Lifestyle

L’invasione degli ultracuochi: le ultime aperture in giro per il mondo dei nostri migliori chef

Alajmo Sesamo

Sesamo Marrakech

“Il lusso nella sobrietà e nella semplicità”. Così sintetizza Raffaele Alajmo, ceo dell’omonimo gruppo di ristorazione di famiglia e maître des lieux, il concept della sua avventura in terra africana assieme al fratello chef Massimiliano, che per la prima volta nel 2019 si sono legati a una struttura alberghiera. Si chiama come la pianta africana il ristorante che integra e arricchisce l’offerta gastronomica del prestigioso hotel Royal Mansour di Marrakech, ispirato alle atmosfere veneziane del viaggio.. “Quello che ci ha attratto del Marocco e in particolare del Royal Mansour è l’artigianalità, la bellezza delle sue imperfezioni, l’autenticità, il bello senza sofisticazioni”. Recentemente giudicato dai World Culinary Awards il migliore ristorante di hotel di tutto il continente, Sesamo propone un concetto di cucina made in Italy, arricchita con la grande varietà degli ingredienti locali. Per rendere possibile la coltivazione di varietà di pomodori italiani e prodotti nostrani come il cavolo toscano e i broccoli romaneschi, Massimiliano si è avvalso delle competenze di un agronomo italiano che ha eseguito un importante lavoro sui terreni dei Domini Agricoli. In carta i grandi classici del fuoriclasse di Rubano, come gli involtini di scampi fritti con salsa di lattuga, la battuta di carne cruda al tartufo bianco, risotto allo zafferano con gremolata di anguilla e ghiacciolo di barbabietola oltre a piatti esclusivi come gli spaghetti aglio, olio e peperoncino con ortaggi dell’orto del Royal Mansour e il dolce Apriti Sesamo, sfera di mandorlato e sesamo farcita di spuma di mandorla, zafferano, essenza di neroli con una salsa agli agrumi e frutto della passione.  

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Per altri contenuti iscriviti alla newsletter di Forbes.it CLICCANDO QUI .

Forbes.it è anche su WhatsApp: puoi iscriverti al canale CLICCANDO QUI .