Sono Marta Krychkovska (Politecnico di Milano), Federica Cantelmi (Università degli Studi di Roma Tor Vergata) e Letizia Licitra (Politecnico di Torino) le tre vincitrici della seconda edizione di Amazon Women in Innovation, progetto delle borse di studio che si inserisce più ampiamente nel programma del colosso di Jeff Bezos volto ad aiutare giovani donne a diventare le leader del domani e avere successo nell’economia digitale, dove c’è ancora molta disparità di genere. Le studentesse riceveranno un finanziamento di 6mila euro per tre anni oltre a un percorso di mentorship nelle discipline stem (scienze, tecnologia, ingegneria e matematica) garantito dalla presenza di una mentor manager di Amazon.
Ma conosciamo meglio le tre vincitrici, con storie diverse tra loro, ma accomunate da una naturale passione per le materie scientifiche e con modelli di riferimento altissimi, da Margherita Hack a Stephen Hawking.
Marta Krychkovska, 19enne di origine ucraina, da 10 anni vive in Italia. Proprio la mamma le ha trasmesso la passione per i numeri e le loro applicazioni “perché”, spiega Marta, “con la matematica applicata puoi spiegare tutto quello che attiene alla nostra realtà”. Ha frequentato il liceo scientifico bilingue (francese e italiano) e tra i suoi modelli di riferimento cita Sof’ja Vasil’evna Kovalevskaja, matematica, attivista e scrittrice russa, nel 1889 prima donna nel Nord Europa ad ottenere una cattedra universitaria. “Vorrei proseguire gli studi prendendo l’indirizzo finanza. La borsa di studio Amazon Women in Innovation è uno stimolo per approfondire nuovi argomenti e una grande opportunità per affacciarmi al mondo del lavoro, che oggi è ancora molto staccato da quello universitario”, conclude.
Federica Cantelmi, 19 anni, di Roma, ha il sogno di lavorare nel settore della sicurezza informatica. Attualmente frequenta il corso di laurea in Ingegneria Informatica all’Università degli Studi di Tor Vergata. “A 6-7 anni aiutavo papà, che lavora nel campo delle telecomunicazioni, con fili e reti di connessione: mi faceva sentire importante. A 12 anni ho creato il mio primo circuito elettrico per il trenino di mio fratello, ed è lì che ho capito che la scienza sarebbe stata la mia strada”, racconta. Il suo modello di riferimento? Margherita Hack, non solo in quanto donna di scienza, ma anche come donna che ha lottato per diritti civili e uguaglianza.
Letizia Licitra, studentessa di Ingegneria Informatica al Politecnico di Torino, proviene da Ragusa. “Nessuno mi ha mai spinto a studiare le materie scientifiche, ma sono stata sempre appoggiata nel seguire le mie inclinazioni”, spiega. Diversi i suoi modelli di riferimento, da docenti del proprio corso, fino a Stephen Hawking. “Questa borsa di studio è una sorpresa inaspettata che mi permette di ambire a una formazione completa, magari sul machine learning e le sue applicazioni, che ho apprezzato molto durante il periodo di quarantena”.
Al di là dell’impegno di Amazon nei confronti di donne, giovani, studenti e comunità meno avvantaggiate in tutto il mondo, nell’ambito di un impegno più ampio verso l’istruzione, Amazon gestisce il programma “Amazon Future Engineer” che ha l’obiettivo di ispirare, educare e consentire a bambini e giovani adulti di sperimentare le discipline informatiche.
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