Di Marco Gemelli
Un’occasione unica e irripetibile per l’Italia dei motori: pur nella tragicità del momento storico, l’assegnazione ufficiale del Gran Premio del Mugello di Formula 1 da parte della Fia può segnare un autentico punto di svolta per il circuito toscano e il suo territorio. L’appuntamento – che peraltro coincide con la gara numero 1.000 della Ferrari in Formula 1 – si disputerà domenica 13 settembre e sarà per l’autodromo di Scarperia un grande momento di presentazione al mondo. Per tre giorni gli appassionati di corse da tutto il mondo avranno modo di scoprire un territorio, oltre che un circuito, che finora era rimasto “confinato” al mondo della MotoGp.
La prima volta
Il circuito toscano finora non aveva mai ospitato gare vere e proprie di Formula 1, soltanto test tecnici e festeggiamenti negli anni d’oro dell’epopea di Michael Schumacher (soprattutto tra il 2000 e il 2006). L’ultimo test ufficiale al Mugello, per il circo iridato, risale al 2012 e ha visto scendere in pista piloti come Sebastian Vettel e Fernando Alonso.
L’indotto della Formula 1
In un anno in cui Scarperia ha dovuto fare a meno del MotoGp di giugno, si stima che l’arrivo del Gran Premio al Mugello porterà nella città metropolitana un’occupazione alberghiera stimata tra le 1.500 e le 2.000 camere per una settimana intera, dal lunedì pre gara a quello successivo: oltre al personale della Formula 1 – almeno 80 persone per ognuno dei 10 team in gara – ci sono gli staff della Gp2, la Gp3 e la Porsche Cup, tutte gare “accessorie” ma che muovono migliaia di addetti.
Il pubblico
Anche se il Grand Premio del Mugello si svolgerà a porte chiuse, senza pubblico sugli spalti, non è affatto escluso che un numero importante di appassionati venga ad assistere alla gara dalle colline adiacenti al circuito toscano. Per avere un’idea del numero di spettatori (che per tre giorni dormono e mangiano nelle strutture del territorio) basti pensare che per le prove a porte chiuse si sono registrate fino a 4.000 persone, in gran parte appassionati che prendono ferie apposta.
Il ritorno economico
Rispetto al MotoGp – che tra paddock e spalti fa segnare 150mila persone in tre giorni – con l’arrivo della Formula 1 non è detto che per il territorio ci sia un ritorno economico analogo, anche se ogni anno le due ruote portano un picco di ricerche della parola “Mugello” su Google. A fronte di qualche milione di spese stimate per l’organizzazione, però, il Gran Premio farà registrare un’audience di circa 1 miliardo di persone, che in massima parte non avevano sentito parlare del territorio mugellano.
Il confronto col MotoGp
Con un bilancio superiore ai 20 milioni di euro, per l’autodromo del Mugello il MotoGp pesa il 43% delle proprie entrate, a fronte di un 29% derivante dalle attività ordinarie in pista. Nelle oltre 300 giornate annue di utilizzo del circuito a Scarperia pernottano circa 300mila persone, di cui il 59% per il MotoGp, che spendono circa 60 milioni di euro (di cui oltre l’80% sul territorio, pari al 2% del Pil locale).
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