Dopo l’entrata in scena di diverse società di calcio italiane (Atalanta e Udinese proprio negli ultimi giorni), anche l’Inter ha deciso di fare il suo ingresso negli eSports, il mondo tecno-sportivo che ruota intorno alle competizioni di videogiochi di livello professionistico. Come dimostra il video pubblicato sui canali social del club (in cui il testimonial è il giovane difensore Alessandro Bastoni), la società nerazzurra ha ufficializzato la formazione della propria squadra di eSports: l’Inter | QLASH.
Da quanto si evince dal nome della squadra, per la sua nascita è stata fondamentale la collaborazione con QLASH, la società leader proprio in questo settore che si occupa di creare e supportare community gaming ed eSports a livello globale e locale.
QLASH, tra l’altro, annovera inoltre la vittoria di diversi titoli a livello italiano e internazionale, tra i quali LVP La Copa 2019, Red Bull Factions 2019, DreamHack Valencia 2019, Red Bull MEO of Spain & Italy 2020. Entrando nel merito, invece, dell’Inter | QLASH i due Pro Players scelti sono: Diego ‘Crazy_Fat_Gamer’ Campagnani, eccellenza mondiale degli eSports a tema calcistico, e Luigi “Kirito_Yuuki_00” Loffredo, una delle migliori proposte a livello italiano.
eSports: il giro d’affari è da urlo
E se da una parte può stupire l’intenzione da parte delle società italiane di calcio di formare una propria squadra di eSports, dall’altra, guardando ovviamente i numeri e il giro d’affari che muove questo mondo, può essere considerata una necessità e un’opportunità economica. Infatti, secondo il report Global Games Market Report 2019 di Newzoo, il giro d’affari mondiale degli eSports si sarebbe attestato nell’anno appena trascorso a 1,096 miliardi di dollari, in crescita di circa il 26% rispetto agli 868 milioni di euro di fatturato registrati nel 2018.
Ma non è tutto. Secondo Newzoo infatti entro il 2022 il giro d’affari dovrebbe aumentare ancora e attestarsi a 1,8 miliardi di euro. Questo perché il tasso di crescita medio del fatturato degli eSports tra il 2017 e il 2022 è stato fissato al 22,3%. Ovviamente, come ha evidenziato il report, il fatturato globale degli eSports deriva da diversi introiti: sponsor, diritti media, merchandise e biglietti, tasse per gli editori. E i primi, ossia le entrate dagli sponsor, rappresentano circa il 40% del fatturato totale.
Ecco nel dettaglio come è composto il giro d’affari degli eSports:
- Sponsor: 456,7 milioni di dollari
- Diritti media: 251,3 milioni di dollari
- Pubblicità: 189,2 milioni di dollari
- Merchandise e biglietti: 103,7 milioni di dollari
- Tasse per gli editori: 95,2 milioni di dollari
Analizzando invece l’area geografica che traina gli eSports e in particolare il suo giro d’affari miliardario è senza dubbio il Nord America. Secondo il report di Newzoo, infatti, con 409 milioni di dollari registrati, rappresenta il 37% delle fatturato totale del 2019. Più distanti la Cina e la Corea del Sud, che rappresentano rispettivamente il 19% e il 6% del giro d’affari degli eSports.
Da Totti a Fernando Alonso: gli eSports convincono tutti
Visti i numeri crescenti, gli eSports – prima di attrarre l’interesse di diversi club calcistici mondiali – hanno attirato nel tempo anche l’attenzione di diversi personaggi famosi, dal mondo dello sport fino ad arrivare al cinema.
A livello italiano, i tre sportivi più conosciuti che hanno creduto nelle potenzialità economiche degli eSports sono i tre ex calciatori della Roma Francesco Totti, Alessandro Florenzi e Daniele De Rossi. Se da una parte “il pupone” era entrato in questo mondo con la “Totti Championship League” (torneo online di FIFA 19 in collaborazione con la piattaforma VPL (VirtualProLeague), dall’altra Florenzi e De Rossi investendo nel progetto dei Mkers, uno dei team eSports italiani che hanno avuto più successo negli ultimi anni.
I tre ex capitani della Roma sono stati però gli ultimi calciatori ad aver investito negli eSports. Prima di loro infatti anche Keisuke Honda, Ruud Gullit, Ronaldinho, Neymar Jr, Gerard Piqué e Christian Fuchs (difensore del Leicester) hanno deciso di aprire il proprio portaglio e di investire negli eSports. Keisuke Honda, tra l’altro, è socio di una delle stelle del cinema più amate: Will Smith.
I calciatori però non sono gli unici sportivi ad aver investito nel mondo degli eSports. Tant’è che anche l’ex pilota di Formula 1 Fernando Alonso e tre ex campioni di NBA Michael Jordan, Earvin «Magic» Johnson Jr., e Shaquille O’Neal hanno investito e continuano a investire nel fruttuoso mondo degli eSports.
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