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Ecco quanto ha guadagnato Jeff Bezos vendendo azioni di Amazon (e dove sono finiti i soldi)

Questo articolo di Rachel Sandler è apparso su Forbes.com

La ricchezza di Jeff Bezos non viene da un assegno mensile: Amazon paga al suo fondatore un salario di soli 81mila dollari all’anno (senza contare il milione e 600mila dollari per la sua sicurezza personale). Una goccia nell’oceano del patrimonio di Bezos, stimato in circa 200 miliardi. Quasi il 90% di quella cifra, invece, è sotto forma di azioni della sua società.

Il discorso vale non solo per Bezos, ma anche per molti degli altri super-ricchi d’America. Questa, del resto, è una delle principali ragioni per cui i miliardari pagano così poche tasse rispetto ai loro patrimoni. Ed è anche il motivo per cui molti magnati, Bezos incluso, vendono regolarmente azioni delle società che gestiscono.

Nel complesso, secondo i calcoli di Forbes, il fondatore di Amazon ha venduto azioni del colosso dell’e-commerce per quasi 27 miliardi di dollari da quando la società si è quotata in Borsa, nel 1997. I proventi totali di quelle vendite – di cui, a quanto risulta a Forbes, non è mai stato dato conto finora – offrono lo spunto per un’analisi del gigantesco patrimonio del ceo uscente di Amazon (lascerà la carica il 5 luglio, ma manterrà quella di presidente esecutivo). Dal 1998 in poi, Bezos ha venduto azioni di Amazon ogni anno, con sole quattro eccezioni: 2005, 2006, 2007 e 2011. Questo spiega, in parte, perché in almeno due di quegli anni – 2007 e 2011 – Bezos non abbia pagato tasse sul reddito federali, come ha scritto poche settimane fa ProPublica.

Un portavoce di Bezos non ha risposto subito a una richiesta di commento inoltrata da Forbes.

Bezos ha iniziato a vendere una parte delle sue azioni l’anno dopo l’Ipo della sua giovane società di e-commerce, avvenuta nel 1997. In un primo tempo, le vendite sono state nell’ordine delle decine di milioni di dollari all’anno: poco meno di 46 milioni nel 1998, 21 nel 1999, 29 nel 2000. Nel decennio successivo, Bezos ha lentamente cominciato a vendere quote maggiori, spesso due o tre volte all’anno. Fino al culmine del 2010, quando ha scaricato un totale di 6 milioni di azioni, per una somma di 793 milioni di dollari prima delle tasse. Quando il titolo di Amazon ha iniziato a crescere in misura significativa, Bezos ha venduto meno azioni, ma in cambio di quantità sempre maggiori di denaro. Nel 2008, per esempio, aveva venduto 4 milioni di azioni, e ne aveva ricavato 304 milioni di dollari. Lo scorso anno ha venduto lo stesso numero di azioni, ma – poiché il titolo era cresciuto nel frattempo di oltre il 3000% – ha incassato 10 miliardi prima delle tasse.

In tutto ciò, la quota di Amazon detenuta da Bezos è diminuita dal 42% del 1997 al 10% attuale, dopo le vendite di quest’anno. Anche se la singola riduzione più significativa non è venuta da una vendita: quando ha divorziato, nel 2019, il miliardario ha trasferito 19,7 milioni di azioni di Amazon – un quarto della sua quota, valutata all’epoca 36 miliardi di dollari – all’ex moglie Mackenzie Scott. È stato il divorzio più costoso della storia.

Dove sono finiti allora tutti quei soldi, oltre che all’ex moglie e – indirettamente – alle no-profit che Mackenzie Scott ha finanziato? Sappiamo come Bezos ha speso una parte dei suoi miliardi, ma non tutti.

Nel 2017, Bezos ha affermato che avrebbe venduto azioni di Amazon per circa un miliardo di dollari all’anno e avrebbe investito la somma nella sua compagnia di viaggi spaziali commerciali Blue Origin. Il primo volo con equipaggio allestito dall’azienda dovrebbe portare Jeff Bezos e il fratello, Mark, nello spazio. Non sappiamo quanto denaro Bezos abbia iniettato nelle casse della società dal 2000, anno della fondazione, ma è probabile che la cifra sia di molti miliardi. Bezos ha speso poi 250 milioni di dollari per comprare il Washington Post nel 2013, ed è solo una piccola parte dei 711 milioni incassati con la vendita di azioni in quell’anno.

