Jamie Dimon
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La lettera del numero uno di JP Morgan agli investitori

Jamie Dimon
Il ceo di JP Morgan, Jamie Dimon (Photo by Scott Olson/Getty Images)

Articolo di Sarah Hansen per Forbes.com

Il ceo di JP Morgan, Jamie Dimon, ha consegnato questa mattina la sua annuale lettera agli azionisti, largamente anticipata nei contenuti, in cui spiega come la più grande banca degli Stati Uniti stia facendo fronte a “una delle più rilevanti sfide alla salute di un’intera generazione”. Ecco qui di seguito alcuni passaggi.

“Non sappiamo esattamente cosa ci riservi il futuro”, scrive Dimon, “ma come minimo ci aspettiamo che comprenda una brutta recessione, combinata con stress di natura finanziaria similmente a quanto accaduto con la crisi del 2008”.

Dimon mette in guardia anche dal fatto che, mentre l’anno scorso JP Morgan ha fatto registrare performance da record con 36,4 miliardi di dollari di utile netto a fronte di ricavi complessivi pari a 118,7 miliardi di dollari, nel 2020 i ricavi della banca saranno “significativamente inferiori” per effetto della crisi scatenata dal coronavirus.

JP Morgan ha già fermato il riacquisto di azioni proprie, un’iniziativa “davvero prudente” secondo Dimon, ma non ha ancora sospeso il pagamento dei dividendi.

Dimon ha altresì lodato le azioni intraprese dalla Federal Reserve per mitigare l’impatto economico del coronavirus, ma ha anche aggiunto che l’istituto potrebbe fare di più: “Per esempio, allargamento del bilancio, ulteriori linee di finanziamento per i prestiti, modifiche ai requisiti di capitalizzazione e liquidità sono misure per garantire che l’accesso al capitale attraversi tutto il sistema”.

Dimon ha garantito che JP Morgan parteciperà alle semplificazioni degli obblighi decise dal Governo ma non ne chiederà alcuna per sé.

Il ceo di JP Morgan ha colto l’occasione per criticare anche alcuni regolamenti finanziari che possono “indirettamente impedire a istituti di credito in salute e ben capitalizzati di prestare con libertà in tempi di stress” con l’effetto di colpire i clienti nel lungo termine.

La pandemia da coronavirus, intanto, sta già chiedendo un prezzo altissimo all’economia statunitense. Gli americani hanno perso 10 milioni di posti di lavoro soltanto nelle ultime due settimane, stando ai dati del Dipartimento del lavoro, e le domande di mutui ipotecari sono calate del 24% in un anno, secondo la Mortgage Bankers Association. L’indice S&P 500 è sceso del 25% dal picco raggiunto non più tardi di un mese fa.

Dimon, che ha un patrimonio di 1,2 miliardi di dollari secondo quanto stimato da Forbes, è tornato al lavoro il mese scorso dopo essere stato sottoposto a un intervento d’urgenza al cuore. Nel 2019, anno in cui ha raggiunto il suo personale record, grazie anche al record della valutazione delle azioni della banca, ha guadagnato uno stipendio da 31,5 milioni di dollari.

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