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La lettera di Lapo Elkann all’Italia che resiste

Lapo Elkann (Vittorio Zunino Celotto/Getty Images)

In origine furono le mimose fatte trovare l’8 marzo fuori dagli ospedali di Milano e Torino per medici e operatori sanitari impegnati nella lotta al Coronavirus, poi sono arrivate le donazioni per la Regione Lombardia, e quelle di mascherine a Napoli. Ieri ancora gli elogi al premier albanese per gli aiuti all’Italia e quelli ai giocatori della Juventus che hanno accettato di ridursi i compens.

Insomma Lapo Elkann, sia attraverso Twitter sia mediante gesti concreti, è tornato a far sentire la sua presenza in un momento non facile per l’Italia. Oggi lo fa con una lettera d’amore al Paese.

Il testo della lettera firmata da Lapo Elkann è apparso sul sito personale di Elkann www.lapoelkann.com, lo riportiamo di seguito.

 

E’ nel momento peggiore per la nostra nazione che mi trovo a scrivere una lettera d’amore all’Italia, come quando si scrive ad una donna che al momento non c’è, ma che presto ritornerà.

Se da sempre ho dimostrato il mio amore incondizionato nei confronti dell’ingegno italiano, da Leonardo Da Vinci a Mattei, da Pirandello a Rita Levi Montalcini, dai film di Fellini al futurismo, dalla Ferrari e la Fiat a Diesel e Piaggio, dalle tante eccellenze del cibo italiano a Barilla, da Palladio a Renzo Piano, da Armani e Moncler a Gucci e Diesel, da Brembo a tutte le piccole imprese bandiere del nostro paese nel mondo, ora mi sono innamorato di un’altra Italia…

Quella di chi resiste ogni ora, ogni minuto ed ogni secondo che passiamo in questo momento cupo e buio, l’Italia che sa che quando la notte è scura, vuole dire che l’alba è più vicina.

Quell’Italia che non si arrende, sui balconi, nelle corsie, nelle case. Una Italia fatta di medici, infermieri, professionisti della salute, volontari capaci di donare un sorriso anche tra le lacrime, autotrasportatori, commessi, cassiere, piccoli, medi e grandi imprenditori e da tutte quelle persone che fanno battere il cuore più grande dell’Europa. Con un pensiero particolare a chi in questi giorni non ha da mangiare e non ha un tetto sulla testa.

Quello che ci ha insegnato la nostra storia è che l’Italia è un paese che non muore mai, e quando è in ginocchio si rialza sempre. perché abbiamo qualcosa che ci salva sempre: la forza della bellezza, della bontà, della creatività, della generosità e una costante resilienza che attraversa il nostro paese da nord a sud. ??

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