Dallo sport alla tv all’imprenditoria, il risultato non cambia: Michael Jordan è sempre presente e continua a far parlare di sé. Nella giornata di ieri, il sei volte campione Nba è diventato ufficialmente azionista e consulente del consiglio di amministrazione di DraftKings, sito di scommesse sportive con sede a Boston.
A renderlo noto è stata la stessa azienda americana tramite una nota ufficiale sul proprio sito, spiegando che “Michael Jordan, in qualità di consulente speciale, fornirà un input strategico e creativo al consiglio di amministrazione sulla strategia aziendale, sullo sviluppo del prodotto, sull’inclusione, sull’equità e sull’appartenenza e su attività di marketing e altre iniziative chiave”.
Di conseguenza, se da una parte per DraftKings “l’acume commerciale” di Michael Jordan è stato un fattore decisivo (il suo rapporto con Nike ne è una dimostrazione), dall’altra per l’ex campione dei Chicago Bulls è stata fondamentale la sua passione verso il mondo delle scommesse e per il gioco d’azzardo, da sempre uno dei suoi punti deboli (come sviscerato nella docuserie “The Last Dance” e dall’investimento effettuato nel 2015 in Sportradar, società svizzera che fornisce dati ai bookmaker di tutto il mondo).
Michael Jordan e i numeri in Borsa di DraftKings
Anche se non è stata rilevata la cifra esatta della quota azionaria rilevata da Michael Jordan, il suo ingresso come consulente speciale ha notevolmente spinto al rialzo le azioni DraftKings. Nella giornata di ieri, infatti, il titolo della società ha fatto registrare una crescita dell’8,04%, con le azioni che sono passate da 36,93 dollari per azione a 39,90 dollari per azione. Tra l’altro, in apertura di contrattazioni, il titolo era volato a +12%.
C’è però un aspetto importante da sottolineare: anche se il rally di ieri è stato dettato principalmente dall’ingresso in società di Michael Jordan, va anche detto che questo non è un rialzo isolato del titolo in Borsa. La società americana lanciata nel 2012 da Jason Robins, Matt Kalish e Paul Liberman, da quando si è quotata in Borsa (lo scorso aprile) ha guadagnato oltre il 130%.
Così, dopo aver registrato nel trimestre chiuso al 30 giugno 2020 un fatturato di 71 milioni di dollari (in crescita rispetto ai 57 milioni dello stesso periodo del 2019 e nonostante lo stop di diversi campionati sportivi a causa del Covid-19), DraftKings ha più che raddoppiato la sua capitalizzazione in Borsa: da 6 miliardi di dollari (registrata al momento della quotazione ad aprile) a 14 miliardi di dollari.
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