Maxi Jena – Sina Centurion Palace, l’imbarcazione condotta dallo skipper sloveno Milos Radonjic, ha conquistato l’ottava edizione della Venice Hospitality Challenge, l’unica regata che si disputa nel centro di Venezia. Una gara che ha segnato un nuovo record di partecipanti: sedici, da quattro nazioni diverse.
“La coincidenza numerica di quest’anno è stata incredibile: il 16 ottobre 16 barche hanno festeggiato i 16 secoli dalla fondazione della nostra città”, ha detto il presidente dello Yacht Club Venezia, Mirko Sguario. “L’hospitality è il volto migliore di Venezia e rappresenta le più alte tradizioni marinare che l’hanno resa grande. Venezia è sempre stata legata all’unicità dei suoi valori culturali che, come i pali che sostengono i suoi magnifici palazzi, affondano le radici nel mare. Gli hotel che partecipano alla regata e che hanno aderito fin dalla prima edizione rappresentano il prestigio e l’accoglienza di una città che non cessa di stupire il mondo da 1.600 anni”.
La Venice Hospitality Challenge 2021
Maxi Jena ha dominato l’intera gara, che si è sviluppata tra il bacino di San Marco e il canale della Giudecca. Le condizioni del vento, calato durante la competizione, hanno favorito tuttavia rovesciamenti continui nelle retrovie. Al secondo posto si è piazzata Way of Life – The Gritti Palace, mentre Arca Sgr – Ca’ Sagredo ha completato il podio. Nella classe 2 si è imposta Anemos – Jw Marriott, davanti a Bamar Ancilla – Hotel Excelsior e a Kiwi – Londra Palace. I vincitori hanno ricevuto il cappello del doge realizzato dalla storica vetreria Ars Cenedese di Murano.
L’ottava edizione della Venice Hospitality Challenge, di cui Forbes Italia è media partner, è stata anche la prima trasmessa in diretta streaming. A raccontarla, in veste di commentatore tecnico, ha contribuito anche Ruggero Tita, medaglia d’oro ai Giochi olimpici di Tokyo nella categoria Nacra 17. Tita è stato anche nominato ambassador della Venice Hospitality Challenge, assieme a Benoît de Froidmont, presidente dell’International Maxi Yacht Association, e a Martine Grael, figlia del velista brasiliano Torben Grael, vincitore della Louis Vuitton Cup nel 2000.
Obiettivo sostenibilità
Marco Oddone, chief marketing & distribution di Generali Italia, ha consegnato il trofeo Coppa Generali 190, istituito per il 190° anniversario della società, a Furio Benussi, skipper di Arca Sgr – Ca’ Sagredo. “Siamo orgogliosi di consegnare questo trofeo nell’anno del nostro 190° anniversario”, ha detto Oddone. “Il nostro legame con la Venice Hospitality Challenge conferma il nostro impegno al fianco delle comunità nelle quali operiamo. Venezia è uno dei simboli dell’Italia nel mondo ed è strettamente legata alla storia e allo sviluppo di Generali”.
Arianna Nardi, direttore marketing di Generali Italia, ha aggiunto: “Negli anni abbiamo visto crescere questo evento e il nostro modo di essere presenti. Siamo felici oggi di avere potuto trasmettere la diretta della regata sul nostro canale Instagram per rendere questo spettacolo accessibile anche a chi non poteva essere a Venezia. Con questa modalità ibrida di comunicare ed essere presenti possiamo amplificare la nostra presenza e rendere sempre tangibile la nostra vicinanza”.
Il Comune di Venezia, lo Yacht Club Venezia e gli hotel e i team partecipanti hanno sottolineato come la regata abbia anche la funzione di promuovere la sostenibilità ambientale. L’abbigliamento è stato realizzato da MureaDritta con materiali riciclati dagli scarti in pet delle bottiglie di plastica. Il Vaporetto Rosa di Alilaguna era presente alla regata per divulgare l’importanza della prevenzione tumorale con un natante ibrido a basso impatto ambientale.
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