Questa sera alle 22.30 su BFC (canale 511 di Sky e 61 di TiVuSat) va in onda il Cenacolo, il talk show che porta la firma dell’imprenditore Arturo Artom. Ispirato al format di Cenacolo Artom, che da anni ospita leader provenienti da differenti settori, dall’arte al design, dall’imprenditoria allo spettacolo, il talk narra in circa 30 minuti un’esperienza di successo dal mondo imprenditoriale e manageriale. Nel rispetto delle norme anti-Covid, la puntata di questa sera del Cenacolo Artom One to One ospita Lorenzo Zurino, fondatore e ceo di The One Company, tra le prime aziende italiane specializzate nell’internazionalizzazione delle imprese. Diventata, tra l’altro, un punto di riferimento fondamentale per molte delle più grandi aziende italiane del settore food che esportano negli Stati Uniti.
“Sono nato nella costiera amalfitana, a Sorrento, da una famiglia di armatori”, racconta con il sorriso Lorenzo che con fierezza svela che, oltre un secolo fa – quando ancora non esisteva la statale 145 – il suo trisavolo portava, a bordo di alcune imbarcazioni dette ‘chiatte’, il cibo da Napoli alla costiera sorrentina. Un business che, nel corso degli anni, la famiglia Zurino ha rimodulato in base alle esigenze del momento, facendolo sempre più coincidere con il mondo della distribuzione alimentare.
Da sempre attento al rispetto delle regole familiari, soprattutto nello studio, Lorenzo Zurino a 16 anni decide di ‘ribellarsi’ e trasferirsi in America, precisamente a New York, grazie all’aiuto di alcuni amici della madre. “Ero stanco di dover sempre dimostrare qualcosa alla mia famiglia e mai a me stesso. E, una volta arrivato lì, anche e soprattutto grazie al fatto che un famoso ristoratore di Manhattan – che è ancora un mio grande amico – è iniziata la mia avventura”. Un’avventura, tra l’altro, che parte con un compito ben preciso: versare agli ospiti del ristorante acqua e vino.
“Anche se è stata dura e mai mi sarei aspettato di ritrovarmi nuovamente nel business della mia famiglia, ossia quello della distribuzione alimentare, oggi la mia azienda muove 18/20 container a settimana dall’Italia agli Stati Uniti d’America, per un totale di 942 cointaner l’anno”. Numeri importanti a cui si aggiungono altre e importanti soddisfazioni personali e non. A febbraio 2015, diventa presidente di IWF SUMMIT – ITALY WORLD FOOD SUMMIT, un evento internazionale che ha coinvolto Stati Uniti, Russia e Emirati Arabi Uniti, e che ha consentito di improntare strategie per il”Made in Italy” nell’ambito dei prodotti agroalimentari. Mentre, nel gennaio 2016 viene chiamato a dirigere dal presidente e dall’amministratore delegato di Gruppo Vègè, il Dipartimento Internazionale. Per poi, ad agosto 2016, diventare membro della National Italian American Foundation IALC – Italian American Leadership Council, il più alto livello di membership alla National Italian American Foundation. E, infine, presidente del Comitato Organizzatore dello IEF – Italian Export Forum, il primo Forum dell’Export in Italia.
È possibile rivedere tutte le puntate del Cenacolo Artom accedendo a questo link.
Per altri contenuti iscriviti alla newsletter di Forbes.it CLICCANDO QUI .
Forbes.it è anche su WhatsApp: puoi iscriverti al canale CLICCANDO QUI .