A New York, e precisamente nel quartiere TriBeCa a Lower Manhattan, c’è un club per sole donne in carriera che occupano posizioni di rilievo nelle principali compagnie americane. Come Amazon, American Express, HBO, Spotify, Instagram, Google e Cartier, giusto per fare qualche esempio. Niente a che vedere con il Club delle prime mogli, film basato su un romanzo di Olivia Goldsmith dove le protagoniste cercano un riscatto morale dopo essere state lasciate dai loro mariti. Perché nel nostro caso, le donne il loro riscatto lo hanno già avuto. Si chiama Chief e nasce da un’idea di Carolyn Childers e Lindsay Kaplan che lo hanno concepito più come una casa che come un semplice spazio di co-working: gli interni infatti, progettati dalle designer Amy Butchko e Adrienne Laube, ricordano in maniera netta i membership club del passato dove gli uomini d’affari e i letterati si incontravano per rilassarsi o condividere opinioni. Il loro motto è: “Per generazioni, dovevamo farlo da sole – una donna al tavolo degli uomini. Ma i tempi cambiano; non abbiamo bisogno di un posto a quel tavolo: ne stiamo costruendo uno da zero”.
Per essere accettate, le candidate devono possedere un livello C o VP (Vice President o ceo); i membri (Chief offre diversi pacchetti che includono sessioni di gruppo da 8 a 10 membri) si riuniscono mensilmente per lavorare in uno spazio fidato e confidenziale, con il supporto di una guida professionale ad hoc con almeno un decennio di esperienza nel coaching esecutivo e nello sviluppo della leadership. A disposizione, infine, anche un’applicazione per smartphone che facilita la comunicazione tra gli associati.
Nel club per sole donne, l’interior design si ispira ai pezzi d’antiquariato della metà del Novecento: le sedie in pelle della sala da pranzo, che circondano il tavolo da pranzo rotondo, risalgono infatti agli anni ’70 e sono stati disegnati da architetti e designer italiani postmoderni come Afra e Tobia Scarpa, mentre gli ambienti interni si colorano di verde bosco e rosa cipria.
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