Se fino ad oggi affrontare un primo step o un intero percorso di selezione online era un evento non proprio comune e perlopiù destinato a quei casi in cui recruiter e candidato risiedevano in località distanti tra loro, con l’arrivo del lockdown questa modalità di colloquio è diventata sempre più diffusa, e ancor più lo sarà presumibilmente nel prossimo futuro. Certo, sebbene questa sia evidentemente una procedura che porta con sé numerosi vantaggi in termini logistici e di tempo, è innegabile che l’utilizzo delle tecnologie crei un filtro nel processo di selezione, comportando una possibile penalizzazione della performance di selezionatori e candidati. Per cercare di ridurre al minimo queste variabili negative, LinkedIn, il più grande social network mondiale dedicato ai professionisti, ha lanciato due nuove funzioni, una dedicata ai selezionatori e una dedicata a chi cerca lavoro: la presentazione video e i feedback alle domande più comuni in un colloquio.
La video presentazione su LinkedIn, un nuovo strumento per i recruiter
Secondo la ricerca condotta da LinkedIn Global Talent Trend 2019, il 92% dei professionisti nell’ambito delle risorse umane ha riferito che in un processo di selezione le competenze trasversali (soft skill) sono ugualmente o più importanti rispetto alle competenze complesse (hard skill). Partendo da questo presupposto LinkedIn ha voluto fornire agli addetti alla selezione del personale uno strumento in grado di far emergere le più importanti caratteristiche personali del candidato. Si tratta della nuova funzione di video presentazione.
All’inizio del processo di selezione, infatti, i recruiter potranno scegliere un massimo di due domande da inserire nel job post o da inviare ai candidati più qualificati che hanno risposto all’annuncio. Le domande verranno scelte da un elenco di opzioni che includono quesiti come “Parlami di te”, “Perché dovremmo assumere te?”, “Perché vuoi lavorare qui?”.
I candidati potranno decidere di inviare le proprie risposte tramite una rapida registrazione video o in forma scritta. Trattandosi di una funzionalità opzionale per il candidato, e contemplando anche la possibilità di registrare il video più volte prima di inviarlo, nonché di optare per la versione scritta, la procedura punta a non provocare ulteriore stress su chi sta cercando lavoro, offrendogli invece un’ulteriore modalità per mostrare le proprie capacità e le proprie esperienze, nonché fornire una visione più completa di soft skill, doti comunicative e motivazioni dei candidati alla posizione.
LinkedIn dà un feedback alle risposte più comuni in un colloquio
La seconda funzionalità lanciata da LinkedIn riguarda invece esclusivamente chi cerca lavoro, si tratta infatti di uno strumento di preparazione al colloquio. Sfruttando algoritmi di intelligenza artificiale, LinkedIn è ora in grado di dare un riscontro in tempo reale alle risposte che un candidato è portato a dare alle domande più comuni in un colloquio, domande che tutti sappiamo essere spesso le più insidiose perché potrebbero indurre a divagare facendoci perdere di efficacia nella presentazione di noi.
Il futuro candidato ad un colloquio di lavoro potrà dunque scegliere tra 26 domande tipiche di un processo di selezione. Una volta deciso su quale domanda cimentarsi avrà a disposizione un video breve che spiega come affrontarla, 3 rapidi consigli, alcuni video con risposte preimpostate e feedback dei recruiter (solo per utenti LinkedIn Premium), e soprattutto la possibilità di registrare la propria risposta video, o mandandola per iscritto, e ricevere riscontro in tempo reale. Inoltre, lo strumento dà anche la possibilità di richiedere alle proprie connessioni feedback personali sulle risposte date. Insomma, uno strumento davvero utile per non farsi cogliere impreparati quando ci si sta giocando il proprio futuro.
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