passato aveva fatto impazzire le trendsetter di tutto il mondo con maxi cappelli di paglia in stile Riviera, e con un modello di borsa simile, “Le Saq Chiquito”, aveva fatto capitolare star come Rihanna e Kim Kardashian, per la sua ultima collezione autunno-inverno 2019/2020 ha proposto una bag talmente mini da sembrare quasi invisibile, tanto che persino la famosa agenzia fotografica Imaxtree ha faticato a immortalarle.

Fatto sta che, il nuovo oggetto del desiderio del consumatore di fascia alta, battezzato “Le Chiquito“, nonostante i suoi scarsi centimetri si è convertito nel vero protagonista dello show. Per lo meno, i meme su Instagram fanno riflettere. Offerte in regalo ai fortunati guest della sfilata, le chiacchierate mini bag sono in vendita nella pagina web del marchio al prezzo, non altrettanto commisurato alla sua dimensione, di 405 euro (il modello simile “Le Piccolo” costa invece 420) e sull’e-commerce Moda Operandi sono già no longer available (ma non perdete le speranze perché magari potrete acquistarlo quando nuovamente disponibile). Si sa, per la moda questo e altro.

borse mano bianco viola
(Instagram)

Il nuovo enfant prodige della moda parigina è nato nel sud della Francia e  a soli 18 anni lascia la sua casa per recarsi a Parigi a studiare moda. In testa, una sola grande musa femminile: l’attrice e cantante francese Isabelle Adjani. La decisione di lanciare un marchio di ready-to-wear femminile avviene dopo la scomparsa della madre (anche il nome del brand è un omaggio al suo cognome da nubile). La svolta, dopo alti e bassi dovuti alle difficoltà economiche, arriva quando incontra la stilista giapponese Rei Kawakubo a Tokyo, in uno showroom.

E se all’inizio si dedica unicamente al womenswear, lo scorso giugno arriva il momento di lanciare anche la linea maschile con una collezione svelata in spiaggia alle porte di Marsiglia. Nelle sue proposte, la lana è un leitmotiv ricorrente ed è dovuto alla partnership del designer con The Woolmark Company, autorità globale della lana Merino con cui ha collaborato per la primavera-estate 2019: ispirazione Riviera italiana degli anni ’80 tra abiti sfrangiati, maxi camicie copricostume e borse colorate. Per l’ultimo fashion show, lo stilista porta sotto i riflettori un’immaginaria piazza cittadina con facciate colorate, panni stesi, tulipani e banconi di frutta. Scenografia tipicamente provenzale. E tutta questione di affinità elettive.

 

 

 

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