Ci sono anche lussi che solo una persona con miliardi a disposizione si può permettere. Secondo il Wall Street Journal, quest’anno Bezos ha acquistato la celebre tenuta Warner di Beverly Hills dal magnate David Geffen, per una cifra record di 165 milioni di dollari. (I registri indicano come acquirente Perkins Cole, uno studio legale che rappresenta spesso Amazon). Bezos possiede anche case negli stati di Washington e New York e a Washington D.C., oltre a un vasto ranch in Texas. Il valore complessivo delle proprietà è di 504 milioni di dollari. Ciò nonostante, non è chiaro se Bezos abbia versato denaro per gli acquisti o se abbia un mutuo. Secondo Bloomberg, il miliardario sta spendendo inoltre più di 500 milioni di dollari per un superyacht su misura da 127 metri, che, quando sarà completato, sarà il più grande yacht per la navigazione mai costruito in Olanda.

Nel complesso, Forbes stima che Bezos abbia pagato tasse federali sui guadagni da capitale per 6 miliardi di dollari sui quasi 27 miliardi incassati con la vendita di azioni, se si suppone che non abbia sfruttato le perdite su altri investimenti per compensare quei guadagni. ProPublica ha scritto che, tra il 2014 e il 2018, Bezos ha pagato 973 milioni di dollari di tasse federali.

Jeff Bezos è stato a lungo criticato per avere lesinato sulle donazioni in beneficenza e per avere evitato il Giving Pledge, un impegno a donare la maggior parte del proprio patrimonio. Nonostante, negli anni, abbia donato alcune azioni di Amazon in beneficenza, solo di recente Bezos ha abbracciato la filantropia su vasta scala. Dal 2018, ha promesso 12 miliardi di dollari per lanciare le sue organizzazioni. Il Bezos Day One Fund, che beneficia di un impegno da 2 miliardi di dollari del fondatore di Amazon, sta creando una discussa rete di scuole materne no-profit in comunità a basso reddito e concede sovvenzioni a gruppi che aiutano le famiglie rimaste senza casa. Lo scorso anno, Bezos ha promesso 10 miliardi per lanciare il Bezos Earth Fund, che sostiene le organizzazioni che combattono il cambiamento climatico. Il fondo ha distribuito finora 791 milioni di dollari. Prima del 2018, Bezos aveva donato una manciata di milioni, tra cui 33 a TheDream.us, una no-profit che finanzia borse di studio universitarie per i Dreamers (le centinaia di migliaia di giovani arrivati da piccoli negli Stati Uniti clandestinamente, che l’amministrazione Obama aveva cercato di integrare con varie misure), e 15 per creare il Bezos Center for Neural Circuit Dynamics all’università di Princeton.

Nel complesso, Forbes può ricostruire le spese di Jeff Bezos per un valore stimato in 14 miliardi. Inoltre, una parte del suo denaro è stato investito in startup. Bezos è stato tra i primi finanziatori di Google, secondo il libro Vendere tutto: Jeff Bezos e l’era di Amazon del giornalista di Bloomberg Brad Stone, benché non si sappia se abbia mantenuto la sua quota o se l’abbia venduta quando il gigante delle ricerche si è quotato in Borsa, nel 2004. Il fondatore di Amazon ha destinato denaro anche al suo family office, Bezos Expeditions, che, secondo PitchBook, ha investito in oltre 100 società dal 2006 a oggi, incluse Twitter, Airbnb e Uber. Non è chiaro quanto Bezos abbia destinato a Bezos Expeditions finora, ma è probabile che i suoi investimenti abbiano avuto successo. Il che significa che il suo patrimonio potrebbe essere superiore di alcuni miliardi rispetto a quello stimato al momento da Forbes, pari a 200 miliardi di dollari.

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