Essere l’anello di congiunzione tra la banca tradizionale e quella del futuro. È questo l’obiettivo di Wallex, banca digitale fondata poco meno di due anni fa da Simone Mazzuca che, ospite negli studi di Forbes Leader, ha parlato dei piani futuri della sua creatura.
“Wallex è l’evoluzione tecnologica della banca tradizionale”, ha spiegato Mazzuca, che, oltre a essere fondatore, è anche il ceo. “Rifacendoci alle regole base, anche in tema di antiriciclaggio e controllo della provenienza dei fondi, siamo una banca che lavora con più valute, tra cui le criptomonete”.
Wallex ha da poco elaborato una stablecoin, cioè una criptomoneta agganciata al valore di una valuta reale. Nel suo caso si chiama Eurst. “Oggi le cripto sono volatili in modo incontrollato. In conseguenza di questo noi usiamo strumenti come le stablecoin e abbiamo un’infrastruttura tecnica, legale, finanziaria e tecnologica che fa sì che il denaro e le sue logiche vengano riportate in modo digitale nella blockchain in maniera sicura e trasparente. Avendo collaterale assicurato, accessibile e un mezzo facile da muovere in tutto il pianeta”.
Una delle prospettive più interessanti che una realtà come Wallex è in grado di offrire è un domani in cui si potrà fare spesa al supermercato, pagando in criptovaluta. “Oggi non si può ritirare da una piattaforma exchange e non si può inviare denaro, almeno nell’80% delle istituzioni finanziarie. Wallex, invece, lavora per il retail con una banca che dà accesso agli asset digitali, con un Iban tradizionale e una carta che permette di spendere asset digitali nella vita di tutti i giorni”.
L’obiettivo per il 2022 è aprire in Italia: “Lanceremo il primo Wallex Store”, ha detto Mazzuca, “un centro educativo per l’uso della tecnologia blockchain e un laboratorio per nuovi progetti fintech dove creeremo strumenti di raccolta digitale e venderemo strumenti come cold wallet, pos per il processamento di stablecoin e atm per processamento di pagamenti stablecoin a terzi. Infine, apriremo anche la piattaforma wallex.it per il day spending di asset digitali e tradizionali”.
Di questi e di altri argomenti si è parlato nel corso dell’intervista a Forbes Leader, che di seguito si può vedere in versione integrale.
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