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Il cocktail perfetto dell’azienda milanese che vuole conquistare il mercato dei “ready to drink”

Articolo tratto dal numero di novembre 2021 di Forbes Italia. Abbonati!

Se è vero che il cocktail perfetto è sempre stato quello del tuo barista di fiducia, è anche opportuno considerare che il settore bar, negli ultimi 70 anni, ha subito una trasformazione incredibile. Fino agli anni ’50 si poteva bere un drink soltanto nei grandi hotel: veniva servito da barman dal grande carisma in giacca bianca che avrebbero fatto della mixology una vera e propria arte. Mirko Stocchetto, inventore del Negroni Sbagliato e fondatore del celebre Bar Basso a Milano, nel 1947 fu tra i primi bartender che aprirono un cocktail bar al di fuori delle mura di una struttura alberghiera.

Negli ultimi anni lo scenario è cambiato ulteriormente. Perché la stessa qualità, gli stessi ingredienti e gli stessi aromi che un giorno si potevano assaporare soltanto ai banconi più rinomati, oggi possono essere acquistati all’interno di una busta, sostenibile e funzionale. Gianni Merenda, insieme ai fratelli Max e David Razionale, nella stessa Milano dove settant’anni fa nascevano i primi cocktail bar, decidono nel 2016 di lanciare sul mercato il loro marchio di ready to drink, con l’intento di abbattere quel luogo comune secondo cui le migliori miscele possano esistere soltanto al bancone. Come a dire: “Il cocktail perfetto è quello del tuo barista fiducia? Bene, in assenza di un barman, è The Perfect Cocktail, il tuo cocktail perfetto”. E ha il vantaggio di essere sempre a portata di mano.

“Io e Max eravamo di ritorno in aereo da un viaggio di piacere”, racconta Merenda. “Guardando il carrello della hostess in volo ci siamo resi conto che l’unica cosa che mancava veramente erano proprio i cocktail. Da quel giorno abbiamo cominciato a lavorare sul prodotto, sviluppando l’idea e soprattutto un progetto”. Certo, non basta un’intuizione per passare alla fase realizzativa. Gianni lavora dal 1981 nel campo della mixology e con le più importanti aziende di spirit al mondo, mentre i fratelli Razionale hanno maturato la loro esperienza nell’azienda di famiglia, che dal 1978 progetta ed esporta articoli promozionali e gadget soprattutto per aziende beverage. Voglia di mettersi in gioco, istinto e passione sono gli ingredienti giusti per la miscela del successo.

Oggi The Perfect Cocktail non è soltanto un cocktail monodose che dà la possibilità di gustare un drink di ottima qualità in ogni genere di situazione, da un viaggio in aereo a una serata in campeggio, da uno stabilimento balneare sprovvisto di barman a un aperitivo in casa. “La nostra innovazione non sta tanto nella nuova modalità di consumo. Quello dei ready to drink è un trend internazionale, in crescita, nel quale noi ci inseriamo. La novità sta nella scelta della tipologia di prodotto, nel packaging e nell’industrializzazione”, continua Gianni. La qualità delle materie prime, la selezione degli ingredienti e il lavoro di circa tre anni che c’è stato dietro a quelle buste nere che oggi possiamo acquistare con un paio di click sono il vero valore aggiunto. E se a riconoscerne la qualità è un certo Salvatore Calabrese, identificato nel mondo della mixology come ‘The Maestro’ e comunemente riconosciuto come uno dei migliori barman di sempre, c’è da fidarsi.

Da piccola startup che produceva appena 400 buste al giorno in maniera quasi del tutto artigianale, The Perfect Cocktail è diventata oggi una macchina produttiva con 100mila buste al giorno, un processo del tutto industrializzato e che potenzialmente aumenta la capacità produttiva anche del 20-30% per accontentare gli ordini più grossi.

Quell’idea nata casualmente durante un viaggio in aereo oggi è diventata un’orchestra collaudata con un mercato da 230mila euro di fatturato nel 2020, un business plan che prevede di quintuplicarlo nel 2021 e di arrivare a superare i cinque milioni nel 2023. Ma che non vuole mai rinunciare alla qualità. “Non sembra di bere un cocktail in busta”, dicono gli addetti ai lavori quando testano drink che vanno dal Negroni al Margarita, dall’Americano al Manhattan, passando per il Cosmopolitan, il Dry Martini e il Long Island. E il ritorno alla ‘nuova normalità del post-lockdown non spaventa minimamente Gianni e i suoi due soci. “È vero, da una parte la gente uscirà di più da casa e andrà a bere il suo drink al bancone del bar. Ma dall’altra parte non dimentichiamoci che riaprono gli hotel, ripartono le compagnie aeree, i treni. Il b2b è e sarà un canale importantissimo per l’espansione del nostro brand”. L’azienda infatti, forte della sua strategia di distribuzione, vede da una parte la gdo, in particolare per l’uso domestico, e dall’altra l’horeca. Negli hotel può essere il caso dei cocktail in stanza, nei locali può essere il caso dei drink a domicilio da abbinare a una proposta culinaria in delivery – motivo per cui The Perfect Cocktail è presente anche su Glovo.

Per rafforzare il suo posizionamento e potenziare la crescita dell’azienda, il brand ha avviato il 19 ottobre la sua prima campagna di equity crowdfunding sulla piattaforma italiana Mamacrowd, dove ha raggiunto l’obiettivo minimo di 250mila euro in pochi giorni e ora, già raccolti oltre 500mila euro, punta ad un hard cap di 800mila euro. Tra gli investitori Carlo Francesco Dettori, serial investor in oltre 15 startup di successo tra cui I-Arena, Oltre La Media Group e Flowdron, e già socio dell’azienda di cui detiene il 10%. “Impostare una campagna equity based sul canale retail è il modo più veloce per acquisire punti vendita, conoscenze sul mercato ed è a tutti gli effetti una scelta interessante per raccogliere capitale”. L’utilizzo dei fondi, sarà diretto verso marketing e comunicazione su tre mercati esteri, verso la ristrutturazione del team – in modo tale da renderlo adatto ad un mercato internazionale – e verso la messa a terra di più prodotto.

“Ora è il momento di fare un ulteriore passo verso la nostra affermazione nel mercato e diventare una cocktail company, dice Merenda, che si occupa di seguire lo sviluppo dei cocktail, dalla scelta dei miscelati alla produzione, e che per questo conosce meglio di chiunque altro i due segreti del suo brand: qualità e innovazione. Le due direttrici sulle quali The Perfect Cocktail dovrà puntare per diventare l’azienda leader, sia in Italia sia all’estero, del mercato dei cocktail. Per dimostrare che il cocktail perfetto, in realtà, si può bere anche dove il barman di fiducia non può arrivare.

Nel frattempo The Perfect Cocktail, ha annunciato anche la sua prima partnership con Montenegro per lo sviluppo della vendita dei suoi cocktail ready to drink su tutto il mercato europeo, con focus su Gran Bretagna, Germania e Francia.

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