Il 29 marzo è sempre più vicino e, malgrado i tentativi della Premier Theresa May di trovare la soluzione per un divorzio dall’Unione Europea meno traumatico e l’emendamento votato dal Parlamento che esclude un’uscita senza accordo, l’economia britannica sta già facendo i conti con i possibili scenari che dovrà affrontare qualora il Regno Unito mettesse in atto una Brexit no deal.
Brexit no deal: conseguenze nel settore del lusso
L’ipotesi di una Brexit senza accordo semina incertezza su tutti i mercati compreso il mercato del lusso che potrebbe perdere circa il 20% del valore attuale delle esportazioni, pari a circa 7 miliardi di sterline. A rivelarlo è la ricerca commissionata da Walpole, l’organismo ufficiale dell’industria del lusso britannica, alla società di consulenza internazionale Frontier Economics.
A generare questa ingente perdita economica sarebbero i cambiamenti nell’accesso al mercato relativi a barriere tariffarie e non tariffarie. Le misure non tariffarie comprenderebbero norme in materia di salute e sicurezza o norme ambientali. Nei casi in cui il Regno Unito e i mercati di esportazione avessero regole diverse, i marchi britannici dovrebbero spendere tempo e denaro per dimostrare di essere conformi.
Nel dettaglio, secondo Walpole, con una Brexit no deal i 250 marchi di lusso britannici, come per esempio Burberry, Alexander McQueen e Bentley, potrebbero vedere una perdita di circa 6 miliardi di sterline all’anno nelle esportazioni verso l’UE (l’industria del lusso del Regno Unito esporta circa l’80% di ciò che produce principalmente in Europa) e un’ulteriore perdita di circa 800 milioni di sterline nella regione Asia-Pacifico, perdendo l’accesso agli accordi di libero scambio negoziati dall’UE in paesi come Giappone, Corea e Singapore.
L’ipotesi di una Brexit no deal soffoca le imprese nel Regno Unito
“Le imprese di lusso britanniche si sono impegnate a rimanere in Gran Bretagna, ma stiamo perdendo la pazienza con il governo che ci ha portati al limite del no deal. Il governo deve categoricamente evitare una Brexit no deal per prevenire ulteriori danni a questo importante settore, oltre a porre fine all’incertezza che continua a soffocare le imprese in tutto il Regno Unito” ha dichiarato la ceo di Walpole, Helen Brocklebank.
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